Scritta da: Silvana Stremiz

Calpestando la notte.

calpestando la notte
curiosando al di la'
nascondiamoci piu' in fondo
andiamocene svelti
io potrei essere vivo
ancora una
volta
in una fiaba
-nel brusio di una folla-
eccentricita' da palcoscenico

ti muovi armoniosa
lungo i confini della vanita'
corteggi l'apoteosi
di un'apocalisse
-ti guardo sbiadire-
con l'avanzaredella sbornia
una composizione multicolore
di visioni in -passato remoto-

un casuale ritornello...
recitato.
Anonimo
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    Sei tu quel gabbiano
    libero
    bianco
    leggero
    che graffia il cielo...
    che vedo e non arrivo
    perché
    inafferrabile!
    Sei tu quella onda
    che danza d'amore,...
    che vedo e non arrivo
    perché
    inarrivabile!
    Sei tu quel angolo
    di cielo di paradiso
    che voglio toccare con mano
    e non arrivo
    perché
    è intoccabile!

    Vieni amore!
    Atterrati...
    adaggio-adaggio
    dal quel cielo
    dal quel vento
    dal quel mondo
    che non vedo!...

    vieni amore! Senza paura
    ho aperto le braccia
    ti ho aperto il mio cuore!!

    vieni amore!
    Io ti aspetto!!.
    Anonimo
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      Cieli,
      desideri infiniti dove rifugiarsi
      quando la terra brucia
      quando la terra piange
      le sue lacrime rosse sangue
      quando soffre in silenzio
      il suo infinito dolore
      tutta la sua disperazione.

      Cieli
      dove dondolarsi
      dove raccogliere fiori o sogni
      che lì trovano vita
      lì trovano amore per vivere
      dimenticandosi o forse abbandonandosi
      al proprio destino
      e ogni tanto guardano al cielo.

      Cieli
      come fossero candele colorate
      che brillano per illuminare
      un timido vivere per poi consumarsi
      in uno sciogliersi in interminabili pianti
      rotti da silenzi infiniti
      nella speranza di brillare
      ancora una volta
      in un nuovo pensiero
      in un nuovo desiderio
      in un nuovo caldo lucente amore.
      Anonimo
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        Sentire
        I nostri corpi caldi
        Febbricitanti di emozioni
        L'uno accanto all'altro
        In un nuovo strano contatto,
        Sentire il brulichio fitto
        Di quei pensieri che
        Nelle nostre teste
        Cercavano di restare nascosti
        E leggerli poi
        L'uno negli occhi dell'altro
        Invariati, bellissimi.
        Ci siamo regalati di nuovo
        I nostri occhi luccicanti,
        Lasciamo che sia così
        Per ritrovarli di nuovo
        Ad ogni incontro.
        Anonimo
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Chiedo un passaggio alle stelle

          Sul sentiero del vento
          sto aspettando speranzoso
          col pollice proteso al cielo.
          Dove sia finito non so
          poiché nemmeno un refolo
          s'è degnato di passare.
          Con un gesto nostalgico
          mi scompiglio i capelli
          immaginando le tue dita.
          Un passaggio verso l'infinito
          chiederò al grande carro
          che transita ogni notte.
          Anonimo
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Mi sono innamorata

            Danzo sotto la pioggia
            muovo in morbidi passi
            tutto il corpo attraverso le gocce
            Come un pensiero, come un 'idea
            che si presentano improvvisi, inattesi
            così tutto il corpo si muove e gioca
            con le lacrime dell'universo…
            queste non lasciano inesplorato
            neanche un lembo di pelle
            ne un attimo del magico momento.
            La ballerina alza il volto irrorato di pioggia
            inclina il capo deliziandosi
            del sapore soave che sente sulla pelle
            Una goccia…fra le gocce!
            braccia alzate, dita come diadema
            piedi scalzi, gambe delicatamente abbracciate
            da un velo che tutto copre…senza nulla nascondere
            ma solo a sguardo attento è dato di percepire
            quel miracolo d'amore!
            Il viso, il collo, il seno…il ventre
            respirano silenziosi…assorbendo vita.
            I capelli bagnati accarezzano il volto
            sulle gote indugiano poi...
            assetati di vita si lasciano bagnare…
            ancora …ancora…ancora…
            Come carezza le mani esplorano
            le morbide fattezze della danzatrice
            e…
            nella consapevolezza di quel dono
            tornano a congiungersi volte verso l'alto…
            le dita tracciano affusolate delicate espressioni
            genesi di un cuore immerso nella fonte
            …del soffio vitale!
            Anonimo
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Buon Natale

              Vorrei fossi al mio fianco
              per guardarti negli occhi
              in questo giorno importante per tutti
              e con un fil di voce simile a dolci rintocchi
              a suoni leggeri e vibranti
              di sospiri compiaciuti
              ti augurerei tutto il bene del mondo.

              La mia mano stretta nella tua
              vorrei posassi al tuo cuore
              e chinando la testa verso la mia
              vorrei sentire il tuo caldo respiro
              posarsi, accarezzandomi il volto
              prima del bacio di rito.

              Vorrei fossimo insieme
              dietro questa finestra aperta
              guardando fuori tra la gente
              agghindata a festa.

              Invece continui ad essere inchiostro
              da incidere su carta bianca
              in lettere di dolore e sofferenza
              dove nessuno mi riprende
              se grido ancora il mio dolore
              e mostro la mia impotenza.
              Anonimo
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Due ali

                Crescere credendo che siamo angeli,
                angeli che possiedono una sola ala
                in cerca dell'altra metà
                per non sentirsi più soli
                per iniziare a volare.

                Crescere provando diverse ali
                conoscendo angeli che come me ne possiedono solo una
                unirsi a loro e non sentirsi soli.
                Ma senza volare veramente.

                Crescere camminando e volando
                Con angeli che come me cercano altre metà,
                per non sentirsi soli,
                per iniziare a volare.

                Illudersi crescendo che questo sia vero;
                aprire gli occhi
                strappare via quell'ala dannata
                quell'ala sempre in cerca.

                Crescere e imparare
                camminando ad occhi aperti
                scoprire che solo così puoi volare.
                Anonimo
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