Le migliori poesie di Andrea Spartà

Scrittore, nato venerdì 18 novembre 1988 a Patti (ME) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Andrea Spartà
Sono indignato.

Indignato da una vita grigia.
Indignato da persone grigie.
Indignato per non esser grigio anch'io...

Ho provato a pensare che non si è tutti uguali...
ho provato a pensare che non bisogna omologarsi...
ho provato a pensare che non si può avere sempre ciò che si vuole...

Eppure... eppure quando mi trovo davanti a cose come queste...
rimando indignato... davvero...
certi atteggiamenti, certe azioni, certe parole...
cose assurde che non credevo potessero esistere anche qui...
e invece è proprio vero... tutto il mondo è paese...
Eppure non voglio crederci... devo resistere anche a questo...
ma come?
Come?
Come?
Come posso fare se ogni istante mi ripassano davanti quelle immagini?
Quei maledetti stronzi... quelle maledette marionette...
pupazzi di pezza che ballano in un teatrino di legno marcio...
il unico spettatore, a quanto pare, sono io...
io... che li vedo ma non li sento...
Gridate... gridate nelle mie orecchie!
Vento che scorre sul volto...
Musica che gira vorticosa nella testa...
Immagini che si susseguono davanti agli occhi...
Buio.

Perché sono qui?
Non è mio.
Questo mondo non è il mio.
Perché sono qui?
Non posso cambiare gli altri...
non posso cambiare nessuno...
Perché sono qui?
Ehi! Guardatemi! Ci sono anch'io!
No... lasciatemi solo...
Perché sono qui?

Voglio negarlo. Voglio negarlo a me stesso.
Non è così. Non è così. Non è così.
A cosa servono tutti i miei ideali?
A cosa servono tutti i miei sforzi?
A cosa servono tutte le mie parole?
Vanno giù, roteanti verso lo scarico, la stessa fine che vorrei fare io...
perché? Perché dev'essere così?
Più ci penso più la rabbia mi pervade.
Come si fa a non capire che sono cose sbagliate?
Come si fa a non capire che ti stanno usando?
Come si fa A non capire che A volte non esiste perdono?
Eh no, invece si da corda...
si finge di essere arrabbiati, ci si agita un minimo, si finge orgoglio...
e poi... e poi niente.
Si ricomincia, come prima, in un circolo vizioso di stupidità infinito...

E a me che interessa, in fondo?
Io non faccio parte di quel circolo...
e le persone che ci girano dentro non possono interessarmi...
... e quindi?
E quindi è vero che quando nasci con uno scopo il tuo destino è segnato...
soffrirai.
E forse la mia è presunzione...
forse le mie sono davvero solo parole...
forse è vero che non riusciranno mai a fare ciò per cui le ho assemblate...
ma l'uomo è nato per tentare... fallire... e riprovarci...
pur sapendo che probabilmente fallirà di nuovo...
che altro potrebbe fare altrimenti?
Eppure quando vedo certe cose... non posso fare a meno di starci male...
malissimo...
a volte perché quelle persone che vedo usate sono miei amici...
a volte perché sono anche semplici conoscenti...
A volte sono miei compagni di scuola...
a volte sono i miei familiari...
a volte sono i miei amici di sempre...
a volte... sono le persone che ho più amato in vita mia...

Ora tutto è cambiato... tutto è diverso... diverso in peggio...
ciò che era prima ora non è più...
e ciò che adesso è non mi piace...
allora bisogna cambiare... e quando vedo certe scene...
e quando leggo certe frasi...
devo distogliere lo sguardo...
sospirare...
e continuare a camminare verso una nuova meta...
perché?
Perché questa è la direzione che ho preso...
e non intendo cambiarla per voi...
per voi che sentite le mie parole, ma non le ascoltate...
per voi che vedete i miei occhi, ma non li guardate...
per voi che nel cuore portate un pezzo di me...
ma non lo sentite più...
Per voi... ho un messaggio...
guardate avanti... andate avanti...
ma se decidete di farvi accompagnare da certe persone...
nonostante quello che vi ho detto... che ho fatto... che ho dimostrato...
nonostante tutto...
allora non aspettatevi di sentire ancora i miei passi dietro di voi...
perché sono stanco... sono indignato... sono sconfortato...
da voi... si, proprio da voi...

Vi credete grandi perché avete il coraggio di ricominciare?
Vi credete forti perché avete il cuore di perdonare?
Vi credete come me perché credete di conoscermi?
Illusi...
Ricominciare significa rimettere in gioco tutto!
(e voi non avete ancora capito cosa avete già perso... )
Perdonare significa capire fino a dove una persona può sbagliare!
(e se perdonate certe cose siete solo stupidi, non forti)
Conoscermi significa amare... me e le mie futili parole...
(e non sostituirmi ad altri, fingendo di non capire)

E qualcuno ha anche il barbaro coraggio di dirmi che sto sempre solo...
rannicchiato in un angolo ad aspettare la luce...
beh, quel qualcuno fa parte del mondo grigio che mi circonda...
un mondo grigio abitato da persone grigie...
persone che così, non mi vanno bene...
Perché io devo distruggere tutto, pure me stesso, per potermi avvicinare...
devo stare attento, fare un passo alla volta, contare i respiri...
esser sempre presente, aiutare, consigliare, confortare...
porgere una mano, regalare un sorriso, fare un favore...
e poi vedo un chiunque altro che arriva e non fa nulla...
eppure riceve le stesse attenzioni che ricevo io... se non di più...
e questo spesso non m'interessa più di tanto...
perché ciò che io faccio non richiede un tributo o un qualche ritorno...
ma che il nuovo arrivato distrugga ciò che io ho creato...
lo usi per sè e poi lo getti via...
no, così non è giusto... non è giusto...
se poi la persona gettata non si lamenta nemmeno...
il tutto diventa incomprensibile per me... per me e per la mia umana mente...
e vorrei solo sparire... giù... su... all'orizzonte...
perché se è questo il mondo grigio in cui devo vivere...
allora preferisco restare da solo, rannicchiato in un angolino...
a stringere tra le mani quel poco di luce che sono riuscito ad avere...
tempo fa...
da persone che avevano un sole nel cuore...
e che ora l'hanno fatto spegnere perdonando e stando con persone di ghiaccio!
Si...
resterò lì...
in un angolino...
da solo...
con la mia manciata di fievole luce...
e con essa mi riscalderò ogni volta che rievocherò i miei ricordi...
fregandomene degli altri che non capiscono mai ciò che è giusto...
e aspettando di conoscere una faccia nuova...
una faccia senza pregiudizi e senza timori...
che abbia ancora un sole forte e fiero dentro di sè...
e che tenga lontano tutte quelle persone di ghiaccio...
Quando questo accadrà... perché... si... accadrà...
quando la vedrò passarmi accanto...
quando sentirò il suo calore nuovo...
la fermerò... la raggiungerò...
sfiorerò tutte quelle persone di ghiaccio...
e le farò cadere... e cadendo si distruggeranno...
e, finalmente, quando le sarò vicino...
le mostrerò la fievole luce che ho mantenuto viva tra le mie mani...
lei mi riconoscerà pur non avendomi mai incontrato... sorriderà...
e il suo sole darà nuova vita a quella mia luce...
la espanderà riaccendendo il fuoco anche in me...
Solo allora i miei ricordi vivranno ancora... sotto nuova forma...
con un nuovo sole...
e tutti coloro che mi hanno sbeffeggiato dal loro grigiore...
invidieranno il mio nuovo giallo-oro...
mentre i resti distruggi delle persone di ghiaccio si scioglieranno...
e le persone che le hanno preferite non badando le mie parole...
si renderanno conto...
ancora una volta... ancora una volta... ancora una volta...
che sarebbe stato meglio ascoltare fino in fondo quelle mie parole...
invece di ritrovarsi, adesso, nel rimpianto misto a rimorso...

