Scritta da: Maurizio Orsi

E osservo, occhi osservare

Ritornano gli echi
e osservo, occhi osservare;
fuori, da tersi vetri
fresca rugiada su prati,
e nostri canti, - oh, noi beati! -,
nel cogliere fiori a vestire capelli, e dolce
riappare, di mille incanti il sapore,
dell'accudire tue bambole care,
o del mio scalciare una semplice palla,
o forse di quella ricerca un po' strana
di dare amore, e da margherite sfogliate
dell'ama, - comunque amare! -, ma mentre
cadono petali è già subito brina,

e allora adesso ritornano gli echi
e ancora osservo, occhi osservare;
dentro lo specchio
due spalle convesse,
e bianco crine riflesso
dietro due lenti appannate dai disincanti
dei troppi affanni, e pur se l'acre
ricordo dei giochi riaffiora, è nell'amor
da quei dì seminato nuovo l'incanto,
sicché rimbomba, - ha il senso ora! -,
del nostro siamo per quel che eravamo, e
in quanto dato agli scavi degli anni, anche
se adesso le foto ingiallite ho davanti,

di allora ancora ritornano gli echi
ma osservo occhi;
con occhi diversi, li osservo osservare!

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    Scritta da: Maurizio Orsi
    Ha partecipato al concorso
    AMORI di_VERSI

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