Scende la neve purificatrice
La domenica mattina
Mentre dalla finestra io la guardo
Ondeggiare nell'aria e posarsi
Sulla cuccia del cane stanco
Troppo stanco
Per potersi alzare e correre per i prati.
Bianchi
Scendono i coriandoli di ghiaccio
E si posano sul mio volto
E sui miei capelli neri
Intanto che il mio respiro si
Espande lento nell'aria.
Tutto è coperto,
mascherato
dalla fredda corazza bianca
che racchiude un mondo
ancora più freddo.
Il mio corpo è paralizzato
Non posso e non voglio
Muovermi.
Anche sulla mia anima
Cade la neve.
Tutto si è congelato
Il caldo dei vecchi momenti
Si sta spegnendo
Delusione
Tristezza
Consapevolezza
Rabbia
Rassegnazione
Stanchezza
Ogni petalo cristallino
Porta un fardello
Insopportabile
Ed al contempo
Una fresca rinascita.
Neve purificatrice
Ti prego
Conserva i momenti
Ibernali per l'eternità
In piccole sfere trasparenti
Custodiscile
Fino al nuovo avvenire
Quando il sole tornerà
Per liberarli nuovamente
Quando io non ci sarò più.
Anonimo
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    E se domani

    E se domani andrai via
    Resterò prigioniero del vuoto
    Carezzerò triste il tuo pensiero Vivrò memore del tuo volto
    Vivrò della dolcezza
    Che mi hai dato
    Di ogni momento buio
    Di ogni attimo di luce
    E ti amerò ancora
    Come so amarti io
    Con il tormento nel cuore
    Con l'estasi dei sensi
    E vivrò pieno di te.
    Anonimo
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      Tienimi con te

      Tienimi con te con tutte le tue forze,
      per tutto il tempo che ti ho amato sopra ogni cosa,
      per tutti gli attimi,
      per tutti i gesti che ti hanno mostrato il mio amore,
      per il nostro bambino mai nato,
      per tutto l'amore che ti ho dato,
      per tutto quello che non sono stato capace di darti,
      per tutto quello che avrei voluto darti ancora,
      per tutto quello che questo amore spezzato non ha saputo donarti.
      Anonimo
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        Scritta da: ixina

        Il perché dei silenzi

        Amore mio stasera non sarà come le altre
        Anche i giorni che seguiranno avranno un po' di tristezza.
        La vita e diventata vita quando conobbi te
        E adesso?
        Cosa rimane adesso?
        Tanti giorni amari da mandare giù
        La mia felicità e andata via con te
        Ancora mi chiedo il perché ci siamo persi
        Il perché di tanti silenzi
        Il perché dovrò' pensare la mia vita senza te
        Amore mio stasera non sarà come le altre.
        Anonimo
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          Scritta da: Daduncolo

          Sento le sirene

          Sento le sirene di
          tanto in tanto,
          recluso in profondo
          rifugio segreto,
          trascorro la gran
          parte dei miei giorni,
          la luce di una candela
          e qualche buon libro
          ammazzano il tempo
          infinito.

          Una radio trasmette
          notizie mentre lo
          sguardo segue le
          mie orme nella
          stanza buia.

          Il riflesso sullo
          specchio, il tocco
          delle campane di città,
          una pena infinita
          e una speranza lontana
          anni luce.

          Sento le sirene di
          tanto in tanto, la paura
          cresce nei miei occhi,
          l'intenso suono arresta
          il mio respiro, il
          marciare interrotto dei
          soldati verdi nelle strade
          è un continuo precipitare
          nel vuoto.

          Non mi resta che pregare,
          lo faccio di tanto in tanto,
          quando non riesco a
          svegliarmi da un brutto
          sogno.

          Sento le sirene di
          tanto in tanto,
          come di tanto in
          tanto osservo la
          stella di David
          sul mio braccio.

          Piango nel silenzio,
          il ricordo di mia moglie
          uccisa nel grigiore dei
          miei occhi, sale la
          rabbia al cielo, tento
          di trovare un po' di
          giustizia, inseguo
          invano quel desiderio
          fiorito nel cuore, il
          nostro sogno di famiglia
          è divenuta una lontana
          stella nel cielo.