Ma soprattutto capiranno che il mondo non è come lo disegnano le storie...
certe persone non possono cambiare...
certe persone non devono essere perdonate...
certe persone non sempre possono essere raggiunte...
ed infine capiranno che quando non si ascoltano i consigli di una persona
... che più di una volta ha dimostrato di avere ragione...
si fa una scelta... la scelta di rischiare...
e quando il rischio diventa sconfitta... quando la scelta diventa torto...
la persona che consigliava, probabilmente, sarà già lontana...
Ed ecco, dunque, un'ultima cosa che capiranno quelle persone...
un'ultima cosa che nel mondo reale è ben diversa da quelle delle storie...
e cioè che a volte...
... non si può tornare indietro...
e quel che si è perso è perso per sempre...
Siete sicuri di voler rischiare?

Ogni tanto mi soffermo a guardare le mie mani...
le mani... la parte del corpo più importante secondo me...
la prima cosa che guardo in coloro che mi vengono incontro...
perché sono proprio le mani l'oggetto che ci permette di fare qualsiasi cosa!
Sono l'oggetto dell'attività umana...
e ogni paio di mani ha uno scopo per cui muoversi...
uno scopo dettato dal cuore...
Il mio?
Non lo so...
non più...
so solo che se smetto di scrivere...
morirò con le mie frasi...
e quindi, a chi dice che queste sono parole inutili per gli altri...
potrò, a volte, anche dargli ragione...
ma a chi dice che sono parole inutili per tutti...
gli sbatterò la porta in faccia...
perché le parole sono vita...
le parole sono stelle...
le parole sono fuoco...
Le parole... sono l'essenza di chi le scrive...
quella stessa essenza che viaggia di anima in anima regalando nuove cose...
nuove emozioni, nuove canzoni, nuove speranze...
quella stessa essenza che sono io...
e che vivrò in voi... se mi vorrete...
ancora una volta...

Ora che questo pensiero sta per concludersi...
sento la mia vita che lenta si spegne...
ma che sarà pronta a riaccendersi sulle prossime parole...
e ciò che mi regala un sorriso è che durante il lasso di tempo...
che separa questa fine di pensiero con l'inizio del prossimo...
io sarò morto... ma al tempo stesso immortale...
immortale dentro le anime di coloro in cui viaggerò...
ancora una volta...
ancora una volta...
ancora una volta...
Bianco... grigio... giallo!
Buio.
Ancora una volta...
Andrea Spartà
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    Scritta da: Andrea Spartà
    Come bisognerebbe sentirsi...
    quando ci si trova davanti a qualcosa di grande...
    qualcosa d'immenso...
    sai che dovrai andare avanti, o resterai lì per sempre...
    sai che potrai realizzare quel tuo sogno...
    sai che potresti rimanerne schiacciato...
    Sai tante di quelle cose...
    che in realtà non sai proprio niente...
    e ti ritrovi lì... ancora una volta lì...
    poggiato alla ringhiera di un balcone...
    un balcone triste...
    troppo alto per poterti lasciare andare...
    troppo basso per poter davvero volare...
    e fissi le stelle... quelle stelle che in realtà stanotte non ci sono...
    e fissi la luna... che se ne sta impaurita dietro qualche nuvola scura...
    e fissi il cielo nero... che stanotte tutto ricopre e colora di tenebra...

    Non sai che fare...
    non sai come sentirti...
    non sai ciò che accadrà...
    Sai solo che sta per arrivare l'ennesimo momento...
    uno di quelli importanti...
    uno di quelli in cui sarai al centro dell'attenzione...
    e sai anche che per quanto potrai restare in mezzo alla folla...
    sarai ugualmente solo...
    No, non fare quella faccia triste!
    Del resto non puoi avere anche il coraggio di lamentarti...
    hai fatto delle scelte nella tua vita...
    e quelle scelte ti hanno portato fino a qui...
    adesso non puoi più tornare indietro...
    adesso devi continuare anche nella solitudine...
    adesso devi crearti il tuo vero momento di gloria...

    Le persone intorno a te passeranno via veloci...
    ti diranno una parola, ti sfioreranno con una mano...
    e poi scompariranno, e di loro domani non ti resterà più nulla...
    nemmeno il ricordo...
    Altre persone invece ti metteranno alla prova...
    ti faranno domande... ti chiederanno spiegazioni...
    tu non temerle e cammina a testa alta sulla tua strada...
    non chiedere indicazioni, ma segui il tuo istinto...
    Infine ci saranno delle persone, poche, pochissime...
    che si fermeranno, ti guarderanno per un lungo istante...
    poi si avvicineranno a te e ti abbracceranno...
    Conta bene quelle persone e annota i loro nomi sul tuo cuore...
    perché saranno loro le uniche degne di nota...
    le uniche a cui davvero di te importa qualcosa...
    e non perché hai scritto un libro o perché hai fatto qualcosa di eroico...
    ma semplicemente perché sei tu... tu...
    quel piccolo essere che fa tante cose belle quante cazzate...
    tu...
    che sei tutto e nessuno...
    tu...
    che hai fatto tanto, lottando per un sogno...
    tu...
    che con le tue convinzioni alla fine sei arrivato alla meta...
    tu...
    che ancora credi che nelle parole dell'anima risieda una piccola fonte di luce
    quella che dovrà guidarti nei momenti più importanti...
    e che prenderà il posto della tua triste solitudine interiore...

    Non vergognarti di quello sei...
    non vergognarti di quello che fai...
    non vergognarti di quello che hai detto...
    perché solo chi critica il cuore di un altra persona...
    è degna di vergognarsi...
    e seppur ciò che hai fatto col cuore
    alla fine non è venuto fuori granché bene...
    non vergognarti di ciò che hai fatto...
    perché la battaglia continua giorno per giorno...
    non fermarti proprio adesso...
    riprendi in mano il tuo sogno...
    non lasciare che qualcuno possa graffiartelo con le unghia dell'invidia...
    non lasciare che qualcuno possa rovinartelo col veleno delle parole...
    non lasciare che qualcuno possa portartelo via con la freddezza dei fatti...
    Sogna, ama, vivi... e poi scrivi, scrivi tutto quello che hai dentro...
    solo così potrai non vergognarti mai...
    perché solo chi non sa volare indica le tue ali
    con il disprezzo di quelle di una gallina...
    Alza la testa e respira...
    l'arena attende solo te...
    sai bene che basterebbe un bacio per tornare a vivere...
    un altro bacio per esser pronti a morire...
    una rosa rossa cade sull'entrata... è il segnale...
    un piede avanti... poi anche l'altro...
    sei dentro...
    adesso è troppo tardi per ogni cosa...
    non puoi fare altro che lottare...
    nella speranza di riuscire a sopravvivere anche stavolta...
    ma soprattutto nella speranza che una volta fuori...
    troverai davvero qualcuno che ti aspetta con ansia e desiderio...
    qualcuno... chiunque essa sia... di speciale per te...
    qualcuno che deve ancora arrivare, ma che arriverà...
    e così t'inginocchi, fai il segno della croce, e scrivi a terra con il dito...
    una piccola frase... dedicata a lei...
    "Stirb nicht vor mir... " (Non morire prima di me... )
    ti rialzi, guardi fisso davanti a te...
    e solo in quel momento capisci che non sarai mai pronto...
    ma che devi andare lo stesso...
    superi con un passo deciso la tua scritta dedicata ad una lei che non c'è...
    vieni investito da una forte luce e da un'onda sonora di urla diverse...
    sei dentro... ci sei... sei lì...
    alzi il pugno verso il cielo in segno di vittoria...
    anche se dubiti che potrai rifarlo anche dopo...
    perché ognuno di quei momenti è sempre un'incognita...
    così come la nostra stessa vita...
    E gli uccelli non cantarono più per quel frangente...
    io ce la farò, da solo, come ho sempre fatto...
    ma tu, ti prego, sii presente la prossima volta...
    non voglio continuare così per sempre...
    arriva dunque... io ti sto aspettando...
    ti aspetto da sempre...
    e mi raccomando... non ti azzardare... non osare...
    non morire... prima di me...
    Andrea Spartà
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      Scritta da: Andrea Spartà

      Pensiero cullato dalla notte

      Cielo, Luna, stelle...
      buio, oscurità, notte...
      tremore, sospiro, ricordo...

