Come un randagio mi aggiro per la città, senza una meta e uno scopo. Amo annusare l'odore della sera e le parole della gente. In quest'ora tarda, tra tenebre nascoste e ombre di rapaci demoni, il mio spirito si risveglia. Cerco ispirazione nelle oscure pergamene scritte dalla vita sulla pelle della gente. Non cerco asilo in queste terre, ma solo l'ombra di un gesto o l'eco di qualche parola che possa nutrire la mia anima.
È quasi l'una di notte e io penso a te. Lei è qui vicino a me, sento il suo respiro su di me, le sue mani sfiorano la mia pelle, lei mi desidera, mi vuole, ma io non riesco a fare altro che pensare a te. Il suo corpo sinuoso si muove su di me mentre le mie mani lo esplorano e ne disegnano ogni parte, i suoi occhi si accendono di passione quando le sussurro le parole che vorrei dire a te. L'una è passata da qualche minuto e io mi abbandono completamente a lei, al suo corpo, ai suoi baci e alla sua lingua. Lascio che faccia di me quello che vuole, per questa notte sarà lei la mia dea, anche se so che sto solo mentendo a me stesso, perché la mia mente non fa che riportarmi da te.
Sono solo l'ombra di me stesso, un pallido riflesso sul fondo di un bicchiere ormai vuoto.
Vorrei poter resettare la mia mente e il mio cuore, per cancellare per sempre il tuo ricordo e l'amore che ancora provo per te. E così ricominciare a vivere da sognatore.
Un'altra giornata è finita, il sipario si chiude e le luci si spengono.
Nel buio più oscuro della mia solitudine posso togliermi la maschera dietro cui mi nascondo. Mi abbandono alle mie paure più profonde e mi lascio cullare dal freddo abbraccio della tristezza.
E mi ritrovo qui ancora una volta davanti al computer nell'ennesima notte insonne,
il tempo continua inesorabile il suo moto ma io,
io sono rimasto fermo a quel giorno.
Non riesco ad andare avanti,
da quando te ne sei andata niente ha più senso per me,
niente ha più importanza,
ho perso te,
ho perso tutto.
La notte mi vieni a trovare in sogno e mi sembra quasi di poterti sfiorare
ma all'improvviso mi sveglio,
ti cerco,
tu non sei più lì accanto a me,
i ricordi di quello che è stato,
si susseguono nella mia testa senza sosta,
mentre fisso il fondo del bicchiere,
mille domande che non avranno mai risposta affollano la mia mente.
Mi chiedo se ogni tanto ti manco,
se pensi a a noi,
se capita anche a te di essere divorata dai ricordi
e di perderti in essi,
se pensi a quello che ci siamo persi
a quello che poteva essere.
Un'inutile serata d'autunno, la pioggia ormai cadeva da ore avvolgendo tutto con un'aura malinconica, all'improvviso per caso incrociai il tuo sguardo, un'ondata di calore si impossessò del mio viso, facendomi chinare il capo per il timido rossore. Rimasi incantato dal tuo arcano sorriso, rapito dai tuoi occhi non riuscivo a proferire parola, sei apparsa come un raggio di sole durante la tempesta e con la stessa velocità te ne sei andata, lasciandomi lì a chiedermi chi fosse quell'angelo che in un istante è diventato parte della mia anima.
La mia anima è a pezzi, ho accettato l'amore ne ho fatto la mia forza, e come un folle ho consegnato nelle tue mani il mio cuore e la mia vita, ma forse non eri la persona giusta, o non era il momento giusto, ormai non ha più senso cercare di capire dove ho sbagliato, o di chi è la colpa, semplicemente non c'è, tu te ne sei andata per la tua strada, lasciando la mia mano, io non ci sono riuscito, sono rimasto fermo a quella notte di neve dove tutto ebbe inizio, quando il tuo sguardo incrociò il mio, e per un attimo provai la vera felicità, quella che ti fa volare, che fa sì che ogni attimo vissuto insieme sia unico ed indimenticabile, ma ormai le mie sono solo parole al vento, che forse mai nessuno leggerà, forse è vero che sono solo uno stupido sognatore che non riesce ad arrendersi alla realtà dei fatti, ma finché ne avrò la forza, farò di tutto perché anche la più piccola parte dei miei sogni si avveri, anche a costo di perdere quel poco che ho. Perché alla fine i nostri sogni, sono la nostra essenza, il motore reattivo della nostra anima, e rinunciare ad essi in partenza, equivale a morire, senza sogni siamo come cadaveri che ancora respirano.
Il sole splende sui tuoi soffici capelli,
i raggi accarezzano la tua pelle, illuminando il tuo corpo,
il tuo canto mi avvolge, ha la freschezza della brezza marina,
la purezza dell'acqua e il furore del desiderio,
vorrei starti vicino, accarezzare il tuo viso,
sentire il battito del tuo cuore e
sfiorare le tue labbra,
ma alla lusinga del tuo canto non cederò,
dolce sirena splendore del mattino,
confinerò il tuo ricordo in un sogno,
per portarlo per sempre con me.
Si dice che il tempo aiuti a dimenticare, ma poi basta un attimo, una canzone un luogo, e il ricordo di te si impadronisce di me, il tuo viso come incorniciato dalla neve che dolcemente cade dal cielo, le tue guance arrossate, il tuo sorriso mentre cercavi di nasconderti dietro una sciarpa, ma alla fine del sogno capisco di essere rimasto solo, e cerco di seppellire nel profondo dell'anima i ricordi, fino alla prossima canzone o luogo.