          Sento le sirene di
          tanto in tanto, l'aria
          è infetta da rancore
          e noi esule anime
          costrette a fuggire
          per continuare a
          vivere nella terra
          del genocidio, abbiamo
          mollato, il coraggio
          ci è mancato.

          Sento il mio destino
          marciare nel campo
          della morte, sento
          il vento soffiare
          così forte, che
          penso d'esser
          divenuto già
          polvere.
          Anonimo
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            Scritta da: Elisabetta

            Il coriandolo

            Il coriandolo è un coso impertinente
            che approfitta di tutte le occasioni,
            del risvolto nel fondo dei calzoni,
            d'una bocca socchiusa e sorridente.
            S'appiccica, s'insinua, s'introduce
            anche colà dove non giunge luce
            e per provar che manca di rispetto
            quando ti svegli te lo ritrovi a letto.
            Anonimo
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              Scritta da: Elisabetta

              Il girotondo delle maschere

              È Gianduia torinese
              Meneghino milanese.
              Vien da Bergamo Arlecchino
              Stenterello è fiorentino.
              Veneziano è Pantalone,
              con l'allegra Colombina.
              Di Bologna Balanzone,
              con il furbo Fagiolino.
              Vien da Roma Rugantino:
              Pur romano è Meo Patacca.
              Siciliano Peppenappa,
              di Verona Fracanappa
              e Pulcinella napoletano.
              Lieti e concordi si dan la mano;
              vengon da luoghi tanto lontani,
              ma son fratelli, sono italiani.
              Anonimo
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                Giornate grigie, rianimano trascorsi sentimenti,
                bagnano di malinconica tristezza ogni parte dell'essere,
                come stagioni piovose sull'incontaminate terre selvagge;

                Terre pure ed immacolate,
                come la tua pelle mai sfiorata;
                il ritmo dei tuoi sospiri, antiche danze di tribù dimenticate;
                ridenti parole, calde come il sole di campi estivi, macchiati dal rosso dei suoi dolci tulipani.

                Un cielo terso privo di pensieri;
                una calda coperta, che asciuga il fradicio cuore annegato, nel triste inverno di questa mattina.
                Anonimo
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                  Ho scritto poesie

                  Ho scritto poesie su pezzi di carta
                  Le ho recitate alla luna
                  Che aveva il tuo stesso identico umore

                  Ho scritto delle tue labbra
                  Che si posano sulle mie
                  Ho scritto del tuo corpo
                  Che si stringe a me

                  Ho scritto di quello che sento
                  E non riesco a fermare il tempo
                  Perché questo momento resti eterno.
                  Anonimo
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                    Scritta da: NikkiPinki
                    Se ti chiedo
                    un bacio
                    tu
                    cosa mi dici?
                    L'altalena potrebbe piacermi...
                    e potrebbe piacere anche a te.
                    Se si unisse
                    il bianco e il blu...
                    Se i baci diventassero trecentotrentatré
                    e ci facesse compagnia
                    una notte di marzo...
                    Le ore potrebbero fermarsi.

                    E se le mani
                    curiose
                    decidono di disegnare...
                    tu
                    cosa fai?
                    Il freddo potrebbe mischiarsi al caldo...
                    e il bianco si unirebbe al blu
                    di nuovo...
                    E se i corpi
                    si muovono da soli...
                    Il mio balla sul tuo...
                    tu
                    cosa mi dici?
                    Il ghiaccio potrebbe sciogliersi...
                    potrei dissetarmi.
                    E l'Anima mia
                    ruberebbe la tua.

                    E se alla fine
                    tu
                    mi chiedessi un bacio
                    io
                    cosa faccio?
                    Le bocche sarebbero vicine
                    e le lingue potrebbero parlare...
                    Potrei stare ad un centimetro
                    da te...
                    e sentirti respirare...
                    Nel frattempo
                    si gela.
                    Anonimo
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