      Nasce così un pensiero cullato dalla notte...
      una notte lunga, forse infinita...
      una notte che sembra esser nata solo per te...
      che miri a te, che serva a te...
      solo per regalarti l'infinità del suo tempo per pensare, per ricordare...
      ricordare lei, lei che, come in una bellissima canzone, era lì...
      da sola in mezzo a tutti...
      ricordare il suo sorriso, il suono della sua voce,
      il trascendere del suo sorriso...
      un qualcosa di comune che hai tuoi occhi diviene divino... e sai che è così...

      Rumori, voci, musica...
      chiasso, schiocchi, rumori...
      istante, rumori, foto...

      Continua così un pensiero cullato dalla notte...
      una notte lunga, forse infinita...
      ma ciò che realmente conta è che lei
      ti accoglie, ti guarda, ti sorride, e ti culla...
      ti culla con le stesse mani di lei che non potevi non notare...
      quelle splendide mani, leggere, affusolate, sottili...
      perfetta composione di un miracolo di vita...
      un sogno che si può notare solo da svegli, e solo di notte...

      Tasti, sbadigli, oscurità...
      stanchezza, dolore, opacità...
      illusione, sorriso, fine...

      Muore così un pensiero cullato dalla notte...
      una notte lunga, forse infinita...
      una notte unica come tante altre, comune come le tante altre uniche...
      paradossi infiniti, quanti sono quelli che la vita ogni giorno ci propone...
      ma ci sono persone per cui questi paradossi vengon meno...
      ci sono persone che con il loro essere sanno sconvolgerli...
      persone che con uno sguardo, con una risata, con un tocco di mano...
      possono spostare fiumi, montagne... e un cuore...
      Andrea Spartà
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        Scritta da: Andrea Spartà

        Desiderio Notturno

        In questo oscuro mondo
        La notte è giunta un'altra volta su di me
        La notte fredda e silenziosa
        Che tutto ricopre sotto il suo velo stellato
        Ma il tuo respiro ha infranto il mio silenzio
        E solo in quel momento ho scoperto la verità...
        La voce della notte e quella della mia anima
        In una si uniscono
        E insieme sussurrano alla mia mente
        Mentre il tuo canto
        Angelo mio
        Parla al mio cuore infranto...

        Quando riuscirò a risvegliarmi da questo incubo
        Me ne andrò via da qui
        E forse tu, tra qualche anno, sentirai la mia storia
        Ma io sarò già lontano
        Verso l'altro volto della luna
        Seguendo la scia delle mie lacrime...

        Ma intanto sono ancora qui
        Incatenato in questa prigione dorata
        Guardo fuori dalla mia gabbia
        Guardo l'orizzonte
        Con questo tramonto infinito che invidio
        Perché quello che avevo con te non è come lui...
        Dimmi perché nessun cuore per piangere
        Mi porta tanto in alto
        Così come un cuore che ama
        Trascina l'anima in vendetta...
        Lasciatemi in pace!
        E smettetela di chiedermi come mi sento, di affiggermi...
        Lasciatemi in pace!
        Come volete che stia?
        Un'overdose di bugie mi sta uccidendo
        Come quel romanticidio cruento
        Che ha colpito il mio cuore
        Un tempo coraggioso
        Ma che ora in pietra è mutato
        Solo per non patire oltre questo enorme tormento...
        Il vino in acqua si trasforma
        Il fuoco gela, il vento cade
        Il sangue coagula, le lettere d'amore bruciano
        Il nostro amore è perduto
        Un dolore temporaneo per una ferita eterna...

        Certe ferite non guariscono mai
        Certe lacrime non si asciugano mai
        Certi sogni non s'infrangono mai
        Eppure la crudeltà del mondo continua a pervadere
        Quest'umanità che tanto odio
        E per la quale verso calde lacrime
        E penso a noi e al nostro amore
        Nessun bisogno di perdonare
        Nessuna verità da svelare
        Nessun senso rimasto da trarre...

        La notte mi circonda
        È intorno a me
        Su di me
        Dentro di me...
        Il sole dorme quietamente
        Su malinconici oceani calmi e rossi
        E i suoi raggi su di essi si espandono
        Come ardenti carezze distese a riposo
        E fissando quei caldi fili di luce
        Mi addormento e vivo...
        Perché è grazie ai miei sogni che tengo in mano la mia vita
        I miei sogni... realizzazione dei miei desideri
        E grazie ai miei desideri
        Scorgo infine la mia notte
        La verità alla fine del tempo
        Dove sono giunto con te...
        Perdere la fiducia adesso sarebbe un delitto
        Vorrei solo che questa notte
        Durasse il tempo di una vita
        Per resistere in quest'oscurità con te
        Fino a quando riuscirai a portarmi via
        E ad immergermi il quel sole quito
        Dormire
        Piangere
        Sognare
        Con te...
        E per un momento la mia opera vivrà ancora
        Finché non ci sarà più nulla da dire
        E ci scioglieremo in quel caldo giaciglio eterno...

        Una soffice musica arriva alle mie orecchie
        Un concerto notturno di suonatori magici
        La luce delle candele sospese in aria
        Mi sussurra come raggiungere quel suono melodioso
        Un'iperbole di stelle attornia il mio cammino
        Mentre vago su questo sentiero della notte
        Alla ricerca del mio desiderio più profondo
        Il desiderio della notte che nacque in me secoli fa
        E che fino ad oggi ha dimorato nel dolore...
        La polvere delle galassie prende la mia mano
        E mi conduce sul palco del concerto notturno
        Ma la banda non suona più
        E i magici suonatori magicamente son scomparsi
        Solo una lettera giace a terra davanti a me
        Una lettera proveniente dal profondo della mia anima
        Con dentro i tuoi sogni, amore mio
        I sogni che adesso hai lasciato a me
        Nella speranza che potessero vivere anche senza di te
        Ma come raggi di sole al tramonto
        Furono le mie lacrime
        Versate su promesse mai mantenute...

