Le migliori frasi di Anonimo

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Scritta da: Silvana Stremiz
Di solito siamo un po' orsi. Ma questo anno, tutti insieme, vogliamo farti gli auguri per la festa del papà perché te li meriti. Ci hai aiutato a crescere, ci hai insegnato a vivere e noi pensavamo che fosse così per tutti ma la vita ci ha fatto capire che così non è. Forse un po' in ritardo sinceri auguri.
Anonimo
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    In questi tre anni ci sono stati momenti belli e momenti turbolenti, gioie e nervosismi. Ogni tanto mi arrabbio e urlo per le cose che combini, ma spesso mentre dormi ti guardo e sorrido perché in fondo mi dispiace. Sai l'amore è l'unione di due cuori e due persone, che nonostante tante cose e tante diversità, riescono con il loro amore a superare tutto. Questi siamo noi oggi e spero anche negli anni avvenire.
    Anonimo
    Composta giovedì 29 luglio 2010
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      Scritta da: dade
      Alla fine ci sei sempre solo tu.
      Sei solo con te stesso o quello che rimane di quello che sei stato, di
      qualcosa che per lungo tempo è stato gioia, speranza, serenità, illusione.
      Passano le ore, i giorni, cerchi dentro di te una miccia, il capo di un filo
      imbevuto di liquido infiammabile che dà l'innesco ad un fuoco, alla fiamma e al
      calore.
      È quel calore che ti si propaga dentro e ti fa alzare in piedi, alimenta il
      motore del tuo corpo, brucia i residui della stanchezza e della sensazione
      oscura delle tue paure.
      Ogni cosa è nebbia, nebbia nei tuoi occhi, nella testa e nel cuore, umida e
      fredda, pericolosa e maledetta, ma non hai la forza di spazzarla via, chiedi al
      vento di soffiare, ma non ti ascolta, allora cerchi luoghi sicuri in cui
      aspettare che passi e che torni un po' di sole, ma sono lontani da raggiungere e
      non hai gambe per correre veloce.
      Allora provi a stare fermo, provi a renderti irriconoscibile, a mimetizzarti,
      per alcuni animali funziona così, si salvano la vita, perché non dovrebbe
      funzionare anche per te, ma loro sono più fortunati, i loro avversari sono là
      fuori e hanno le stesse loro paure, tu invece ce l'hai dentro la bestia che
      ti vuole mangiare che si vuole far beffa di te.
      È più difficile rendersi irriconoscibili a noi stessi, non c'è scampo, non
      c'è un riparo e non c'è nemmeno un inizio di fuga.
      Quello che senti è che vorresti fare il tuo corpo a pezzi e spargerlo in tanti
      posti, il più possibile lontani uno dall'altro, con la speranza che almeno uno
      di questi pezzi non venga trovato, che si salvi dai fantasmi e che possa
      tornare alla terra da dove è venuto, con i tempi della natura.
      Forse c'è solo da aspettare, forse bisogna solo saper pregare.
      Vita mia, non sai quanto ti amo e quanto ti odio quando ti prendi gioco di noi
      e ci muovi come fossimo i burattini del tuo teatro di strada.
      So che alla fine la vittoria sarà sempre tua e quelli là fuori decideranno se
      sarai stato bravo oppure no.
      Tu che cosa puoi fare, oltre a recitare la tua parte,
      non sei tu l'impresario, non decidi la storia, ti ci devi solo saper adattare.
      Sei un opportunista nato, uno sfruttatore, un ruffiano, un santo non importa adesso, forse importerà un giorno, quando non ci sarà più tempo e sarà troppo
      tardi per decidere di muoverti senza fili.
      Forse che per te, amica mia, sono solo parole confuse, uscite da un corpo e da
      un'anima instabile, agitata e senza pace, da una mente sofferente, per te
      non hanno un senso, ma sono parole che scorrono nelle mie vene e fanno a gara
      con il mio sangue, sono la mia essenza il mio profondo.
      Forse penserai che sono pazzo, nei modi e nei gesti, nei momenti in cui mi
      fermo a pensare non mi sento davvero di darti torto, non ho alcun motivo per
      scriverti questo, non ho alcun motivo per appesantire la tua vita.
      Ma adesso è con te che sento di volerlo fare e perdonami se in qualche modo ti
      ho fatto male con queste cose, è probabile che se tra un'ora mi incontrerai
      non ci sarà traccia dell'uomo che ti scrive queste parole.
      Ma lui c'è sempre, è appena un po' più dentro di quello che vedi con i tuoi
      occhi e che senti con le tue orecchie, non se ne va mai da me mi osserva
      continuamente e a volte mi domina.
      Sapessi quante volte ho provato ad oppormi, ma ho sempre perso e quando se ne
      va per tornare a nascondersi in qualche parte del mio stesso corpo, mi lascia stanco
      e senza respiro.
      Ti voglio bene.
      Anonimo
      Composta lunedì 24 settembre 2012
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