Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)
Un amore non vissuto
Ti ritrovo in ogni pensiero
in ogni immagine,
in ogni sguardo,
in ogni lacrima e in ogni angolo...
Sei la parte più nascosta di me.
Commenta
Ti ritrovo in ogni pensiero
in ogni immagine,
in ogni sguardo,
in ogni lacrima e in ogni angolo...
Sei la parte più nascosta di me.
Gelida aria immobile
luna piena stagliata nel mezzo di un cielo sereno
Non una nuvola
né un alito di vento.
Gelida aria di un pomeriggio d'autunno.
Ascolto il silenzio del mondo
dalla mia finestra.
Questo, come gli altri, un futuro ricordo
lontano
ma ancora chiaro limpido e netto.
Vivere di ricordi
nel disperato tentativo
di passate certezze.
Ho trovato una lacrima
nel mio cuore... cercava te...
non la lascerò fuggire ancora.
Sarà mia prigioniera
finché
non troverà la sua reale natura.
Un genio,
con l'infinito nello sguardo
e le labbra che hanno lo stesso sapore dell'amore.
Mi sto perdendo,
Il giorno sussegue la notte
La luce il buio,
Ma continuo a non vedere
Vago invano nell'oscurità
L'alba è tramontata
Lo riesco a sentire
Il tempo
Lo accorcio, ci gioco...
Me lo sento durerà poco
E così come tutto è nato
Dalla realtà vengo risucchiato
Il sole è sorto
Ed il mio sogno è morto...
È spettacolare come tu riesca a parlare bene al mio cuore
senza dire una parola, tu puoi illuminare il buio, ci provi come me
ma io non potrei mai spiegare quel che sento quando non dici niente.
Il sorriso sul tuo viso mi fa capire che hai bisogno di me,
c'è una sincerità nei tuoi occhi che mi dice che non mi lascerai mai,
il tocco della tua mano dice che tu mi alzerai in qualsiasi momento io cadrò,
tu dici le cose migliori... quando non dici proprio niente.
Tutto il giorno posso sentire le persone parlare ad alta voce,
ma quando tu mi stringi forte, tu sommergi la folla,
ci provi come loro, ma loro non potrebbero mai definire
ciò che è stato detto tra te
e il mio cuore,
tu dici le cose migliori... proprio quando non dici niente.
I nostri sguardi si incrociarono dal primo momento che ci vidimo e fu subito magia. Ad un tratto il mondo attorno a noi si fermò. Solo io e te e niente più! Io con lui, tu con lei, ma mai noi due insieme... almeno non davvero! Ovunque c'eri tu e il resto taceva. Silenzi, sospiri, imbarazzi, sorrisi e voglia di noi!
E adesso? È tutto più strano... perché adesso no? Non voglio, voglio ma non posso!
Non so se sarà più lo stesso ma io ti cercherò. "Ti cercherò negli occhi della gente che nel mondo incontrerò e dentro quegli sguardi mi ricorderò di te. Chissà se si chiamava amore!?"
Quando ti ho visto per la prima volta
ho capito che eravamo fatti per restare uniti.
Ho cercato di parlarti,
ma non mi degnavi di uno sguardo, e ho rinunciato.
Ho cercato di avvicinarmi,
ma ti allontanavi per quanto più ne era possibile, e ho rinnunciato.
Ho cercato di conoscerti,
ma il tuo essere troppo sicuro me lo impediva, e ho rinunciato.
Ho cercato di dimenticarti,
ma ogni volta qualcosa me lo impediva, ho rinunciato.
Ho capito che qualcosa in me era cambiato.
Ero innamorata... e bene si...
l'amore mi metteva in confusione, ma non ho rinunciato!
Cos'è che ci fa stare lì
con il naso all'insù... a guardare?
Incantati da quello spettacolo
così artificioso
e banale
se ci pensi
ricordo che quella sera
mi stava scoppiando la testa
non so perché ero uscita
stavo poco bene
ah mento a me stessa... lo so il perché
anche io volevo... guardare!
Bang bang bang
tante piccole martellate
mi scuotevano la mente... i pensieri
arrivavano dal cielo
eppure io stavo ancora li
affascinata
le accoglievo...
nessuna difesa
entravano dentro di me
uccidevano lentamente la mia ragione
una moltitudine di colori
esplodevano nella scura volta celeste
senza stelle
come piccole luci giocose
brillavano
che meraviglia!
Un solo boato
l'arrivo e l'annuncio
la loro dipartita
luci che si spengono
cosa rimane nel buio
se non una coltre di fumo?
Mentre il nostro cielo
perde nuova parte della sua bellezza
noi stiamo lì a guardare
affascinati
l'incredibile grandezza
o stupidità dell'uomo?
Ricordo che quella sera
nonostante tutto
non volevo tornare a casa
cercavo di ritardarne il momento
anche se... il mal di testa aumentava
assurdo no?
Ma questa
è un'altra storia!
Io sono quello che chiami angelo e tentatore,
io sono quello che in mano ha una croce e una falce
io sono quello che chiami giustizia, e condanna,
io sono vergine o prostituta,
io sono come mi vedi,
sicuramente diverso da come mi guardano i tuoi occhi.