        Ricordi la prima volta che danzammo insieme?
        Rammenti la notte in cui facesti svanire la mia bruttezza?
        La notte in cui con un bacio così gentile
        Facesti cadere la mia maschera
        Ed il mio sguardo indegno poté finalmente ammirare il tuo volto
        Solo un'essenza di bellezza dimenticata...
        I miei sogni sono fatti di te
        Io sono fatto di te
        Di te e solo per te
        L'oceano dei tuoi occhi mi trascina giù nelle sue acque
        La tua voce mi fa a pezzi...
        Il fiore del mio cuore è fragile...
        Amami prima che l'ultimo petalo cada...
        Come un mondo senza sguardi
        Come un mare senza orizzonti
        Come un cielo senza celesti corpi
        Il mondo sarebbe così...
        Se l'amore non scorresse in te!
        Non leggesti la favola in cui il lieto fine
        Arriva dopo aver baciato un rospo?
        Si che la conosci...
        E non conosci quella favola nella quale
        Ciò che ho sempre desiderato
        Mai potrò ottenere
        No... non la conosci... e sai perché?
        Perché quella non è una favola
        È la realtà...
        Ma per quanto siano freddi il vento e la pioggia
        Io ti starò per sempre accanto
        Per alleviare le tue pene
        Fino a quando la notte non ci inghiottirà del tutto...

        Adesso mi sento come un uomo libero imprigionato
        E tessendo le mie fantasie tutt'intorno a me
        Vedo un usignolo posarsi leggiadro sulla mia mano
        E cinguetta felice lui
        Come se niente al mondo potesse turbare quel momento
        E la tua voce torna ad occupare la mia mente
        Immagini di momenti passati che tornano come fulmini
        Quando distesi nell'accogliente ombra della foresta
        Ascoltavamo il richiamo di un silenzio tranquillizzante
        Accompagnato solo dalla luna piena
        E fu allora che mi chiedesti
        "Sai perché l'usignolo canta?"
        Già... perché canta?
        È la risposta ad ogni cosa
        Forse perché il cielo è il suo regno
        Forse perché danza con lo spirito dell'aria
        Forse perché in questo oceano così aperto e onesto
        Atterra senza problemi sulla laguna blu
        Forse...
        Non so se questa è la terra o la luna
        Ma non m'importa se l'uomo non ha le ali
        Perché finché io odo l'usignolo cantare
        Posso volare con lui...

        Non servono medici per guarire il mio mondo
        Ma l'angelo predetto in sogno
        Tu... mio angelo...
        Pregai più volte perché tu vedessi
        Il lupo solitario in me
        Un amico piange per me
        Ma le mie lacrime cadono solo per te
        Un'altra bella amata da una bestia
        Un'altra storia attorniata da infiniti sogni
        Ma tu per me eri tutto
        I tuoi occhi erano il mio paradiso
        Il tuo sorriso faceva sorgere il mio sole
        Il tuo cuore faceva sussultare il mio
        Perdonami... perché non so cosa guadagno
        A restare da solo nel mio giardino del dolore
        A comporre versi vuoti
        Perché senza di te
        La poesia dentro me è morta
        Ma il fascino di tutto ciò ha una sola verità:
        Piango per avere ciò che temo di perdere...

        C'era una volta
        Un brutto anatroccolo
        Perso in una strofa dal canto dei passeri
        Che sognava le stelle
        Mentre lo stagno cristallino del cigno
        Lo attendeva danzante...

        Ma stanotte è solo un nuovo mattino
        Per colui che solitario è nato
        Sotto le beffe di tutte quelle splendide persone
        Vorrei averle tutte qui davanti a me
        Tutti quei modelli di porcellana
        Solo per farli cadere uno su l'altro...
        Conficcate un palo attraverso il mio cuore!
        E trascinatemi nella luce del sole!
        Così sarò costretto a riaprire gli occhi su quell'inusuale spettacolo
        E la mia vista brucerà al primo contatto
        Abituata com'era solo alle dolci carezze della luna...
        Ma fatelo oramai!
        Svegliatemi dal mio mondo perfetto!
        Ma che un giorno voi possiate soffrire quanto state facendo soffrire me
        Poiché state assassinando il sognatore!
        Quello stupido ragazzo che vive in un sogno
        Romantico solo sulla carta
        Che scriveva canzoni d'amore per il cigno che mai poteva avere
        Per il suo Desiderio della Notte...
        Ma allora ditemi
        Perché avete preso tutto quello che era mio?
        Perché mi avete privato di ciò che avevo?
        Perché non sareste nulla senza di me!
        Non sareste nulla senza i sogni che io tesso per voi!
        E allora prendetemi!
        Prendete tutto di me!
        Prendete la mia vita! Se avete il cuore per morire...

        In una gelida sera d'inverno
        Sia il mio cuore una fonte d'amore
        Che scorre libero lassù
        Lontano dagli sguardi e dai commenti
        Di voi che ancora camminate sulla nuda terra...

        Basta uno sguardo tra me e te
        E camminiamo nell'aria...
        Galleggiamo nel cielo illuminato dalla luna
        Mentre laggiù la gente lontana dorme ignara del nostro volo
        Pacifico, sereno, immortale...
        Mi tengo molto forte attraverso il blu della mezzanotte
        Scopro che solo con te posso volare così in alto
        E da terra nessun bambino crede ai propri occhi
        Mentre guardandoci volare ci salutano
        Ed è questa la conferma
        Che la dolce ignoranza rimane ancora la chiave
        Del paradiso dei poeti
        E che le favole non sono solamente per i bambini
        Ma anche per i sognatori...
        Per vedere se c'è pace se il sonno cammina con me
        Provo ad addormentarmi su di te...
        Fammi pensare tra le tue braccia
        A quale possa essere il significato della vita
        A cosa mai possa servire nascere per poi dover morire...

        Mi ritrovo a vivere una notturna ricerca
        Non del passato
        Ma del domani
        Perché possa durare...
        Semplicemente la via migliore
        Per camminare in questa vita
        Mano nella mano con una mente da sognatore...
        Entrando nel regno non restiamo svegli
        I sogni rimangono la nostra unica pausa
        Durante questo lungo viaggio
        E si dimenticano del dovere
        Godendosi la strada per raggiungere il traguardo
        E ci seguono silenziosi
        Nella notte...

        Esprimi un desiderio ad una stella
        Cammina verso il cielo tendendo la mano verso la mia
        Alla ricerca del padrone dei desideri
        Affinché ci conduca alla ricerca di un sogno...
        Esprimi un desiderio ad una stella
        Non importa chi sei o dove vai
        La seconda stella destra ti condurrà
        Lì dove ogni uomo vuole recarsi
        Durante i suoi momenti di maggiore felicità
        In modo che essi durino per sempre...
        Esprimi un desiderio ad una stella
        E danza con i fiori
        Nell'immensità di qualche luogo sconosciuto
        Credendo nella volontà del re della fantasia
        Ascoltando il poema che ora ti sto dedicando
        Viaggiando verso quel magico mondo
        Dove il cuore del guerriero è puro
        E dove le storie diventano realtà...

        Proprio quando tutto quello di cui avevo bisogno
        S'intrecciò un giorno nel trovarti
        La lontananza ci distrusse dall'interno...
        Ti sei mai sentita sola senza di me?
        Sogni mai di me?
        Cosa faresti per me?
        Se le tue risposte potessero coincidere con le mie
        Non avrei più bisogno di altro a questo mondo...
        Risanerei le mie ferite e cambierei le stelle
        Scioglierei il paradiso dal suo interno
        Ti porterei via lontano
        In un giorno solitario
        Sul mio petto una tua guancia in lacrime...
        Tutto quello che ho sempre chiesto erano i due sogni
        Che ho diviso con te...
        Ora ne ho uno
        L'altro rimarrà sogno per sempre...
        Perché desidero ardentemente essere tuo...

