Poesie di Archiloco

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Scritta da: Silvana Stremiz

Con la grande coppa vieni spesso tra i banchi

Con la grande coppa vieni spesso tra i banchi
della nave veloce, e togli i tappi agli orci panciuti;
fino alla feccia spilla il vino rosso: noi,
in questa guardia, non potremo essere sobri.

Sul banco della nave sta la mia focaccia impastata; sul banco
della nave sta il vino d'Ismaro; disteso sul banco io bevo.
Archiloco
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Tali sono gli uomini che l'onda del mare sonante

    Nessuno dei cittadini, Pericle, biasimando
    i lutti dolorosi, gioirà con banchetti, e neppure la città.
    Tali sono gli uomini che l'onda del mare sonante
    sommerse; e gonfio di pianto è il cuore
    per la pena. Ma ai mali irrimediabili gli dèi,
    o amico, diedero la virile sopportazione
    come rimedio: ora uno, ora un altro ha questa sorte;
    su di noi adesso si è volta, e piangiamo la ferita che sanguina.
    Poi, di nuovo, toccherà ad altri. Ma presto, via,
    allontanate il lutto femmineo, e sopportate.
    Archiloco
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Non v'è cosa che l'uomo non possa aspettarsi

      Non v'è cosa che l'uomo non possa aspettarsi, o negare giurando,
      o che desti stupore, da che Zeus, il padre degli dèi nell'Olimpo,
      fece notte nel mezzo del giorno, occultando la luce
      al sole splendente. E una triste paura sugli uomini venne.
      Tutto da allora è degno di fede, tutto dall'uomo può essere atteso:
      nessuno di voi si stupisca, nemmeno se vede
      le fiere scambiar coi delfini il pascolo marino,
      e che ad esse le onde echeggianti del mare siano più gradite
      della terra, così come ai delfini il monte boscoso.
      Archiloco
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Cuore, mio cuore...

        Cuore, mio cuore, turbato da affanni senza rimedio,
        sorgi, difenditi, opponendo agli avversari
        il petto; e negli scontri coi nemici poniti, saldo,
        di fronte a loro; e non ti vantare davanti a tutti, se vinci;
        vinto, non gemere, prostrato nella tua casa.
        Ma gioisci delle gioie e soffri dei dolori
        non troppo: apprendi la regola che gli uomini governa.
        Archiloco
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