Poesie di Cristina Cipriani

Nato (Italia)
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Scritta da: Cristina Cipriani

Pieve, le quattro stagioni

Pieve cara qui son nata. La tua culla è delicata
stretta dentro una buchina, circondata da collina
fiume biondo ti attraversa, scorre lento e mai s'arresta
ogni tanto si esibisce e gonfiandosi ruggisce
per cambiar di colpo scena, in spettacoli di piena
d'ammirar con meraviglia la cascata della "Briglia".

Pieve bianca cotonata, dalla grossa nevicata
tetti gelidi e brillanti come fossero diamanti
nel silenzio bianco e freddo, sputa il vento sul tuo petto.

L'occhio nostro si disperde quando spunti fuori il verde
e tra quel che ti circonda c'è la grossa "Quercia Tonda"
con la sua chioma imponente, centenaria non si arrende.

Fazzoletti di pinete fanno ombra nella quiete
aria pura ossigenata, d'acacia e tigli profumata
fontanelle d'acque fresche, greppi colmi di ginestre
nascondigli di cicale che si mettono a cantare
con i grilli e con gli uccelli in un coro di stornelli.

Pieve un gruppo di casette, un po' nuove un poco vecchie
che di sera chi le vede, sembran luci di presepe.

Nel mantello della notte, un brillar di luccioline
come polvere di stelle che ti sfiora sulla pelle.

Non potrai essere mare, o donare le conchiglie
ma per me sei il mio paese, quello delle meraviglie.
Cristina Cipriani
Composta martedì 25 giugno 2013
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    Scritta da: Cristina Cipriani

    Filastrocca degli elettori (toscanaccia)

    Filastrocca degli elettori che si son rotti i coglioni
    di votare come fessi gira gira sempre gli stessi
    che anche loro non lo sanno dei casini che ci fanno
    ma una cosa li emoziona: conservarsi la poltrona.
    Non si può certo votare di mandarli all'ospedale
    se potessimo davvero, li vorremmo al cimitero
    sulla lapide perfetta disegnarci una crocetta
    perché noi ci siam stufati d'esser sempre derubati
    di pagar tutti gli aumenti, non poter curarci i denti
    spendere in continuazione i guadagni e la pensione
    già è fatica lavorare, per quel poco guadagnare
    per lo meno quanto basta per mangiarci un po' di pasta.
    Non ci siamo divertiti a far meno dei vestiti
    risparmiare in ogni cosa, qui nessuno più si sposa.
    I consumi son calati per i prezzi esagerati
    così pure la benzina è più cara ogni mattina
    tocca spengere i motori così anche i radiatori
    lavatrice solo a sera per far luce una candela
    il Natale un po' ristretto, capodanno tutti a letto
    anche se abbiamo fretta tocca andare in bicicletta
    niente pizza né vacanze niente feste niente danze
    è più povera la gente ma non glie e ne frega niente.
    Dopo queste privazioni ci sentiam proprio coglioni
    e tu Monti che ci dici? "Continuate i sacrifici"!
    E con un certo imbarazzo... che non hai risolto un cazzo
    ma che siamo pecoroni se votiamo Berlusconi
    che l'Italia ha sputtanato con i voti che gli han dato.
    Berlusoni che promette di tagliare le bollette
    che la colpa è di Monti se ora non tornano i conti.
    C'è Bersani insoddisfatto con il viso assai contratto
    dice che lui non ci sta dove manca l'onestà
    non ha niente più da dire se la notte vuol dormire.
    Ne è successa un'altra bella è guarito anche Pannella
    in campagna elettorale non si deve digiunare
    e così ci ha ripensato e la morte ha rimandato...
    Poi c'è Grillo nelle piazze sopra i palchi e le terrazze
    dice che da genovese sa gestir tutte le spese
    l'ha potuto dimostrare quando sé messo a nuotare
    nell'attraversar lo stretto senza il costo del biglietto.
    Io non posso consigliare chi sia meglio da votare
    o sinistra o di destra è la solita minestra
    una cosa è di sicuro, che ci pigliano pel culo!
    Cristina Cipriani
    Composta martedì 22 gennaio 2013
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