        Ancora una notte
        Per affrontare questo incubo...
        Piangere per me non è mai valso una lacrima...
        La mia anima solitaria è piena solo di paura
        Lunghe ore di solitudine separano me e il mare
        Quel dolce mare che ho sempre amato
        Perché desiderava d'essere una cosa sola con le onde
        Un'anima d'oceano...
        Ma sulla via della marea
        Odo il tuo nome
        Sussurro degli angeli
        È un qualcosa di così bello da far male...
        E allora addio
        Addio a te
        Mio piccolo cuore infranto
        I miei occhi rivolti verso la solitudine di una vita ormai conclusa
        Pur essendo ancora vita
        Perché il mio cuore è vivo
        Ma non batte più
        E qualsiasi cosa cammini in esso
        Camminerà da sola
        Perché senza di te il mio cuore
        È come un oceano senza lacrime:
        Vuoto...

        Desiderio costante di un amore perfetto
        Paesaggio incustodito per sempre perduto
        Nessun cuore ardente è rimasto dentro me
        Nessuno sguardo per vedere il paradiso che ho accanto
        Ma il mio tempo forse deve ancora venire
        Per questo io sarò
        Per sempre tuo...

        Tu sei stata il mio più grande amore...
        Profumo dei tuoi capelli su di me
        Bellezza ardente riflessa sui miei occhi
        Brivido lontano della tua pelle
        Neve calda sulle tue labbra
        Sapore gelato di un sorso argenteo
        Giglio tra le spine
        Preda tra i lupi
        Ossigeno nell'universo...
        Ed ora che ti ho perso
        Come farò a resistere?
        Col tempo tutto il dolore forse svanirà
        E attraverso il tuo ricordo mi farò strada a stento
        Tutto questo lo farò per te
        Per te
        Per te
        Solo per te
        Ma dovrò un giorno arrendermi
        A questo non pensarti mai più...

        Ma qualcuno dovrà pur resistere
        Per raccontare la mia storia alle prossime generazioni
        In modo che nessuno soffra ancora
        Quanto io sto soffrendo per te...
        Un singolo granello di sabbia può inclinare una bilancia
        Un'anima errante e perduta
        Ma con la volontà di vivere per raccontare la storia
        Quella storia piena di ansietà e frustrazione
        In una notte di un giorno qualunque
        Dove solo una nota può trovare la perfetta melodia
        Per compiere tutto il lavoro e fare un passo indietro
        Fino alle oscure camere della mia mente
        Chiuse attorno al cuore del mio amore
        E attraverso esso ho visto quel candido velo di neve
        Che si ergeva lassù nel cielo
        Il paradiso... pace... non più bugie di un'anima mortificata...
        Ma riposati per questa notte
        Il mio amore è qui
        Proprio sotto le mie ali...
        E anche se nessuno di coloro che l'ascolteranno capirà
        Non m'importa...
        Perché io ti ho amato
        Io ti amo
        L'ho solo fatto...

        Il tempo ha preso la maggior parte di me
        E mi ha lasciato senza una chiave
        Per aprire lo scrigno dei rimedi...
        Non è il dolore che mi ferisce
        Ma l'amore che sento quando mi tieni vicino
        Le speranze erano alte
        Ma ora i miei sogno sono rimasti a vivere solo attraverso te
        E il sole rosso sorge dalle cristalline acque
        Ove per tanto è stato immerso senza respirare
        Mentre intorno a lui
        L'oscurità si tiene forte
        Ma è tutto inutile
        Non può resistere...
        Il sole rosso sorge e il sipario si chiude
        E con esso un periodo di passione
        E con esso un angelo presso di me...
        Lo spettacolo è finito
        Così come la storia dietro il quadro che ho dipinto
        Non più righe di lacrime sulle pagine del mio diario
        Non più orchidee a segnare il mio percorso
        Ora mi prendo cura di giardini morti
        Perché la mia poesia ha ancora un piccolo valore
        Ma forse è tempo di mettere da parte questa stanca penna...

        Un viso angelico mi sorride
        Dietro ad un titolo di tragedia
        Quel sorriso dedito solitamente a regalarmi calore
        Addio
        Non ci sono altre parole
        Accanto alla croce sulla tua tomba
        Queste eterne candele accese
        A ricordarci la brevità del nostro tempo
        E le mie lacrime versate per te
        Lacrime di paura
        Lacrime d'amore
        Lacrime che affondano i miei sogni...
        Oh Signore dimmi!
        Perché gli angeli cadono per primi?
        Perché doveva essere proprio il mio angelo a cadere?
        Io non capirò mai il significato del giusto
        E l'ignoranza mi conduce alla luce degli altri angeli
        Cantatemi una canzone sulla vostra bellezza del vostro regno!
        Fate che le melodie delle vostre arpe accarezzino leggiadre
        Ciò di cui abbiamo ancora bisogno...
        Il sogno di un amore infinito...

        Il tempo ti ha portato via da questo infetto mondo
        Nessuna mano guaritrice esisteva per la tua malattia
        E bevendo l'odio come acqua
        Scendo con le mie lacrime nel baratro
        Tristi vivemmo e tristi moriremo
        Nessuna simpatia
        Nessuna eternità
        Una luce per ogni lacrima immeritata
        E sotto la candela
        Due anime con tutto ancora da dire
        E sotto la candela
        Due angeli addolorati
        In paradiso... nella morte...

        Un concerto perfetto per il mio amore
        Così bello per cui vivere
        Così breve per cui morire
        Se solo il mio cuore avesse una casa
        Potrebbe rifugiarsi in essa e lì marcire
        Ma la sua casa eri tu
        Ed ora che non ci sei non ha più significato
        Dimentica quello che è stato
        Canta quello che non puoi dire
        Cammina nella mia poesia di questa musica morente
        Affrettati ad annegare in occhi stupendi
        Prima che essi si chiudano dinanzi a te
        Come è successo a me
        Che ho visto morire il mio amore
        Tra le mie braccia...
        Ed ora questa lettera d'amore rimarrà per nessuno
        E le lettere sopra incise rimarranno per sempre
        Ad indicare quel nulla che dentro di me cresce e mi divora
        "My LoveLetter To Nobody"

        Mai sospirare per un mondo migliore
        Perché esso è già composto, suonato e raccontato
        Ogni pensiero è la poesia che scrivo
        Tutto il desiderio di una notte!

        Se leggi queste righe
        Non ricordare la mano o la mente che le scrisse
        Bensì ricorda solo il pianto del compositore
        Colui che ha lacrime sul viso mentre scrive
        Ma che nella mia storia non può avere
        Perché io gli ho dato la forza
        Ed esso è diventato la mia sola forza!
        Di quando essere voluto diventò un brivido che mai avevo conosciuto
        Mi resi conto che non era ancora tutto finito
        Lanciai un grido d'aiuto
        Un richiamo verso qualcuno che potesse ancora mostrarmi l'amore
        Ma il tempo dirà che questo amaro addio
        Era in realtà l'unico
        Per un'anima solitaria
        Per un'anima d'oceano...

        I giorni erano più splendenti
        I giardini più fioriti
        Le notti avevano più speranza
        I desideri bisbigliavano
        Il tempo era lì, senza significato
        Ma adesso che non ci sei più
        Tutto è svanito
        Lontano lontano
        Lontano nello stesso tempo che prima vantavamo
        I giorni se ne sono andati
        I giardini sono appassiti
        Dove posso trovare dunque
        In questo fragile mondo
        Il mio solo riposo?
        Desideri oramai così vuoti per il ragazzo coi piedi per terra
        Che appassisce in una vuota notte
        Catturato dal tempo mentre era in volo
        Sbattuto a terra dalla realtà sovrana
        E così desideroso di tornare a sognare
        Che per quel dono dovette pagarne il prezzo
        Con la perdita dei piaceri della vita...

