Poesie di Antonio Prencipe

Studente, nato sabato 29 giugno 1991 a Mattinata Prov. FG (Gargano) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Antonio Prencipe

Non mi rendo conto

Chi resta qui ama l'impossibile,
Non c'è più niente
C'è solo il "nulla"
cha vaga tra le pagine del mio libro,
pesa questo mio dolore,
dentro me manchi tu
ed io come faccio,
come faccio a vincere questa guerra?
Qui piovono e nevicano i ricordi,
ma io sono solo
ma io sono senza te,
non mi rendo conto
che nei miei ricordi ci sei tu,
non mi rendo conto
che ogni volta che sfioro un sogno
cado nell'abisso del mio triste dolore,
non mi rendo conto,
forse sono solo uno stronzo
che cerca di vivere il presente,
forse nel profondo
amo ancora questo dolore,
Purtroppo
non ho più tempo per spiegare,
non posso più guardare
le mie lacrime che sfiorano l'oblio.
I miei sorrisi si sono persi
nell'odio e nell'oscurità
di quella fottutissima notte di Novembre.
Ora il sole si posa sul mio viso
Ora la pioggia cerca di bagnare i miei ricordi
Ora sono cosciente
e sopratutto sono coerente con me stesso
ho deciso, prendo l'ombrello
e con l'arcobaleno fuggo via
dal dolore, dal passato
e da questa bella e dannata Vita mia.
Antonio Prencipe
Composta mercoledì 20 ottobre 2010
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    Scritta da: Antonio Prencipe

    Un passato lontano

    Nella mia scarsa consapevolezza
    decisi di perdermi nel cielo
    inosservato dagli Dei
    corrotti e sconosciuti dalla notte,
    ero come un punto interrogativo
    perso nei labirinti selvaggi e oscuri
    alla ricerca di quei "perché"
    nascosti e immersi nel fumo e nell'alcol
    di quella primavera derubata dal vento,
    Tornavo indietro,
    tornai nei giorni bui
    dove l'unico mio desiderio
    era quello di morire,
    in quel momento non m'accorsi
    però che quel desiderio
    si era già impossessato del mio cuore
    e in un secondo ero già morto dentro,
    Nelle erbe di un giardino color arancio
    mi levai le scarpe e camminai,
    spezzai una sigaretta
    la gettai a terra
    e li a terra senza che me ne accorgessi
    avevo già gettato
    e calpestato il mio passato.
    Antonio Prencipe
    Composta sabato 16 ottobre 2010
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      Scritta da: Antonio Prencipe

      In questi giorni miei

      Non te ne puoi andare
      io ti amo come la prima volta
      io ti amo come se fosse ancora ieri
      Cazzo,
      il sole non sorge
      ed io sono qui
      stesso su quel letto
      rincorrendo l'odore della tua pelle
      che vive ancora tra le lenzuola,
      quelle lenzuola macchiate,
      devastate dalle mie lacrime,
      Ma dove sei,
      nella solitudine il mio cuore vaga
      inondato da mille pensieri
      e da mille sentimenti,
      Sto toccando il fondo
      cerco, inseguo te
      ogni volta che cammino, che respiro
      ogni volta che cerco di morire,
      Da solo al mondo sto morendo
      aiutami ti prego,
      Sento che ci sei
      nell'aria, nella vita mia,
      In questi giorni miei
      non so nemmeno cos'è più l'amore,
      per te cosa darei,
      darei gli occhi miei
      ti farei vedere ciò che vedo,
      ciò che si è consumato tra le braccia del tuo cielo
      ti farei vedere il mio cuore
      che ora senza te non batte più
      e insieme alla mia anima scompare
      nel silenzio inspiegabile di un addio
      che consuma i giorni, i secondi
      e i sorrisi miei.
      Antonio Prencipe
      Composta lunedì 11 ottobre 2010
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        Scritta da: Antonio Prencipe

