Le migliori poesie di Alda Merini

Poetessa e scrittrice italiana, nato sabato 21 marzo 1931 a Milano (Italia), morto domenica 1 novembre 2009 a Milano (Italia)
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Genesi

Vorrei un figlio da te che sia una spada
lucente, come un grido di alta grazia,
che sia pietra, che sia novello Adamo,
lievito del mio sangue e che risolva
più quietamente questa nostra sete.
Ah, se t'amo, lo grido ad ogni vento
gemmando fiori da ogni stanco ramo
e fiorita son tutta e d'ogni velo
vo scerpando il mio lutto
perché genesi sei della mia carne.
Ma il mio cuore, trafitto dall'amore
ha desiderio di mondarsi vivo.
E perciò dammi un figlio delicato,
un bellissimo, vergine viticcio
da allacciare al mio tronco, e tu, possente
olmo, tu padre ricco d'ogni forza pura
mieterai liete ombre alle mie luci.
Alda Merini
Composta mercoledì 26 maggio 2010
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    Scritta da: Gabriella Stigliano

    I poeti lavorano di notte

    I poeti lavorano di notte
    quando il tempo non urge su di loro,
    quando tace il rumore della folla
    e termina il linciaggio delle ore.

    I poeti lavorano nel buio
    come falchi notturni od usignoli
    dal dolcissimo canto
    e temono di offendere Iddio.

    Ma i poeti, nel loro silenzio
    fanno ben più rumore
    di una dorata cupola di stelle.
    Alda Merini
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      Scritta da: sagea

      L'Albatros

      Io ero un uccello
      dal bianco ventre gentile,
      qualcuno mi ha tagliato la gola
      per riderci sopra,
      non so.
      Io ero un albatro grande
      e volteggiavo sui mari.
      Qualcuno ha fermato il mio viaggio,
      senza nessuna carità di suono.
      Ma anche distesa per terra
      io canto ora per te
      le mie canzoni d'amore.
      Alda Merini
      Composta domenica 15 maggio 2011
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        Scritta da: luna_n_354
        Ho bisogno di silenzio
        come te che leggi col pensiero
        non ad alta voce
        il suono della mia stessa voce
        adesso sarebbe rumore
        non parole ma solo rumore fastidioso
        che mi distrae dal pensare.
        Ho bisogno di silenzio
        esco e per strada le solite persone
        che conoscono la mia parlantina
        disorientate dal mio rapido buongiorno
        chissà, forse pensano che ho fretta.
        Invece ho solo bisogno di silenzio
        tanto ho parlato, troppo
        è arrivato il tempo di tacere
        di raccogliere i pensieri
        allegri, tristi, dolci, amari,
        ce ne sono tanti dentro ognuno di noi.
        Gli amici veri, pochi, uno?
        sanno ascoltare anche il silenzio,
        sanno aspettare, capire.
        Chi di parole da me ne ha avute tante
        e non ne vuole più,
        ha bisogno, come me, di silenzio.
        Alda Merini
        Composta domenica 8 gennaio 2012
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          Scritta da: Andrea De Candia
          C'era una manciata di semi odorosi
          nelle mie mani per te,
          e un ricordo lontano di cose accadute
          ma senza sentimento.
          Pensavo che tu fossi la mia strada,
          e ho messo calzature leggere
          perché tu mi credessi un'ombra.
          Ho vagato solitaria con te dentro la mia stoltezza.
          Non ti dissi che ero innamorata
          fino al pudore,
          finché non vidi sangue nella mia mente:
          come se partito da me
          mi avessi rapito il fulgore degli anni.
          E così ho aspettato che tu rinverdissi
          e che da erba diventassi un altare;
          ma come tutti gli altari
          ti sei fatto pietra.
          Alda Merini
          Composta sabato 11 aprile 2015
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