        Dove sono finiti tutti i sentimenti?
        Perché sono cessate tutte le risate?
        Una notte sognai una rosa bianca che appassiva
        Sognai tutto il mio futuro, rivivendo il mio passato.
        Pensami...
        Pensami abbastanza a lungo da fare di me un ricordo
        Non mi sono mai sentito tanto solo in vita mia
        Da quando ho bevuto nel calice che contava il mio tempo
        Perché è il peccato più mortale amare come io ho amato te?
        Senza l'innocenza del nostro amore
        La croce è solo ferro
        La speranza solo un'illusione
        E l'Anima dell'Oceano nient'altro che un nome...

        Ed è la fine di ogni speranza
        Quella che vede me piangere sulla tua tomba
        Che mi fa perdere la felicità, la fede, la vita
        Che pone fine all'innocenza
        Avere ciò che una volta ho avuto
        Questa vita mai perdonata
        Finirà con una nascita
        La nascita della fine di ogni speranza
        Con nessun desiderio di alzarsi questa mattina
        Perché vedrei solo nascere un'altra rosa nera
        Sul tuo letto di morte che viene lentamente ricoperto dalla gelida neve
        Gli angeli...
        Loro caddero per primi
        E tu con loro
        Ma io sono ancora qui
        Da solo
        E la mia ferita duole così profonda
        Che il mio ultimo desiderio è solo quello di morire a mia volta
        Spegnere la luce e staccare la spina
        Desiderio di morte senza una preghiera
        Fine della speranza
        Fine dell'amore
        Fine del tempo
        Nel riposo del silenzio assoluto...

        Vorrei avere un angelo stanotte
        Per un momento d'amore
        Vorrei riavere il mio angelo stanotte
        Per una vita di calore
        Nel cuore del giorno morente
        Ho fatto un passo fuori dal mio cuore innocente
        Preparati ad odiarmi e cadi quando per me sarà possibile cadere
        Questa notte mi ferirà come non mai
        I vecchi amori sono duri a morire
        Ma le vecchie bugie lo son molto di più
        Vorrei riavere il mio angelo
        Perché sono innamorato del mio desiderio
        Quel desiderio in cui sto sprofondando
        Fragile e crudele
        Un'ultima danza dopo il primo bacio
        Il tuo tocco per la mia beatitudine
        La tua bellezza sempre accompagnata dai miei pensieri
        Il tuo respiro per la mia vita...

        E allora cosa più mi rimane?
        Cos'altro ho senza di te?
        Tu che sei morta senza ragione
        Tu che morendo mi hai ucciso
        Tu che non sei altro che me
        In questa notte senza luna continuo a pensarti
        E niente potrà mai rimuoverti dal mio cuore o dalla mia mente
        Amore mio
        Il mio Desiderio Notturno è solo questo
        Riaverti con me!
        E se non sarai tu a tornare
        Sarò io a raggiungerti
        Anche nella morte se fosse necessario
        Così io sarò
        Per Sempre Tuo.
        Andrea Spartà
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          Scritta da: Andrea Spartà
          Cos'è davvero la disperazione?
          La rabbia? Il delirio? Il pianto?
          No... niente di tutto questo...
          la disperazione è l'essere piccoli...
          piccoli e impotenti...

          La disperazione è impotenza
          impotenza di fronte a qualcosa più grande di te...
          La disperazione è ciò che vuoi e che non puoi avere
          perché qualcuno o qualcosa te lo impedisce...
          La disperazione è quando hai un sogno nel cassetto
          ma ogni chiave che provi è sempre sbagliata...
          La disperazione è quando tutto ciò che hai non è ciò che vuoi
          e tutto ciò che vuoi è irraggiungibile...
          La disperazione sono le persone che ti stanno intorno
          che, come pezzi di un puzzle troppo difficile, non trovano il loro posto...

          La disperazione è la tua vita...
          La disperazione è il tuo mondo...
          La disperazione è il tuo destino...
          La disperazione... sei tu...

          La disperazione è quando quel poco che hai... lo perdi!
          La disperazione è quando il destino ti si abbatte contro!
          La disperazione è quando non puoi fare altro che annegare!

          Non capisco... non capisco
          come possa andare sempre tutto così male...
          come possa piovere sempre sul bagnato...
          come possa il destino avere così tanta più fantasia di noi...

          Ne ho abbastanza di te... destino maledetto...
          pur ammesso che tu esista...
          cosa ti fa provare essere l'artefice di così tanta sofferenza?
          Cos'è che ti fa diventare tanto forte?
          Da dove prendi tutta la scaltrezza che osteggi?
          Ti reputi forte... perché sai che nonostante tutto quello che fai
          un po' tutti continuiamo a credere in te
          nella speranza che così come ci hai distrutto la vita
          ce la possa far rinascere...
          che così come ci hai meschinamente tradito
          ci possa infine ripagare...
          che così come ci hai sbarrato la strada
          ci possa costruire una nuova via...

          La disperazione è il destino.
          Perché la sua immensità
          la sua maestosità
          la sua determinanza...
          ci fa sentire piccoli
          piccoli e impotenti
          di fronte a qualcosa di grande
          così grande da farci paura...
          paura che ci crolli addosso...
          così grande da darci la speranza...
          speranza che dietro di lui ci sia qualcosa di migliore
          dopo tutta la tristezza che hai trovato da questa parte...
          Ma come fai a scalare questo enorme ostacolo?
          Disperazione...

          Perché la disperzione siamo noi...
          ma la vera disperazione
          è solo quella che ti prende
          quando smetti di sperare...
          Andrea Spartà
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            Scritta da: Andrea Spartà
            Traffico nella tua mente... incapacità di pensare...
            frasi senza senso... mani sudate...
            sudore freddo... paura...

            Hai paura, non è vero?
            Paura di me... paura del mondo...
            paura di qualsiasi cosa possa farti male...
            un'altra volta...

            Ti guardo, e mi fai tenerezza...
            io, qui, dall'alto, ti vedo per bene...
            piccola e rannicchiata in un angolino stretto e buio della tua mente...
            tremante... tremante di paura...

            Ergi muri intorno a te come se nulla fosse...
            e sempre più scompari dietro di essi...
            per quella stupida e folle voglia di non soffrire...
            rischi di perdere il tuo vero modo di essere...
            o almeno, rischi che chi ti sta vicino non lo veda mai...

            Punterai il dito contro qualcuno e gli darai la colpa...
            anche quando capirai di aver sbagliato, non ti scuserai, ma insisterai

            nell'errore...
            fino a quando non convincerai anche te stessa che quel che dici è giusto...
            e non esistono altre spiegazioni all'infuori della tua...
            ma quello sarà solo un benessere momentaneo...
            passerà... passerà anche quello...
            come tutte le cose belle...

            Quando capirai ciò che stai facendo, forse sarà già troppo tardi...
            se non lo fai subito, ti sveglierai in una prigione che tu stessa hai

            costruito...
            perché è vero che i muri ti proteggono e non ti fanno soffrire...
            ma allo stesso tempo ti isolano e non ti fanno sentire la bellezza delle altre

            emozioni...
            felicità... amicizia... amore...
            frasi fatte, si, lo so, ma a volte la vita è così semplice che non ha bisogno

            di altro...

            Se qualcuno si riavvicinerà, chiunque esso sia, avrai paura...
            paura di nuovo...
            potrà smuovere il mondo per te...
            se ha sbagliato potrà scusarsi in tutti i modi...
            ma tu niente... resterai lì... dietro le tue difese... impassibile e

            tremante...
            mentre l'odore della tua paura si espanderà ovunque...

