Semplicemente io, turgida Rosa, corposa morbida e vellutata diritta sul suo stelo, mamma amorevole, donna amata. A tutti dono, un po' di me, a chi sa capire, volitiva e forte fino a morire. Sincera, troppo oserei dire, come Rosa che non nasconde profumo né colore al sole mi rivolgo radiosa, mai scontrosa e imbastisco trame col vento, che mi accarezza, a volte puntigliosa, e con cuor contento, i miei pensieri vanno su ogni cosa, La vita (che ringrazio) mi ha donato tanto. E sulla fantasia rosa riposa.
È l'alba, dalla finestra sento le campane a festa, c'è una piccola chiesa, posta sulla collina, non si riesce a vederla quando sorge il sole, quel luccichio ammanta di luce tutta la torrina, dove è posta la campana ed una piccola croce. Ogni mattina s'invola su nel il cielo una preghiera, fatta col cuore e di promesse sincera, va fino alla chiesina, insieme al profumo della mattina. L'erba brilla di rugiada, Pasqua è vicina, le rose e i biancospini, adornano la via, che conduce alla casa del Signore, sembra una cosa fatta apposta, ma i raggi ci conducono alla meta, basta seguire dove sorge il sole, senza alcuna sosta.
Dice una foglia al vento. Ho uno strano presentimento, perché mi strappi dal mio albero e mi porti lontano? Dice il vento alla foglia: non è che ho molta voglia di portarti via, chissà dove è il destino. È autunno, non lo sai, tutto si spoglia, e strappo qui e là foglia per foglia, tutto dagli alberi dei boschi e delle valli. Cadrai in terra e polvere sarai, in humus e linfa ti trasformerai, alimento sarai per altri alberi e nuovi arbusti. Ma allora rivivrò, è quel che dici? Sì rinascerai in altre dieci, dieci e dieci, sarà un tripudio di verde a primavera e nuovi fiori. Ma allora niente muore nel suo letto? No! È una trasformazione, è un ciclo ed è perfetto.
Voglio un'ultima cosa se vuoi andare via, la valigia è là non ti preoccupare, io non ti trattengo ti lascerò andare. Le lacrime asciugherò, non saranno le mie, forse un po' dei ricordi, che presto passeranno, come rugiada che asciuga col calor del sole. Rivoglio quello che ti avevo dato: devi restituirmi il cuore.
Give me your hand, and i'll take you away to see sufferings diseases and privations. It's the story of people deprived of ddignity, without anything more. I'd like Christmas to be a magic world, I'd like all the cildrenn happily to daydream. Come along with me! A small help is enough, we'll involve all the world. Will is surely all, and so many chilren will probably love, what everyone needs, a home and a family. Stop images of death because of useless wars of hunger, famine end so many diseases. Find out in your heart what you've got in excess, give all the people who haven't got anything. All that you have and all that you give will come back to you.
Dov'eri quando il mondo ha spostato i confini, ha creato dei nuovi assassini, ha mandato a morire bambini. Dov'eri quando le urla dei tuoi figli, non sono state sentite, dal vento e dalla pioggia attutite, da bombe e da forni bruciate. Dov'eri quando l'alba segnata da lutti, quanti morti inghiottiti dai flutti, e da mari in tempesta, terribili notti. Dov'eri Dalle nuvole forse vedevi offuscato, qui c'è un mondo malato su disgrazie sai, piove bagnato dov'eri Quando ho cercato il tuo aiuto, quando ho pregato muto, accanto al dolore di un vecchio malato. C'è un vuoto da riempire, c'è l'ingiustizia da capire, c'è l'indifferenza da spazzare, c'è la coerenza da tenere, c'è la pazienza da recuperare, c'è una voglia infinita di te, di pace e amore, Dove sei che ti vengo a cercare?
Infinitamenta donna
C'è un letto disfatto, ancor caldo, accarezzo con mano tremante, non ci sei, ma hai lasciato l'odore, ti stringo al mio seno, il cuscino diventa il mio amante. Come è dolce, poi senza parlare, rimanere a pensare, e m'invento di te, quello che potrei fare, per farti piacere. Ormai il gioco va avanti, e continuo a sognare, le tue mani il tuo viso, su tutta la pelle. È soltanto il tuo umore, ma io vedo le stelle.
Mia mamma me diceva, tempo fà che perso l'onore, niente te lo po' ridà, non c'è prezzo pe lo ricomprà, perduta hai l'onorabilità. Quà passa er tempo e sempre stanno attenta, me sò tenuta tutto er mio candore, ma quanno che la faccia se specchia, me pare che stò a diventà vecchia. Non sò se ho fatto bene ad aspettar quando se conviene. Penso che l'onore l'ho sarvato, ma pe sentì la mia mamma, niente ho provato, tutti m'hanno lassato.
Mi padre s'è un po rincojonito certo è l'età 83 sonati e der 1927 dice d'annata si ma sonati ner cervello. Manna a fan culo questo e quello quanno je pare senza sta a fa distinzioni. Piscia dappertutto pure fori dar cesso eppure er buco è grosso nun se tiene niente eppure prima je fregava della gente. Lo dovemo parà sinnò lo sai dice tutto quello che pensa e fa li guai. Eppure na vorta ce teneva era un gentiluomo e come s'aggiustava. Mo come no straccione s'acconcia er pantalone e nun se lo fa strigne co du pieghe lo tiene sulle scarpe e co la cinta sopra quella panza. Com'è cambiato più nun lo riconosco nun so a vorte se devo piagne o ride meglio passacce sopra e soprassede. Mi padre nun c'è più ner suo cervello e successo de tutto la prima guera e la seconda je passata e la campana nun s'è mai scordata (ma questa è n'antra storia che ve racconterò più appresso) nun se trattiene ai da vedè che affronti che fa a tutti ho pensato pure che mo se sta a sfogà o è na finta, ma si, lassamolo strillà abbasta che pe mo, ce stà.
Nonnina, come fa a volare la vecchina? Avrà un motore turbo nella scopa, come fa a riconoscere i tetti su cui si posa? Nonna che mi porterà quest'anno? Sono stato buono tu lo sai, non ho fatto nessun danno. Nonna che dici se l'aspettiamo alzati, la salutiamo gli offriamo i nostri dolci e quei tortini salati... Il bimbo dorme e la vecchia nonnina, prepara la calza che stava in cucina, la sente il bambino e lesto si sveglia, da dietro la porta senza farsi vedere. Ma allora è la mia nonna che veglia, e lei la befana, che dolce che amore e dato che l'amo con tutto il mio cuore, l'asseconderò, per me ci sarà sempre la befana e più non l'aspetterò in dormiveglia aspetterò che con un bacio venga a darmi la sveglia.