        Non ti perdono

        Ero uguale a te,
        Sulle montagne aspettavo il tuo amore,
        Io vivrò anche senza te
        Non mi riavrai mai
        Piangerò lacrime e diamanti
        soffrirò e maledirò il tuo nome
        Vattene via con le mie ferite
        Era solo un attimo d'amore
        Era solo un soffio di vento che cullava
        le tue scuse
        Oggi voglio vivere,
        vattene via e senza far rumore
        cancella il mio odore sulla tua pelle,
        Dov'è l'anima tua, dov'è?
        In città pioveva il mare
        In città io piangevo sangue e lacrime
        è notte, la luna è sola
        e noi siamo solo due estranei
        Vai via, ti prego
        potrei di nuovo amarti,
        potrei baciarti di nuovo,
        potrei ma non voglio
        mi tradirai ancora lo so,
        non ti perdono
        perché io voglio vivere,
        Amore ora te ne puoi andare a fan culo
        senza chiedermi quel dannato perdono
        che io tra le colline del paradiso
        ho desiderato e voluto.
        Antonio Prencipe
        Composta lunedì 11 ottobre 2010
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          Scritta da: Antonio Prencipe

          Un tulipano Blu

          Dall'Olanda un tulipano blu
          ti ho portato e delicatamente
          sulla tua lapide l'ho posato,
          lentamente una lacrima
          dai miei occhi scese misteriosa
          e tra le mie labbra si posò,
          cadde tra le vie dell'infinito
          non si fermò nell'orizzonte
          e nella sua intrepida scesa
          sconfinò l'alba più depressa,
          le mani mie
          nude e tremanti
          toccarono quella fotografia
          illuminata dal mio respiro
          e devastata dal mio destino,
          incominciai a tremare
          e solcai il cielo,
          ti vidi immobile e forte,
          provai a raggiungerti
          ma in un lieve secondo sprofondai
          nelle nuvole oscure e gelate d'inverno,
          in un lieve e lento profumo di vento
          nuotai tra i mille silenzi
          abbandonati e sconosciuti
          dalla luce del sole,
          chiedendomi cos'è l'amore
          rimasi inginocchiato e piangendo
          ti dissi "ti amo ancora"
          Mi dicevi "TI AMO TROPPO SEI MIO".
          Antonio Prencipe
          Composta domenica 10 ottobre 2010
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            Scritta da: Antonio Prencipe

            Quella stella che mi è stata portata via

            Quel giorno
            m'affacciai alla finestra
            osservai il cielo
            e mentre fumavo la mia marlboro
            vidi il tuo viso immerso nel cielo,
            era accanto a quella stella,
            quella stella che un giorno veneravamo
            e desideravamo
            e che senza far rumore ti portò via dalla vita mia
            e mentre il fumo della mia marlboro
            cercava di sfiorare il cielo
            una lacrima s'appoggiava nell'infinito
            e lentamente terrorizzava il paradiso,
            Mentre la mia marlboro
            si consumava tra le mie mani
            la luna lasciava cadere
            i suoi sogni e suoi desideri
            e senza dire nulla coccolava
            il mio dolce amore per te,
            Ora quell'amore s'appoggia
            sul mare e non affoga perché
            come salvagente c'è la mia anima,
            Quanti treni sono passati
            Quanti treni passeranno
            Quanti treni ho desiderato
            e Quanti treni ho rincorso
            Forse arriverà quel treno
            che finalmente mi portare
            da quella stella
            che il destino mi ha portato via.
            Antonio Prencipe
            Composta martedì 28 settembre 2010
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              Scritta da: Antonio Prencipe

