Poesie di Dante Castellani

Nato martedì 16 giugno 1959 a milano
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: dantino
E la stanchezza mi prese di corsa, e mi condusse veloce al mio destino,
cercandomi il riposo dalla guerra, per ritrovarmi finalmente solo.
Che poi, io mi conosco, nel cammino, un'infermiera è capace che mi trovi, per medicarmi il cuore e ricomporlo, uguale a quand'ero bambino
Io ci sapevo fare con l'amore, amavo tutto e tutti, d'altronde, com'è naturale, non come adesso che ho sentimento usato e fiato corto, acido e vecchio, con i pensieri stanchi in cerca di riposo, sopra ad un malinconico cuscino.
Dante Castellani
Composta martedì 31 dicembre 2019
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    Scritta da: dantino

    Non chiamarmi

    Possiedo una scusa per vivere ed una scusa per dormire. La memoria debole che non insegna. Sono un guerriero di pace. Piove sopra ad ogni mio passo, la solitudine degli scontenti. Un albero fa da confine, al mio pensiero che si perde. Chiamami di più di quanto mi chiami, mi accontento di te, che non mi hai mai chiamato.
    Dante Castellani
    Composta domenica 22 dicembre 2019
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      Scritta da: dantino

      Uomo

      Quale cosa più triste, d'avere il bisogno d'amare e non poterlo fare? Oh uomo che divori il tuo tempo nelle stanze comuni, non avrai che il bisogno d'avere bisogno, nei corridoi del tuo continuo torto. Camminerai a testa china per non aver la forza di guardare, il tempo lento della vigliaccheria che per comodità ti assale.
      Dante Castellani
      Composta domenica 22 dicembre 2019
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        Scritta da: dantino

        Madre

        Prese la mia mano e dall'oblio mi trasformò in un principe destinato ai draghi. Madre, tu mi facesti forte del tuo amore, affinché potessi affrontar le insidie e la condanna d'essere mortale. Mi preparasti all'odio ed all'amore, alla sconfitta finale, ch'oggi devo sopportare.
        Dante Castellani
        Composta domenica 22 dicembre 2019
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          Scritta da: dantino

          Cercando il tuo sorriso

          Eccomi qui chino
          In un incredulo materiale abbandono
          Catapultato a quando nel mattino
          Il tuo sorriso mi gioiva intorno
          Mentre ti affaccendavi ed io spiavo tremolante il mondo
          E la tua mano mi dava coraggio
          Com'è passato in fretta questo giorno mamma
          E in questo sole che a sera gioca a nascondino
          Ritrovo il tuo sorriso come fosse a maggio
          Ed è per te il tramonto di un novembre freddo
          "Voglio starvi accanto ancora e,
          Per voi non è ancor tempo...
          Di camminare soli"
          Ma nel profondo ti allontani
          Con sospirato ed abbandono bisogno
          Lasciando la mia mano piano.
          Dante Castellani
          Composta giovedì 16 giugno 2005
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            Scritta da: dantino

            Per te Patrizia Spano

            Un attimo e mi fermo ancora a pensarti, come tutti i giorni da quando hai imparato a mancarmi,
            Sei partita senza un saluto, senza una carezza di conforto, lasciandomi,
            e la tua anima a danzarmi intorno, come una farfalla solitaria e forte.
            Sono le tue parole, la tua unica voce che mi accompagna.
            Vedi amica mia, io penso vecchio, ho la malattia dentro, l'umana malattia dentro
            conosco il tempo che manca e troppo spesso ascolto il silenzio, tormentarmi,
            io... possiedo lacrime antiche di pazienza, e conto ancora i giorni con le dita
            vedi amica mia, siamo come barche in secca al cuocere del sale, rassegnati
            senza una speranza, che il mare ci possa svegliare
            viviamo la malinconia di una tempesta e di un vento che ci portava lontano
            un tempo che ci gonfiava le vele e ci faceva sognare
            non avremmo mai potuto immaginare la prigione
            che solenne, attendeva di fermarci, di incatenarci ai ricordi
            tanto che i sospiri si sono fatti pesanti
            vorrei ancora sentirti, vorrei che ti lamentassi per i tuoi giorni mancanti
            per un'agognata pensione, dopo la malattia e la dura fatica
            non ti hanno concesso tempo, e chi ci governa te ne ha chiesto troppo
            non hai atteso oltre
            hai ripreso il mare, per fuggire da questo freddo inverno
            da questo ingrato posto di dolore
            ed io ti immagino
            voglio immaginarti varcare il cancello
            e sopra il ponte
            girarti per l'ultima volta
            e salutarmi.
            Dante Castellani
            Composta giovedì 3 gennaio 2019
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              Scritta da: dantino

              Natale

              Un pensiero al Natale
              che tinge di bianco le punte del cielo
              degli alberi soli
              nel freddo dei muri una voce che tace
              un albero vuoto... il silenzio
              un frutto legato ad un filo
              non ci son giochi
              un bimbo ed un topo
              un letto stracciato... il silenzio
              un vaso di latta bucato
              ho scritto al Natale
              che porti il sorriso al mio babbo... che è molto malato
              che porti sollievo alla gente
              è triste il presepe e...
              quanti che muoion di fame
              Ho scritto al Natale
              che porti le calze alla mamma... che ha i piedi gelati
              che tolga dai muri la nebbia
              un bacio alla gente che muore
              ho scritto al Natale, di un bimbo caduto
              di un giorno che piove lamenti
              di tutte le guerre, di morti e feriti
              di popoli schiavi e...
              quanto il sangue versato
              un pensiero al Natale
              che porti un riparo alla pioggia
              al mio letto bagnato.
              Dante Castellani
              Composta giovedì 8 dicembre 2005
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