            No, non è colpa sua... lo vuoi capire?
            Alzati e reagisci!
            Abbatti quei muri e guarda cosa c'è intorno a te!
            Smettila di piangerti addosso e di essere egocentrica!
            Il mondo gira intorno al sole ed intorno a se stesso...
            non muoverti per inerzia ed inizia a fare qualcosa anche tu!
            Corri per farlo girare più velocemente...
            e se non ti piace, corri dall'altra parte e cambia tutto!
            Affronta con la testa ogni situazione ed escine trionfante anche quando

            perdi...
            distruggi con l'indifferenza chi vuole distruggerti...
            accetta una persona che ti porge la mano con fiducia e attenzione...
            perdona chi ti chiede scusa e piange di fronte a te...
            aiuta ad uscire dai propri muri chi era come te...
            e quando avrai fatto tutto ciò...
            fermati...
            e sorridi!

            Perché?
            Guardati le mani... guardati le gambe... toccati gli occhi...
            esatto... non stai tremando più... non hai più paura...
            Complimenti, hai appena superato un altro giorno della tua esistenza!
            Ora chiudi gli occhi e addormentati in un dolce sonno cullante...
            domani ricomincerai tutto dal principio...
            domani avrai paura di nuovo... per qualcos'altro o per qualcun'altro...
            domani vincerai ancora una volta... vero?
            Domani... quando arriverà... ti sentirai sola...
            ma sola non sarai...
            ti basterà guardarti intorno, o a volte persino dietro...
            e ci vedrai...
            noi...
            noi che non ti dimentichiamo anche se a volte ci dimentichi...
            noi... ed io...
            che come ho sempre fatto ti sfiorerò i capelli...
            e avvicinando le labbra al tuo volto...
            ti sfiorerò le guance e sussurrerò nelle tue orecchie...
            "Non avere paura... finché qualcuno che ti pensa e guardando una stella
            rivede in essa il tuo volto... non sarai mai veramente sola..."
            Andrea Spartà
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              Scritta da: Andrea Spartà

              Pensiero nato per caso

              Ci sono cose che quando le facciamo, sembrano immortali...
              ma quando ci siamo voltati, il vento o il mare le han già spazzate...
              Ci sono persone che quando le amiamo, crediamo sia per sempre...
              ma quando ci siamo voltati, il nostro o il loro amore è già tradito...
              Ci sono pensieri che quando li pensiamo, sono infiniti...
              ma quando ci siamo voltati, il cuscino o le lacrime han già ingoiato il nostro

              viso...

              Ci sono fulmini che ti colpiscon a ciel sereno, come una vincita al

              superenalotto, come un vaso che ti cade in testa dal terzo piano...
              non te l'aspetti, non ci crederesti mai... eppure è così... arrivano e ti

              colpiscono con tutta la loro violenza...
              siano essi un evento spettacolare o anche il semplice sguardo di una ragazza

              che ti sorride...
              non importa se andrà avanti, non importa se è stato per caso...
              l'importante è che ora tu stai lì, immobile e frastornato, per come quel

              fulmine ti ha colpito...
              con la stessa violenza con cui può colpire un breve pensiero nato per caso...
              Andrea Spartà
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                Scritta da: Andrea Spartà

                Essere o Non Essere?

                Sono quello che di notte scrive...
                non sono quello che fa tutto senza pensare...
                Sono quello che si ispira con la luna...
                non sono quello che si attacca a tutto ciò che gli danno...
                Sono quello che vede, sospira e spera...
                non sono quello che lascia ciò che ha senza un motivo valido...
                Sono quello che ha due personalità distinte e uguali...
                non sono quello che conoscerai fino in fondo...
                Sono quello che rilegge ciò che ha scritto e si stupisce...
                non sono quello che finge di essere modesto per compiacere...
                ... parole nuove...

                Sono chi voglio essere e nessun altro...
                Sono chi sono sempre stato e chi sempre sarò...
                Sono chi viene scambiato per un altro...
                Sono chi può farti capire che hai sbagliato...
                Sono chi può farti vedere cos'è l'amore...
                Sono chi può farti sentire cosa vuol dire soffrire...
                Sono chi riuscirà a farti odiare...
                Sono chi sbaglia e non lo ammette mai...
                Sono chi viaggia ma non si muove di un millimetro...
                Sono chi pensa ma non viene capito...
                Sono chi sogna ma non viene visto...
                Sono chi realizza ma non viene concepito...
                Sono chi vuole un abbraccio ma viene deriso...
                Sono chi vede un sorriso ed ama...
                Sono chi sorride sperando di far nascere un altro sorriso...

                Non sono chi promette e poi non realizza...
                Non sono chi ti tocca e fugge via...
                Non sono chi fa il pazzo passando solo per stupido...
                Non sono chi quando ti guarda non guarda i tuoi occhi...
                Non sono chi riempie di false speranze...
                Non sono chi riesce a vivere senza amare...
                Non sono chi riesce a fingere senza impazzire...
                Non sono chi riesce a guardarti senza tremare...
                Non sono chi dice di amarti e di desiderarti follemente...
                Non sono chi ti riempie di parole belle quanto finte...
                Non sono chi è lontano e presto partirà di nuovo...
                Non sono chi pensa a te e contemporaneamente a mille altre...
                Non sono chi si fissa e non vede anche i tuoi difetti...
                Non sono chi non riesce ad amare anche i tuoi difetti...
                Non sono chi hai accanto... purtroppo...

                Sono quello che a volte fa delle cazzate ma sono evidentemente per te...
                non sono quello agisce senza pensare e ti fa star male...
                Sono quello che vivrebbe anche solo guardandoti per l'eternità...
                non sono quello che riuscirebbe a resistere vedendoti sola e triste...
                Sono quello che ti chiede sempre come stai e approfitta di ogni momento...
                non sono quello ti opprime fino a diventare paranoico ed ossessivo...
                Sono quello che sorride e si sente felice per un tuo squillo...
                non sono quello che si illude stupidamente per ogni minima cosa...
                Sono quello che ogni notte sogna di stare con te ed è felice...
                non sono quello che perde la speranza solo per qualche ferita mortale...
                ... al cuore...

                Sono... sono come una nuvola nera... carica di pioggia...
                e non sono... non sono pioggia... non sono lacrime...
                Sono qualcosa che sta lì... in attesa di un soffio di vento...
                e non sono qualcosa che riuscirà a muoversi da sola...
                Sono pieno di qualcosa che mi tormenta, che mi soffia, che ristagna in me...
                e non sono in grado di lasciarla andare, di perderla, di liberarmi...
                Sono... sono come una nuvola nera... carica di pioggia...
                e non sono... non sono pioggia... non sono lacrime...
                Sono solo quel che mi è concesso essere... o forse qualcosa in più...
                eppure non sono quel che gli altri vorrebbero io fossi... Nessuno...
                e, cosa più importante di tutte, sono vivo...
                ma non sono davvero in vita... non fino a quando resterò lontano...
                ... lontano da te...
                Andrea Spartà
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                  Scritta da: Andrea Spartà
                  Più viene circondata dalle tenebre...
                  E più riluce, fiera della sua esistenza...
                  È la luce del fuoco... nel buio dei nostri corpi...
                  Come la luce di una candela, è piccola e s'intravede appena...
                  Ma c'è! Esiste! Resiste!
                  Non cessa mai di riscaldare...
                  S'indebolisce... si rafforza... s'indebolisce nuovamente...
                  Ma è viva... è lei... da speranza...