              Infiniti Sconfinati

              Traguardi sfiorati e orizzonti abbandonati
              s'appoggiano nell'oblio
              e lentamente cadono nell'infinito,
              Una stilla di sudore
              cade dal mio viso
              e pervade il paradiso,
              Osserva il mare,
              guardalo,
              ti porterà lontano,
              nei miei occhi t'accompagnerà
              e volare ti farà,
              nel cielo senza nuvole
              e senza far rumore una stella
              le tue labbra bacerà,
              Lascialo entrare
              non aver paura non ti tradirà,
              Spogliati del mio cuore,
              gettalo nel vento caldo
              e raffinato di follia,
              Specchiati nella mia anima
              e lascialo entrare,
              non ti deluderà
              forse ti farà soffrire
              o forse ti farà morire tra le mie braccia,
              Accanto a noi
              ci sono sono solo
              Infiniti Sconfinati.
              Antonio Prencipe
              Composta domenica 26 settembre 2010
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                Scritta da: Antonio Prencipe

                Lontano dal sole e dal vento

                Lontano dal mondo
                Lontano dal cielo
                osservando il tramonto
                non sento nemmeno l'odore della pioggia
                Una foglia cade e pervade il silenzio
                Un piccolo fiore
                bagnato dalla rugiada del mattino
                accompagna la primavera
                nell'ombra oscura e bastarda della Luna
                che senza illuminare il cielo
                ascolta le lacrime del mondo
                E sarà lontano il ricordo del sole,
                ma quante volte ho ascoltato il silenzio del vento
                e perdendomi assaporai il dolore del cielo
                Scappai nell'autunno della mia adolescenza
                e in quell'autunno non avevo
                nemmeno un angelo da dover o poter ammazzare
                Saranno lontani questi giorni d'inverno,
                Ora mi godo il rumore del tempo
                Ora mi godo l'amore del mio angelo
                nascosto tra le mille spiagge
                squarciate dal mio silenzio.
                Antonio Prencipe
                Composta giovedì 23 settembre 2010
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                  Scritta da: Antonio Prencipe

                  Quant'era bello

                  C'è una vita sola ed io la voglio con te
                  e non me ne frega nulla se non ci sei più
                  Ho provato ad amare di nuovo
                  ma amore io voglio te e basta
                  Voglio tornare sul quel cielo
                  e portarti con me, abbracciarti e baciarti,
                  Quant'era bello
                  uscire e sognare con te,
                  fare l'amore nelle domeniche con il sole,
                  E quant'era bello
                  sentire il tuo odore sulla mia pelle
                  sentire la tua voce
                  E quant'era bello
                  sfiorare le tue lacrime e le tue speranze
                  nelle notti di Settembre
                  Vorrei donarti la vita mia
                  Era troppo bello
                  osservare il tuo amore
                  che lentamente curava il mio dolore
                  Ed ora che non ci sei più
                  ho voglia d'urlare il tuo nome
                  così forte da poter sentire
                  la tua anima dentro me.
                  Antonio Prencipe
                  Composta mercoledì 22 settembre 2010
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                    Scritta da: Antonio Prencipe

                    Tra Sogno e Amore

                    Ho voglia di sognare
                    Ho voglia di sparire nel vuoto
                    Forse c'è un premio per quelli che come me
                    hanno finito le lacrime,
                    Forse la luna non ha mai maledetto il cielo,
                    Ho deciso di lasciarti entrare nella mia vita,
                    Come alberi spogli alla ricerca del sole
                    il mio destino vagava tra le mille conchiglie
                    sparse nel oblio del mio passato,
                    Non ho mai saputo la via per il paradiso
                    Non ho mai intravisto un sognatore bussare alla mia porta
                    A cosa serve sognare un mondo
                    che fa finta di non credere alla favole
                    Anche l'inverno si perde nel vento
                    Però,
                    tutto ha un senso
                    anche il mio dolore ha senso,
                    Ho amato due volte senza tregua
                    e senza tregua ho gettato il mio cuore
                    in bocca al mare
                    Le nuvole non prendono il volo
                    rimangono immerse nei miei ricordi
                    e come me cercano di non annegare
                    nelle lacrime che ahimè
                    hanno già raggiunto le mie labbra,
                    Quelle labbra che un tempo
                    avevano l'odore dell'amore.
                    Antonio Prencipe
                    Composta venerdì 17 settembre 2010
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