Le migliori poesie di Antonio Prencipe

Studente, nato sabato 29 giugno 1991 a Mattinata Prov. FG (Gargano) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Antonio Prencipe

Angelo Maledetto

Perdonami,
non ti ho dato ciò che meriti,
ti amo ma sono stato troppo orgoglioso per dirtelo,
ti penso sempre,
sei parte di me,
ora che non sei accanto a me
sento il tuo odore, il tuo amore,
ma ormai,
mi manchi e non so come fare
per compensare ciò che vive nell'anima mia,
ciò che grida ai margini
folli e sbandati di questa incompresa vita mia,
ti amo e non so come vivere
senza il battito del cuore tuo.
Quell'angelo maledetto ti ha portato via da me,
quell'angelo maledetto insieme a te
si è portato via l'insostenibile e aggressiva anima mia,
quell'angelo maledetto ti ha portato in paradiso
mentre accompagnava la mia anima all'inferno,
quell'angelo maledetto mi ha fatto
sprofondare giù negli abissi infami
di un mare bastardo, disperato,
quell'angelo maledetto si è fottuto
la stella più bella,
quell'angelo maledetto mi ha portato
via l'amore che tanto avevo rinnegato,
mi hai dato tanto ed ora
non ci sei più a dare un senso a questa vita mia,
sarai la mia volontà,
perché non scendi a trovarmi,
perché il cielo ti ha preso con se,
perché Dio non prende me,
ma io verrò un giorno la
ti prenderò per mano e mai più
ti lascerò cadere.
Antonio Prencipe
Composta martedì 22 febbraio 2011
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    Scritta da: Antonio Prencipe

    Ragazza dai capelli castani

    Ragazza dai capelli castani,
    Non piangere,
    la mia anima non sopporta le tue lacrime
    Ragazza dai capelli castani,
    Raccogli i tuoi sentimenti
    gettati a terra,
    Abbandonati a questa inutile felicità
    Sorridi e canta il tuo amore
    ormai,
    Svanito nel vento freddo e gelato
    di malinconia
    Ragazza dai capelli castani,
    non lasciar spegnere
    i tuoi dolci occhi neri
    il sole ha bisogno ancora di quella luce
    il mare è nascosto ancora
    dietro i tuoi fragili e amari sguardi,
    Racconta la tua vita
    Racconta e suona la tua verità
    Vendica quell'adolescenza bastarda
    che si è fottuta per sempre il tuo cuore,
    Respira l'amore,
    Spegni quella sigaretta che ti fa male
    Osserva la Vita e combatti,
    Combatti con me questa guerra
    che lentamente ci dividerà,
    Combatti nell'oblio e baciami forte,
    Baciami come se fosse di nuovo ieri
    Per vivere ho bisogno del tuo odore e del tuo dolore.
    Antonio Prencipe
    Composta mercoledì 25 agosto 2010
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      Scritta da: Antonio Prencipe

      Morire dietro quella stella

      Mi hai divorato il cuore e sei sparito nell'infinito,
      la mia rabbia è cenere,
      la mia anima nuota
      nell'immenso vuoto che hai lasciato.
      Fammi sognare,
      fammi volare,
      fammi morire ancora
      ti prego.
      Inseguo l'odore della tua vita
      senza fiatare,
      senza parlare
      in questo gioco già finito.
      Il mio cuore scoppia è una lacrima scende piano
      ogni volta che osservo quel fottuto cielo
      e ti vedo al centro di tutte quelle stelle,
      Ho coltivato sogni e sconvolto speranze
      e ora mi ritrovo con lo sguardo perso
      e il cuore ricorso e scomparso tra le onde del mare
      Le strade eran di burro
      si scivolava, si affondava
      cosa non si faceva noi,
      Morirò dietro quella stella
      per raggiungerti e per sparire con te
      nell'immenso vuoto che hai lasciato,
      Ho combattuto nel vuoto per te.
      Antonio Prencipe
      Composta giovedì 26 novembre 2009
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        Scritta da: Antonio Prencipe

        Per Sempre

        Per sempre mio sarà il tuo odore,
        per sempre mio sarà il tuo dolore,
        per sempre mio sarà il ricordo della tua vita,
        per sempre mio sarà l'amore che si è fottuto il cielo,
        per sempre mio sarà il tuo inizio perso nelle colline del vento.
        Dio rivoglio indietro la mia stella,
        Dio divora la mia vita,
        Dio salva la sua anima,
        Dio getta la mia vita in bocca al mare
        e non lasciarla risalire ti prego,
        lasciala affogare lentamente.
        Resta qui e stringimi forte,
        resta qui e non far vedere al cielo che hai paura,
        resta qui e combatti con me nell'oblio della nostra follia.
        Vieni con me sulla luna e spariamo al sole
        dolce truffatore immenso nei giorni invernali senza vento,
        vinci con me la morte
        e mano nella mano profaniamo il destino intenso.
        Dove sei?
        In un mare di lacrime la mia anima naviga padrone nell'oscurità repressa,
        in questo oceano senza speranze crepo incosciente impaziente.
        Non c'è più niente,
        il ricordo di te si perde nel tramonto di questa tua vita
        disinnescata dal crescere lento dell'erba sull'asfalto.
        Aiutami a vivere, a sperare, a morire ancora.
        Insieme a te anche la mia anima si è persa nel cielo
        senza tempo morto con te
        in un candido e dolce letto fiorito d'amore e solitudine.
        Antonio Prencipe
        Composta martedì 22 febbraio 2011
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          Scritta da: Antonio Prencipe

