Scritta da: Daniele Bertoni

Tu sei luminosa

Il blu dei tuoi occhi in cui annego,
la trama ribelle dei tuoi capelli d'oro,
la tua bocca come arresa, di rosso fuoco:
tu sei la parte di me che manca,
l'altra metà del frutto proibito,
la sola che abbia potuto avere di me,
anche la più oscura verità.

Sei così luminosa dopo l'amore,
che intorno a te si crea la magia del sole,
scaldi così la mia apatia notturna:
mentre disteso resto a guardarti.

Tu sei l'amore mio,
gabbiano che taglia l'orizzonte,
linea di vita che ci appartiene.
Daniele Bertoni
Composta lunedì 19 ottobre 2015
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Daniele Bertoni

    Il tuo cuore spezzato

    E ora dimmi di te, delle tue meraviglie,
    di tutto quello che hai nel cuore:
    regalami di te il sorriso più bello,
    la luce del tuo sguardo che m'acceca.
    Dimmi di te di tutto quel bagliore,
    che investe la tua ragione di vita,
    la tua stupenda anima che s'apre,
    al cielo a strati di azzurro.

    E ora segui il tuo istinto,
    lungo i viali alberati, tra i fiori,
    di primavera che ti incorniciano,
    nella loro varietà.
    Dimmi di te farfalla variopinta,
    con le ali di seta (genesi del tuo essere):
    portami nella tua anima di stella,
    in cui si perdono i miei affanni.

    Dimmi te del tuo cuore spezzato,
    da chi non ha saputo vedere tutto questo,
    mentre nuda ti spogli, davanti ad uno specchio:
    lasciandomi disarmato e senza più fiato,
    ma con la mente in tumulto, al punto che
    vorrei diventare parte viva, del tuo riflesso.
    Daniele Bertoni
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Daniele Bertoni

      I fiori dell'amore

      I suoi petali aperti e d'oro,
      su essi coccinelle rosse,
      prese da fremiti d'amore.
      Farfalla bianca, si posa,
      dove il pudore delle tue labbra
      prese possesso delle mie.

      Al tramonto ti tinsi d'arancio,
      rovesciandomi a terra,
      sull'erba bagnata
      il primo fiore d'amore si chiuse.

      Pura la luce della luna
      dipinse tutto di azzurro
      corpi nudi inclusi.
      Non riuscivamo a rallentarci,
      scossi da quel silenzio,
      che le nostre ombre
      sembravano profanare.

      Sotto una corona di stelle,
      altri fiori nacquero quella notte:
      ardenti, di un giallo vivace,
      e fu l'alba a placarne la sete.
      Daniele Bertoni
      Vota la poesia: Commenta