In un’epoca fatta di ebook e internet c’è ancora chi non vuole rinunciare alla carta stampata e si fa portavoce dei “vecchi” libri, in maniera originale e, soprattutto, lo fa grazie alla rete.

Petunia Ollister (uno pseudonimo) ha dato vita su Instagram a #bookbreakfast, che prima ancora di essere un hashtag creativo è un’idea brillante: “Petunia Ollister è un pseudonimo nato cinque anni fa dall’involontaria collaborazione tra le menti ‘brillanti’ di alcuni amici che, progressivamente, ha soppiantato la mia persona anagrafica. Molto spesso chi m’incontra non sa il mio vero nome, ma conosce molto bene Petunia, i suoi difetti e le sue passioni, tra cui l’ossessione per i libri. Sono una lettrice vorace da quando ho imparato a leggere. La lettura è stata, ed è, un modo per vivere infinite esistenze. Mentre sono concentrata su un libro può succedere di tutto intorno a me, senza che io me ne renda conto. Compreso saltare la mia fermata del treno”.

Nel suo profilo, Petunia fotografa e posta delle splendide, e all’apparenza anche buone, composizioni breakfast, accompagnate rigorosamente da un libro diverso. Un consiglio di lettura che passa anche attraverso stralci di capitoli o brevi recensioni che si legano ai post delle foto. Una buona idea per parlare di libri e sottolineare che la lettura fa bene sin dalla prima colazione: “I #bookbreakfast sono il riassunto ironico ed esteticamente gradevole di alcune mie ossessioni. Sono nati per caso una mattina in cui mi sono trovata a sfogliare un libro appena comprato bevendo il caffè da una tazza dello stesso colore della copertina: la mania per gli accostamenti cromatici, il rigore per le disposizioni simmetriche e la compulsione allo scatto dall’alto hanno fatto il resto”.

 

FONTEilibraio.it

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