          Io, te e l'altro

          Non voglio illuderti,
          non voglio,
          scusa ma io so d'amarti
          anche se non ti ho mai toccato
          Ma non posso mettere a rischio
          il tuo cuore
          non è giusto,
          non mi devi amare
          perché io ho paura di farti male
          Ho bruciato già tanto amore
          ho consumato tanti sentimenti
          per te scapperei lontano
          per te venderei il mio cuore
          Cosa significa la parola "sesso" per te?
          Mi conosco,
          conosco ciò che il mio cuore teme,
          non teme d'amare
          non teme di soffrire
          teme la sofferenza di un'altra anima,
          non posso perdermi di nuovo
          in questo gioco di sesso e amore,
          Benvenuta paura,
          forse sono solo immaturo
          ma io so che con te ci proverei
          ma però nel profondo del mio cuore
          so bene che non è giusto perché
          amore tu ami già un'altro
          ed io non posso distruggere
          quel rapporto così bello e genuino,
          ma sappi amore mio
          che io sono sempre qui
          non voglio morire adesso
          non voglio soffrire adesso
          voglio stare qui
          fermo e sapere che
          tu esisti dentro me
          questo già mi basta.
          Antonio Prencipe
          Composta giovedì 28 ottobre 2010
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            Scritta da: Antonio Prencipe

            Mi dispiace ma non voglio vivere

            Il ti amo di lui bloccò
            il respiro di lei
            Il bacio di lei mise fine
            alle lacrime di lui
            Una lacrima e un sospiro si posa
            raffinatamente sulle labbra di lui
            Lei baciò quelle labbra e raccolse
            tra le sue mani quel che rimase del suo cuore,
            Isolata dal tempo e dal cinguettio
            degli uccelli persi tra le nuvole
            e gli aranci di un giardino vicino
            lei si perse in un cammino oscuro
            e lui sussurando al vento
            promise di non lasciarla mai sola
            Lei una notte di Novembre morì
            lasciando nell'aria e nella città
            un dolore che difficilmente si potrà dileguare
            fra la nebbia e la luce di quella fredda
            notte buia senza stelle e senza luna
            sulla testa dei poveri viandanti
            alla ricerca di sogni perduti in quell'istante.
            Lui immobile chiuse gli occhi
            e si perse in un feroce e vorticoso
            diluvio di sangue e pioggia,
            nei suoi occhi una luce si spense
            il suo corpo era ancora vivo
            ma il suo cuore era già morto
            e la sua anima aveva già raggiunto
            il cielo per poter così rincontrare e amare
            l'anima di quella donna
            che un tempo aveva
            deciso di soccombere
            tra le vie di un destino derubato dal suo sorriso.
            Antonio Prencipe
            Composta giovedì 25 novembre 2010
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              Scritta da: Antonio Prencipe

              Goodbye my heart

              Si ricomincia senza rancori,
              goodbye my heart ormai che ti ho perso
              ti dico per sempre Addio.
              Goodbye my heart un bacio senza dolore
              consuma le mie dita macchiate ancora
              dal sesso del giorno prima.
              Goodbye my heart è stato bello
              anche se non sarà più primavera nel cuore mio,
              dimentica l'estate, dimentica il mare
              osserva l'orizzonte e ti prego
              sparisci prima che tra le lenzuola
              possa ritrovare ancora quel pezzo
              bruciacchiato del tuo misero cielo.
              Chiacchiere, chiacchiere, baci, carezze
              e poi niente solo ombre moderne
              che senza ritegno hanno ancora una volta
              oscurato l'anima mia.
              Ti ho incontrato e dopo un'ora di
              baci, il sesso arriva e disarma il mio orgasmo,
              "rimaniamo amici" mi dicevi dopo avermi
              scoperto e illuso tra le coperte di questo finto amore.
              Fra le tue braccia il mondo in un istante,
              fra le tue parole disprezzo e non curanza.
              Goodbye my heart ora che te ne vai
              non tornare ti auguro di morire
              dolcemente fra le tue dannate
              lacrime che in un secondo mi hanno soffocato
              e privato dell'aria candida che avvolgeva
              la mia squallida stanza.
              Antonio Prencipe
              Composta martedì 18 gennaio 2011
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                Scritta da: Antonio Prencipe

