Poesie di Bertolt Brecht

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Scritta da: edelweiss

Amare il mondo

Ci impegniamo, noi e non gli altri,
unicamente noi e non gli altri,
né chi sta in alto, né che sta in basso,
né chi crede, né chi non crede.
Ci impegniamo:
senza pretendere che gli altri si impegnino per noi,
senza giudicare chi non si impegna,
senza accusare chi non si impegna,
senza condannare chi non si impegna,
senza cercare perché non si impegna.
Se qualche cosa sentiamo di "potere"
e lo vogliamo fermamente
è su di noi, soltanto su di noi.
Il mondo si muove se noi ci muoviamo,
si muta se noi ci facciamo nuovi,
ma imbarbarisce
se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi.
Ci impegniamo:
per trovare un senso alla vita,
a questa vita
una ragione
che non sia una delle tante ragioni
che bene conosciamo
e che non ci prendono il cuore.
Ci impegniamo non per riordinare il mondo,
non per rifarlo, ma per amarlo.
Bertolt Brecht
Composta giovedì 3 febbraio 2011
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    Scritta da: Eclissi

    Lode del dubbio

    Sia lode al dubbio! Vi consiglio, salutate
    serenamente e con rispetto chi
    come moneta infida pesa la vostra parola!
    Vorrei che foste accorti, che non deste
    con troppa fiducia la vostra parola.

    Leggete la storia e guardate
    in fuga furiosa invincibili eserciti.
    In ogni luogo
    fortezze indistruttibili rovinano e
    anche se innumerabile era l'armata salpando,
    le navi che tornarono
    le si poté contare.
    Fu così un giorno un uomo sulla inaccessibile vetta
    e giunse una nave alla fine
    dell'infinito mare.

    Oh bello lo scuoter del capo
    su verità incontestabili!
    Oh il coraggioso medico che cura
    l'ammalato senza speranza!

    Ma d'ogni dubbio il più bello
    è quando coloro che sono
    senza fede, senza forza, levano il capo e
    alla forza dei loro oppressori
    non credono più!

    Oh quanta fatica ci volle per conquistare il principio!
    Quante vittime costò!
    Com'era difficile accorgersi
    che fosse così e non diverso!
    Con un respiro di sollievo un giorno
    un uomo nel libro del sapere lo scrisse.

    Forse a lungo là dentro starà e più generazioni
    ne vivranno e in quello vedranno un'eterna sapienza
    e spezzeranno i sapienti chi non lo conosce.
    Ma può avvenire che spunti un sospetto, di nuove esperienze,
    che quella tesi scuotano. Il dubbio si desta.
    E un altro giorno un uomo dal libro del sapere
    gravemente cancella quella tesi.

    Intronato dagli ordini, passato alla visita
    d'idoneità da barbuti medici, ispezionato
    da esseri raggianti di fregi d'oro, edificato
    da solennissimi preti, che gli sbattono alle orecchie
    un libro redatto da Iddio in persona,
    erudito da impazienti pedagoghi, sta il povero e ode
    che questo mondo è il migliore dei mondi possibili e che il buco
    nel tetto della sua stanza è stato proprio previsto da Dio.
    Veramente gli è difficile
    dubitare di questo mondo.
    Madido di sudore si curva l'uomo
    che costruisce la casa dove non lui dovrà abitare.

    Ma sgobba madido di sudore anche l'uomo
    che la propria casa si costruisce.
    Sono coloro che non riflettono, a non
    dubitare mai. Splendida è la loro digestione,
    infallibile il loro giudizio.
    Non credono ai fatti, credono solo a se stessi.
    Se occorre, tanto peggio per i fatti.
    La pazienza che han con se stessi
    è sconfinata. Gli argomenti
    li odono con gli orecchi della spia.

    Con coloro che non riflettono e mai dubitano
    si incontrano coloro che riflettono e mai agiscono.
    Non dubitano per giungere alla decisione, bensì
    per schivare la decisione. Le teste
    le usano solo per scuoterle. Con aria grave
    mettono in guardia dall'acqua i passeggeri dl navi che affondano.
    Sotto l'ascia dell'assassino
    si chiedono se anch'egli non sia un uomo.

    Dopo aver rilevato, mormorando,
    che la questione non è ancora sviscerata vanno a letto.
    La loro attività consiste nell'oscillare.
    Il loro motto preferito è: l'istruttoria continua.

    Certo, se il dubbio lodate
    non lodate però
    quel dubbio che è disperazione!
    Che giova poter dubitare, a colui
    che non riesce a decidersi!
    Può sbagliare ad agire
    chi di motivi troppo scarsi si contenta!
    Ma inattivo rimane nel pericolo
    chi di troppi ha bisogno.

    Tu, tu che sei una guida, non dimenticare
    che tale sei, perché hai dubitato
    delle guide! E dunque a chi è guidato
    permetti il dubbio!
    Bertolt Brecht
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      Scritta da: Dario Coia

      Generale, il tuo carro armato

      Generale, il tuo carro armato è una macchina potente

      spiana un bosco e sfracella cento uomini.
      Ma ha un difetto:
      ha bisogno di un carrista.

      Generale, il tuo bombardiere è potente.
      Vola più rapido d'una tempesta e porta più di un elefante.
      Ma ha un difetto:
      ha bisogno di un meccanico.

      Generale, l'uomo fa di tutto.
      Può volare e può uccidere.
      Ma ha un difetto:
      può pensare.
      Bertolt Brecht
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