ALLA FINE ANDRÀ TUTTO BENE, SE NON ANDRÀ TUTTO BENE NON SARÀ DI CERTO LA FINE.

Quattromila mani incrociate a formare una catena umana, un enorme simbolo di pace a Central Park – New York – per festeggiare il 75° compleanno di John Lennon.

“Imagine Peace”, è questo il nome per il flash mob organizzato per raccogliere fondi per il John Lennon Educational Tour Bus, l’organizzazione non profit e studio di registrazione mobile che permette agli studenti di produrre musica e video gratuitamente. In migliaia si sono riuniti dalle prime ore del mattino sotto casa di Yoko Ono che, per l’occasione, ha cantato la celebre Give Peace a Chance, il singolo del 1969 della Plastic Ono Band. E ha poi sottolineato che oggi, John, se fosse vivo non esiterebbe a occuparsi di migranti: «John sarebbe stato molto, molto, molto scioccato da quanto sta succedendo nel Mediterraneo e in Europa», ha dichiarato Yoko Ono. «John era un attivista importante», ha aggiunto Yoko Ono, ed «era anche un emigrante», ecco perché le immagini dei migliaia che fuggono da persecuzioni, guerre, fame e povertà estrema lo avrebbero toccato in modo speciale.

Dopo la catena umana, Yoko Ono accenderà la torre di luce “Imagine Peace” di Reykjavik. L’installazione rimarrà accesa, come ogni anno, dal 9 ottobre all’8 dicembre. Le celebrazioni toccheranno altre città, oltre New York e Reykjavik. A Los Angeles la stella dedicata a John nella Walk of fame di Hollywood sarà il centro di discorsi e di una cerimonia di taglio della torta.

John Lennon è nato a Liverpool il 9 ottobre 1940 e divenne uno dei personaggi chiave del XX secolo. Per la sua abilità di compositore certo, con una lunga serie di canzoni diventate immortali, ma anche per le sue prese di posizione forti in tema di politica, con l’appoggio a personaggi radicali, e pacifismo, con i bed-in insieme a Yoko Ono. Al punto che il governo americano e l’FBI impostarono una pesante campagna atta a screditarlo, negandogli all’inizio persino il permesso di soggiorno.

Lennon venne ucciso l’8 dicembre 1980 da Mark Chapman, un fan ossessionato da lui, di fronte alla sua casa di New York, il Dakota Building. La morte avvenne poco dopo l’uscita di “Double Fantasy“, il disco che ne segnava il ritorno ad altissimi livelli dopo cinque anni di silenzio e che conteneva brani diventati classici come “Woman” e “(Just Like) Starting Over“.

Noi di PensieriParole vogliamo ricordarlo con una delle canzoni, simbolo del’eccellenza, “Imagine“. Una melodia semplice con un testo utopistico che parla di un mondo tanto perfetto quanto possibile solo da immaginare.

 

 

 

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FONTEleft.it

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