Poesie di Alessandro Masi

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Scritta da: fenix
Si infrange, tra il vociferio del tempo l'ennesima lacrima.
In un immaginario che da tempo è perso,
ve ne sono ancora così tante, che bramano nel perdersi
Vestite di tale consapevolezza, lasciano un volto stanco per perire in silenzio
Vani i tentativi, e vane sono le storie, raccontate per evitare tale sacrificio
E in una notte, che ha vento per muovere le navi
un'altra, ha meno tempo delle altre per godersi l'inevitabile
Ma almeno, per quel breve viaggio, un buon compagno le ha tenuto la man
E forse il perire, le è stato più dolce.
Alessandro Masi
Composta giovedì 12 luglio 2012
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    Scritta da: fenix
    Ascolta... neanche un battito coprirà il silenzio, se si possa davvero credere ancora... non so...
    ma ciò che comunque resta è indelebile...
    in un tripudio di colori fatti apposta... non ve ne sono, che distraggano...
    le cose dette, potrebbero davvero ora, essere fatte...
    ma tacciono le campane, e un dio, preposto a questo, seduto su di una panchina... pone il suo interesse su di un libro...
    e il suo fare, non lo si può distogliere... ne pianti ne grida, vengono ascoltati...
    Avresti dovuto saperlo...
    che dei più autoritari... era colui che mise su tela la storia... ma di colori un dì, venne privato...
    e ciò che riuscì, non rese giustizia a ciò che era...
    restò vano il tentativo... e altrettanto vana... quell'innaturale voglia di voler capire...
    arrivò il momento, e altrettanto veloce passò il tempo...
    di una solitudine delirante, ora ne sono colmi i cuori...
    nonostante corpi, che celati da improbabili sorrisi dipinti... vivono...
    Alessandro Masi
    Composta giovedì 8 marzo 2012
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      Scritta da: fenix
      Non vi è tempo che non stupisca l'uomo... vano resta il tentativo di comprendere. Emozioni che si credevano perdute, nello stupore erano solamente assopite... risorgono a nuova luce per poi, a volte, tornare nell'oblio di una mente inconsapevole... ma il fuoco di quella rinascita, tempra lo spirito e colma un intelletto sconosciuto fin allora... c'è chi la chiama pena, chi la chiama paga... ma tutt'ora resta comunque un'incomprensione... e il gioco del tempo, è pronto a ricominciare.
      Alessandro Masi
      Composta mercoledì 18 gennaio 2012
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        Scritta da: fenix

        Stefano

        Il giorno freddo, ha intorpidito i cuori...
        Le nostre lacrime, restano congelate sui nostri volti...
        come cicatrici fatte per non dimenticare...
        I sorrisi, restano ai più forti, che li usano nel ricordo...
        I pianti, ai più deboli, che non riescono più a sorridere...
        Il senso comune? beh! la mancanza...
        Di tale vigliaccheria, si vestì la vita, per portarti lontano da coloro, che attraverso risa o pianti...
        hanno ragione di un tempo, che cerca con il suo scorrere, di far dimenticare.
        Alessandro Masi
        Composta mercoledì 4 gennaio 2012
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          Scritta da: fenix
          L'insapore... l'inodore... rendono oramai da tempo, sterili le menti degli uomini...
          L'ascoltare, è divenuto il sentire...
          l'osservare, è divenuto il guardare...
          Il piacere di un attimo, lascia spazio al resoconto di una giornata...
          e la consapevolezza del proprio fare, viene derisa dalla frenesia di un'esistenza...
          Ed è lì... che malinconica... osserva e tace di tale stupidità... la vita.
          Alessandro Masi
          Composta mercoledì 4 gennaio 2012
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