Scritta da: Cetty Cannatella

Io e il Re

La schiava disse al re:
sua maestà rispetto i suoi silenzi
e sto in attesa che ricominci a parlare,
io di parole ne ho già dette troppe.
E dopo con gli occhi bassi e con le ali rotte,
la schiava cercò riparo al suo dolore in un sonno
che sembrava non volesse più svegliarla.

Quante volte ho supplicato di non usare i silenzi
per me sono vetri rotti che trafiggono l'anima
ora sono muta e silenziosa anch'io
esangue della tua stessa arma.
Le nostre anime sono senza respiro
sopravvivono e non vivono.
E resto in attesa.

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