                  Per un certo periodo ho creduto che la mia luce si fosse spenta...
                  Troppo debole per resistere nell'incredibile oscurità che mi avvolgeva...
                  Eppure... eccola ancora lì... proprio quando meno te l'aspetti... ritorna...
                  Come una vampata improvvisa... ti avvolge e ti brucia dentro...
                  Brucia tutti i dubbi, tutte le esitazioni, tutti gli ostacoli...
                  La luce del fuoco... rischiara la strada della vita...

                  Ma il fuoco scotta, si sa...
                  E per chi è già stato scottato, e sa cosa vuol dire, la sua bellezza perde un po' di significato...
                  E diventa paura... paura di ustionarsi ancora una volta...
                  Ma il fuoco è infido, si sa...
                  Si avvicina lento, per non farsi scoprire subito...
                  Dapprima ti sfiora appena, ti resta vicino...
                  Così che tu possa godere del suo stupendo calore...
                  Assaporarne la vita... gustarne i piaceri... rivivere...
                  Ma il fuoco è inarrestabile, si sa...
                  E una volta che ti prende, non ti lascia più...
                  Continua ad invaderti, riducendo in cenere tutto quello che trova...
                  L'unico modo per salvarti è che tu sia più forte di lui...
                  In modo da resistergli... da poterne godere senza sacrifici...
                  In pochi ci riescono... e ancora meno ci riescono per molto tempo...
                  Quasi nessuno per sempre...
                  Eppure in tanti ci provano, costantemente, ogni giorno...
                  Anch'io...

                  Qual è la cosa più brutta delle cicatrici?
                  Guardarle e ricordare cosa te le ha procurate...
                  Ma cos'è che fa più male? Qual è la cosa più difficile da fare?
                  Quando te le fai forse? No... c'è di peggio...
                  La cosa che fa più male è togliersi le bende...
                  E quella più difficile è guardarle subito dopo la guarigione della ferita...
                  Vedere quella cicatrice causata da quel terribile fuoco...
                  Sentirne ancora il calore ustionante sotto la pelle...
                  Temere di poter riprovare tanto dolore...
                  E di bello non c'è niente allora? Oh si...
                  Il bello di una cicatrice è il riuscire a guardarla...
                  Ricordare tutto ciò che te l'ha procurata...
                  Per poi allungare ancora la mano verso la fiamma...
                  E tentare di nuovo!

                  Per secoli l'uomo ha desiderato di volare...
                  Infine ce l'ha fatta... ci è riuscito...
                  Ha sfidato la gravità ed ha vinto...
                  Ma è dalla notte dei tempi che tenta di poter attraversare il fuoco
                  Senza scottarsi...
                  E ancora oggi non c'è riuscito...
                  Che il fuoco sia più forte della gravità?
                  Che esista una qualche legge divina per cui non lo si possa sconfiggere?
                  Che sia semplicemente questo il destino dell'uomo?
                  Vivere e scottarsi... vivere per scottarsi...
                  E tentare... tentare ancora...
                  Fino a quando la sua pelle sarà così abituata al calore
                  da non risentirne più...
                  E se fosse davvero questa... la luce del fuoco?

                  Non esistono vie... non esistono confini...
                  la luce si propaga ovunque... senza tenebre che reggano...
                  Non esistono vie... non esistono confini...
                  il calore si propaga ovunque... senza freddo che regga...
                  Non esistono vie... non esistono confini...
                  il fuoco si propaga ovunque... senza acqua che regga...
                  Non esistono vie... non esistono confini...
                  l'uomo si scotterà sempre... non esiste amore che regga...

                  Ma un giorno... un giorno si troverà un fuoco tenue...
                  un fuoco che riscaldi senza bruciare...
                  un fuoco che dia vita senza cicatrici...
                  un fuoco nuovo... un fuoco inaspettato... un fuoco tuo...
                  Ti renderai conto di addormentarti con quel fuoco impresso nella mente...
                  e ti risveglierai con quel calore che esso propaga nella tua pelle...
                  Troverai nuovamente un senso in quelle maledette lancette...
                  e pregherai per far sì che scorrano più velocemente...
                  Capirai che la strada un suo motivo per esistere...
                  e che la benzina non sarà mai sprecata...
                  Vedrai che la notte ti prende in giro perché sprechi il tuo tempo lontano da lei...
                  e saprai che in ogni caso l'attesa sarà ricompensata con un solo suo sorriso...
                  Arriverai alla conclusione che tutta una vita non ti sarebbe bastata...
                  e che il tempo ti scivola inesorabilmente via tra le dita...
                  Sfogherai la tua frustazione su qualcosa ogni volta che temerai di perderla...
                  e verserai calde lacrime per essere stato così stupido...
                  Riderai di gusto e sarai felice come non mai quando tornerà da te...
                  e dipingerai tutto il mondo con i suoi colori...
                  Morirai ogni volta che ti allontanerai da lei...
                  e rinascerai ogni volta che la vedi nuovamente davanti ai tuoi occhi...
                  Soffrirai, piangerai, esulterai, vincerai, cadrai, salterai, e tanto altro ancora...
                  ma soprattutto... amerai...
                  amerai come sogni da una vita...
                  amerai come speri da una vita...
                  amerai come non hai amato in tutta la tua vita...

                  Di sana pianta... verrai colpito da un'ondata improvvisa...
                  all'inizio barcollerai un attimo...
                  sarai insicuro se quello che vedi è solo un sogno o una magnifica realtà...
                  ma alla fine capirai...
                  capirai che il sole ha un motivo per esistere...
                  quello di essere sempre in competizione con il nuovo fuoco che hai trovato...
                  ma sia tu, che lo stesso sole, sapete bene che ogni sforzo sarà inutile...
                  niente e nessuno potrà mai eguagliare il calore che lei ti trasmette...
                  e la tua ombra diventerà grandissima...
                  perché sarai eternamente felice, accanto alla luce del fuoco...
                  il tuo fuoco...
                  Andrea Spartà
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                    Scritta da: Andrea Spartà
                    Ci sono alcuni momenti nella vita in cui senti il bisogno di fermarti un

                    istante, uno solo, a riflettere.
                    Poi ti volti e guardi dietro di te...
                    per quel lentissimo istante che dura un'eternità ti senti felice...
                    felice perché rivedi un sacco di cose stupende che sono successe...
                    felice perché ti rendi conto che hai fatto un sacco di cose importanti...
                    felice perché sai che sei rimasto davvero nel cuore di qualcuno...

                    E poi, lì accanto, in un angolino, vedi tutte le cose terribili e cattive che

                    hai fatto...
                    tutte lì a ridacchiare tra di loro...
                    ma per quell'interminabile istante che stai vivendo loro non contano nulla...
                    non ti sfiorano neanche... perché sai che meriti di godertelo appieno quel

                    momento...

                    Ma come tutte le cose belle, anche quell'istante finisce...
                    ti volti nuovamente e continui a camminare...
                    ma difficilmente quel sorriso se ne andrà dalle labbra della tua anima...
                    perché capisci che qualsiasi cosa ti riservi il futuro...
                    non riuscirà a farti dimenticare quella parte stupenda del tuo passato...

                    Adesso so già che sto andando incontro ad un punto importantissimo per la mia

                    vita...
                    forse sarà il più importante... chissà...
                    forse sarà l'inizio di tutto...
                    o forse ancora sarà la fine di un sogno illusorio...
                    non lo so e in questo momento non m'importa...
                    perché? Perché la mia anima ancora sorride... sorride dopo quell'istante

                    appena trascorso...
                    e allora procedo senza timore... perché so che qualunque cosa accadrà...
                    non riuscirà a togliermi il sorriso...
                    Andrea Spartà
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