Poesie di Angelo Cora

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Scritta da: A. Cora

Alba chiara

In quest'alba
chiara di nuova primavera
fra lo splendor di mammole
fiorite
Osa cantar mio cuore, versi gioiosi
di color che son felici
Non fermarti ora, non recitar preghiera
al tuo singhiozzo, greve della sera
Né a quei sorrisi, persi in altri occhi
Da oggi metti in posa un'altra vita, che sia di nuove
pagine schiarite...
Se ancor ti spaventan ombre scure, sguardi ritenuti
poco amici
Lascia la mente tua, scorrazzar nuovi
sentieri, giovani aurore, verdi prati
del'animo fioriti
Avrai nei tuoi pensieri, nuovi cieli
sole rinato, occhi innamorati
amori nuovi, che parlano
dal vero
Scorderai così false persone
che t'anno frantumato
i tempi andati
Sottratto uguale seme
alle radici.
Angelo Cora
Composta martedì 26 febbraio 2013
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    Scritta da: A. Cora

    Cercami, ancora

    Cercami dentro i tuoi occhi
    negl'intrecci più scuri del cuore
    Dove il respiro, non fa rumore
    In quei sorrisi perduti, in quelle mai
    dette parole

    Cercami, dietro le ciglia socchiuse
    Ove a volte ancor vivo, dentro cassetti già
    chiusi, dove hai messo gli abusi
    Dove hai posto, gli amori
    recisi

    Cercami, in quel rumore del mare che
    ti piaceva ascoltare, immersa tra le mie braccia
    mentre l'amore soltanto dolcezza, ti sussurrava
    Mentre un futuro diverso, il domani
    attendeva

    Cercami, in quel dire del cuore, che fa di due anime, un volo
    In quella intensa emozione, che ti faceva sognare
    Nel batter forte del cuore, in quelle pagine chiuse
    Dove leggi e stupisci, dove scorgi l'errore
    Che la mente arrossita, poi
    nel riletto, scolora

    Cercami, in quelle frasi scordate, in quei colori
    smarriti, in quei sospiri infiniti
    In quelle notti, di nulla vestiti
    In quel sapore piaciuto, che tu
    confusa, hai bevuto

    Cercami, cercami ancora, dove da soli si
    muore, come se fossi il tuo cielo
    come se fossi il tuo mare
    Come se fossi ancora
    quella persona speciale
    Che tu chiamavi
    amore.
    Angelo Cora
    Composta lunedì 25 febbraio 2013
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      Scritta da: A. Cora

      Vita ingrata

      In poco
      tempo amata, m'appare
      nel viaggiarla, codesta vita ingrata
      dalla ragion del'oggi a quando sono
      nato dai tonfi rovinosi, sentieri scivolosi
      attore d'un passato, d'un giovane invecchiato

      Or più non scorgo volti, sul colle dei sorrisi, né assaporo
      cuori, negl'anni del finire, ma sol profili ossuti, dal tempo
      devastati, poggiati su ruote, dal mondo abbandonati

      Or dimmi tu s'è vita, codesta strada mia, da sentier impervi
      invasa, da sconnesse vie - Di sol pensier selvaggi, or vivo le
      giornate, fuggenti come il vento nel farsi maestrale, qui
      siamo tutti uguali, felici ed infelici, d'amici o senz'amici,
      nel pianto disperati o finti d'allegria, nel triste andare
      avanti, che fa ancor compagnia - Nel'attender della
      vita, il consumarsi in fretta, per poi
      andare via.
      Angelo Cora
      Composta martedì 7 settembre 2010
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        Scritta da: A. Cora
        Da poco m'ha lasciato, il pensier di stamattina,
        da pioggia un po' bagnato, laccato dalla brina,
        in tasca poche idee, già quasi arruginite,
        la bocca di parole, gia troppe volte udite,
        dal cuor a malincuore, mai tanto concepite -

        Forse era di te, forse era di me, ciò che voleva dire,
        in quel parlar di noi, finsi di non capire -

        Forse per scordare, forse per non sognare,
        forse per non morire -

        l'abbiam forse scordato, forse non s'è capito,
        che un grande amor che vola,
        pur se in diverse attese, a volte un po' incomprese,
        al corpo offre piacere, al cuor chiede parola.
        Angelo Cora
        Composta sabato 12 settembre 2009
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          Scritta da: A. Cora

          L'ebbrezza

          Vorrei
          codesta vita
          riviver per un'ora, per
          riprovar l'ebbrezza che
          si prova, nel camminar ancora
          su quel filo sottile, teso dall'amore

          Forse per poter dirti, ciò che gridava
          il cuore, soltanto in due parole
          che poi non dissi allora

          Forse per risentire, forse per rigustare
          più lentamente, il gusto ancor in mente
          di quel sapor di vita, bevuto d'un sol fiato
          Sul verde di quel prato, d'un cielo già
          schiarito, in minuta ora
          al fuggir dell'aurora.
          Angelo Cora
          Composta mercoledì 20 ottobre 2010
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