                Esseri senza volto

                Un fiore.
                Il tuo nome squarciato
                da un filo d'erba.
                Acqua senza frontiere
                disturbata dallo scroscio
                onnipotente di raggi solari senza sovrani.
                Siamo ignobili disgraziati
                senza amore,
                in questo mondo non ci sono più
                sorrisi genuini persi nel vento.
                Avevo un gatto e una luna di cartone,
                respiro fumo e merda,
                falsità irrequieta nella bocca
                dei politici e dei religiosi
                che indottrinano la gente senza
                ormai nessuna verità, solo falsità insipida.
                Un fiore con il nome di Dio
                ma Dio dov'è?
                Siamo Bastardi con gli aghi infuocati
                sulle nostre ali.
                Siamo essere umani senza rispetto
                per l'altro "fratello" che riposa
                su un marciapiede senza padre.
                Siamo Angeli in attesa della fine.
                Un albero con dentro il nome
                del cielo che danza
                fra gli Dei fucilati dalle favole
                ignobili dei nostri nonni
                condottieri di finte speranze torturate.
                Siamo ripetitori del passato
                governatore della vita nostra.
                Siamo vermi striscianti
                sul cemento pieno di sangue e dolore
                di chi è morto per la nostra libertà
                buttata nel cesso da noi esseri senza volto.
                Siamo combattenti con la spada spezzata.
                Dov'è la mia marlboro?
                Scelgo la guerra contro il mondo,
                scelgo l'amore proibito,
                scelgo la punizione esemplare che il cielo mi darà,
                scelgo di combattere nell'inferno.
                Ciò che Sacro viene avvelenato
                dalle nostre mani.
                Antonio Prencipe
                Composta mercoledì 30 marzo 2011
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                  Scritta da: Antonio Prencipe

                  Siamo morti di Marzo vestiti d'amianto

                  "Perché sei morto?"
                  Mi chiese.
                  "Per la vita".
                  Gli risposi asciugando il sorriso.
                  "Perché sei morta".
                  Chiesi alle sue labbra scorticate dal freddo.
                  "Per la libertà".
                  Rispose scucendo le pupille.
                  Eravamo vicini di bara,
                  entrambe di cristallo.
                  Si parlava della luna quella notte,
                  come due amanti il cui inchiostro
                  era deposto sulla punta della lingua.
                  E sanguinavano i sapori.
                  E lacrimavano gli odori
                  sul palmo delle nostre mani,
                  il loro tremolio a consolar
                  i mattoni visibili nel grembo di un respiro.
                  E dimenticammo i nostri occhi
                  sul becco di un corvo venuto da lontano
                  per dar conforto allo sporco cadavere
                  che oramai eravamo diventati.
                  "Prenditi i miei anni,
                  sanno di sofferto come la tua pelle".
                  Gli dissi.
                  "Tra i miei denti pezzi di te
                  solleticano il marmo della mia bocca".
                  Mi rispose pettinando le vene.
                  E mi ritrovo scheletro,
                  le ossa bianche immerse nel calamaio,
                  sangue di stella sul colore castano
                  dei nostri capelli.
                  Ed eravamo carne che sfamava il vento,
                  ed eravamo il mangime preferito
                  delle rose scolpite come i nostri nomi
                  sul muschio che riempiva le narici
                  e andava via dimenticandosi di noi,
                  del suo seno usato per nutrire il fango.
                  Siamo morti di Marzo vestiti d'amianto.
                  Siamo fiori di cera squagliata al sole.
                  Siamo quelli che osavano morire
                  con un sorriso spezzato nelle lacrime.
                  Antonio Prencipe
                  Composta lunedì 10 marzo 2014
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                    Scritta da: Antonio Prencipe

                    Sei la mia vita

                    Non potrò odiarti.
                    Non potrò più dirti Ti Amo.
                    Non potrò più dirti Addio.
                    Non potrò dimenticare il cuore
                    nelle tue lacrime.
                    E il prosecco si fa sangue,
                    un altro bicchiere,
                    ed ho smesso di fumare.
                    E non ricordo più quanti anni avevi.
                    Eri la mia vita,
                    le mie vene,
                    il mio agonizzante silenzio.
                    Eri il mio mare,
                    la mia alba struggente,
                    il mio suicidio nascosto dentro un sorriso.
                    Eri le mie mani,
                    le unghie mangiate piano dal dolore.
                    Sei nel mio respiro che sa di fumo,
                    sei nel mio morto amore.
                    Sei nel mio petto,
                    sei nella mia vita.
                    E sarai per sempre lì,
                    mentre ti guardi morire
                    e i miei anni si fanno muti.
                    E sei la mia vita mentre ti vedo morire.
                    Per sempre ti rivedrò con i tuoi capelli castani volare dalla finestra mentre
                    con sordo dolore tagliavi piano le vene,
                    ed eri aggraziata anche nella morte,
                    mentre scivolavi inerme nel vuoto.
                    Il tuo sangue.
                    I tuoi occhi.
                    La mia rabbia.
                    Siamo morti entrambi quel giorno,
                    lo sai amore mio.
                    Il tuo corpo tra le mie mani silenti
                    balbettava un sordo "mi dispiace".
                    Sei la mia vita,
                    la mia vita,
                    la mia vita.
                    Sei la salvezza.
                    Antonio Prencipe
                    Composta sabato 21 aprile 2018
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