Scritta da: Anna D'Urso
in Poesie (Poesie personali)
Gocce di te
Piccole gocce di tempo riempiono il mio tempo,
piccole gocce di te riempiono una parte di me...
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Piccole gocce di tempo riempiono il mio tempo,
piccole gocce di te riempiono una parte di me...
Da lupi sbranata
nel mondo di fata,
da occhi ferita
così è la vita,
da frasi leggere
che ho inciso nel mai
di gesti d'amore
che a nessuno darai...
La mia città non è più la stessa
hai combattuto una battaglia persa,
un fragore ha taciuto i cuori,
ma nessuno ne è rimasto fuori.
Tu vedi con i nostri occhi
non siamo più dei bambocci,
non ci lasciamo sopraffare
da quell'animale del mare.
Se ci fosse stato lo sfiorar delle labbra,
se la tua mano avesse accarezzato la rabbia,
se il tuo profumo avesse lasciato il segno,
non sarei qui a scrivere ragionando.
Sono invisibile come l'aria,
bevo il vento che porta il tuo odore,
nessuno mi vede, neppure il sole,
non faccio ombra, sono noia.
Le scaglie d'amore trafiggono la speranza,
le tolgo una ad una ferendo la pazienza,
carezzo le ferite del cuore sfiancato,
pensavo ci fossi, ma non ci sei mai stato.
Ripongo le mie armi, il fascino, i versi,
li metto in un cassetto chiuso dal dolore,
mi volto e proseguo i miei giorni persi,
senza nulla da dare, se non un grigio colore...
Si avvicina il giorno fatidico,
vorrei tornare indietro, ma sono in bilico,
ho dedicato a quel momento versi,
ma dopo un anno si sono persi.
Ricordo, come fosse ieri, lo sguardo tuo
incollato a quello mio,
il sorriso accennato e il cuore a mille,
sono l'oggetto che vorresti, volti le spalle.
Il sogno è ormai finito dietro un vetro scuro,
il mattino ha cancellato un boccone amaro,
cosa rimane di " quel momento" ormai vissuto,
forse un ricordo inciso o mai avuto.
Mio triste Dio della bellezza in prosa
non potevi far di me la tua sposa,
hai scelto la giusta rima da fare
chiudere gli occhi e lasciarmi andare...
Nel mondo smarrito segui le orme
di un nefasto domani che non ha forme,
del tanto dolore ne fai amore
il pianto nascosto lo tieni nel cuore.
A colei a cui hai dato lo strazio infinito
dona ancora il tuo amore ferito,
nulla separa ciò che Dio ha unito,
ma nel profondo del cuore niente è proibito.
Di vita vesti i tuoi giorni,
metti il sorriso, ma non torni,
non leggi le frasi d'amore
faresti soffrire il suo cuore.
Le note si alternano strane
sul foglio del vostro giardino,
non saprai quanto è verde il destino
se non avrai mai lei vicino...
Nel silenzio del mio amore ci sarà il tuo,
nei giorni che vivrai ci sarò io,
la voce spenta del mattino,
sorriso forzato, meschino.
Leggerò le parole non fiatate,
scriverò nel muro del vento,
aspetterò lettere d'amore,
piangerò dentro al cuore.
È difficile camminare nell'invisibile,
entrare nel vuoto del vivibile,
spendere tutti i sogni per comprare
l'ultimo granello del tuo amore.
Maschere indossate per far sparire
il broncio del cuore che compare
quando pensi che tutto sia finito
compresa la tua vita, sei incompreso.
Non stringere troppo il nodo al cuore,
faresti male a chi da amore,
allenta la presa e cammina la vita
il fuoco non muore lassù nella meta...
Non sono la musa di nessuno,
mi chiudo come un fiore che di notte dorme,
conserva i suoi colori, li ritempra, li accudisce,
così che il sole il giorno dopo sorrida ancora,
ma non è così per me...
La notte spegne ogni lampione d'anima,
scava ancora dentro ai sogni per apparire unica
cancella i giorni dedicati a te, a me,
al noi che non c'è, che non ci sarà,
semmai sarà notte, semmai sarà domani,
semmai... mi mancherai...
La penna sul foglio segna delle righe vuote,
non ci sono parole sul tuo diario d'amore,
non provi, non senti, sei trasparente al mondo,
vorresti che la tua musa apparisse,
ma dentro un sogno si perde... semmai...
semmai sarai,
semmai andrò,
semmai cammineremo,
semmai... dopo... semmai...
Il mio silenzio non significa nulla,
se mi assento è per capire meglio,
i periodi più neri possono capitare,
ma grazie a tanti amici posso proseguire...
Mi distraggo dal quotidiano a me nemico
leggendo versi d'amore e d'infinito,
non sono cambiata, sono la stessa,
solo un po' assente,
ma non significa niente,
voglio bene allo stesso modo,
leggo in silenzio e mi commuovo,
mi isolo per non ferire chi mi ama,
non pensate che vi abbia tradita
sarei una scema...
Gli amici sono tali se non li perdi,
se capiscono in silenzio quel che senti,
ti prendono per mano accarezzando
le rime un po' strazianti che stai scrivendo...
Grazie...
La mia anima scivola verso il fondo,
con lei anche i pensieri,
si inseguono in una corsa del destino
che non mi vedono protagonista, come lo ero.
Se cerchi di guardare l'arrivo,
non vedi che il buio,
chissà perché si è spenta la luce di ogni mio pensiero.
Provo ad attaccarmi a qualsiasi cosa,
ho le unghia consumate, la pelle scorticata,
i piedi indolenziti,
la faccia un po' bagnata, ma la corsa non si frena,
inarrestabile verso il tramonto
di una vita sincera, che vivrei fino in fondo.
Mi chiedo dove sia finita la musica dell'anima,
quella che mi permetteva di scrivere la rima,
potessi sporgere la tua mano e afferrare la mia,
salveresti quel che resta e la mia poesia.
Mi arrendo sconfitta, se si capovolgesse il mondo,
non sarebbe una discesa, ma una salita
che scalerei volentieri pur di non toccare il fondo.
È stato bello e gratificante scrivere per la gente,
per questo amore grande,
per le soddisfazioni ricevute, avrò da ricordare
alle generazioni future quanto è bello parlare col
cuore...
è terminato il momento di descrivere un rimpianto,
di riempire di parole ciò ce vorrei tacere,
di prendere sul serio un mio desiderio
che è morto con il sole che ha accecato l'amore...