Scritta da: Silvana Stremiz
Sognando di scoprire universi sconosciuti... abbandono i miei sensi alla follia della passione... ossessionata dalla tua magnetica sensualità... arde il desiderio di possedere la tua mente... giocando con i tuoi sogni proibiti... alimenta la mia fiamma e scalda i tuoi sensi... libera i tuoi pensieri e abbandona il tuo corpo... vivi con me...
Anonimo
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    Scritta da: Anonimo Me

    Numeri dispari

    Adoro i numeri dispari
    così individualisti
    da dare l'impressione
    di bastare a se stessi.

    Alle volte sono numeri primi,
    alle volte lo diventano
    se incontrano un altro numero dispari.

    Adoro come il loro incontro
    crei un equilibrio perfetto,
    senza che nessuno dei due
    perda la propria natura incompleta.
    Anonimo
    Composta mercoledì 30 gennaio 2013
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      Scritta da: Innamorata Pazza

      Giardino di speranza

      È con il cuore che ti do il benvenuto
      in questo bellissimo giorno di sole
      con me vieni a guardare le viole
      belle come la nostra canzone allo stereo
      guarda, guarda il giardino della speranza
      ove anche i passeri vi han fatto il nido
      ora immagina che tutto cio siamo noi
      sapendo che io lo faccio pensando a te.
      Anonimo
      Composta giovedì 20 marzo 2014
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        Scritta da: Heath Ledger

        Ricordi

        E ti sei mai chiesta il perché?
        perché il giorno rischiara la tua luce
        Nei dintorni piovosi
        Durante la stagione della natura che mi illude

        Quando qualcosa mancava
        La tua bellezza emanava sospiri di coscienza essenziale
        Ed intorno alla tua fronte, o meglio vicino al viso le guance si facevano rosse

        Oppure nei sibilii di sconforto che intravedevo nei tuoi occhi nelle giornate di settembre
        Che accarezzavo con cautela per non ferirli

        Passeggiava dolcemente la mia mano sul tuo viso

        Ti ricordi?

        E gli enormi scogli su cui ci arrampicavano
        Per salire sul palcoscenico deve recitare la nostra pagina di cristallo
        Il mare e la sua schiuma ci bagnavano la pelle timida di acqua leggera

        Le passeggiate nei dintorni boschivi
        Sotf to il sobrio cielo delle nostre incertezze
        Lontani dai rumori della città
        Sulla finestra di questo angolo eterno

        Mi svegliavi con i capelli che strusciavano come le foglie cadenti dei rami abbozzati dal trotto di un pendio

        Certe mattine mi sveglio
        E tu non ci sei più

        Come il circo delle carrozze antiche

        - Ti ricordi?
        Anonimo
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