- Marge: Oh, mi è arrivato un invito per la riunione di classe! Ma che strano, a te non l'hanno mandato! - Cervello di Homer: Ok, è arrivato il momento di confessarle il terribile segreto che angustia la tua vita. - Homer: Marge, ho mangiato quelle tuo saponette scicchettose. - Marge: Oh! - Cervello di Homer: No, l'altro segreto! - Homer: Marge, non mi sono mai diplomato al liceo. - Marge: Beh, questo non spiega perché tu abbia mangiato le mie saponette... Aspetta, forse si!
Non devi mai arrenderti, segui la tua immaginazione. Se non piacerà a nessuno, piacerà a te. Non farti influenzare mai dagli altri. Tu sai dove andare, nessun altro lo sa. Sii sicura di te e abbi coraggio. Sì, avrai paura ma è giusto averla, combattila! Senza paura non c'è coraggio. Ti sembrerà una contraddizione, ma non lo è, lo spettacolo è il tuo. Dipende da te... tutto.
- Elena: Dammi faccio io. - Damon: No. Fallo fare a me... Elena! - Elena: Damon... forza! - Damon: ... Sei quasi stata arrostita! Il meno che possa fare è prestarti soccorso. Ecco. - Elena: Hai recitato molto bene la tua parte stasera. - Damon: Oh, davvero...? - Elena: Tu e... Rebekah che sbavavate l'uno sull'altra e sui vostri marshmallow. - Damon: Si, prima che lei mi infilzasse. Pensavo fossi troppo ubriaca per accorgertene. - Elena: Fingevo per la maggior parte del tempo. - Damon: Anch'io.
- Gaio: Hai giocato ad essere Dio, merlino. Hai intrapreso un sentiero scelto da te. Lo hai portato al trionfo ma chissà cosa gli riserva il futuro. - Merlino: Già. Non so cosa ci sia scritto sul vostro invito, ma il mio dice "festeggiamento.
- Gaius: Merlino, in piedi. Artù sarà anche via ma io ci sono. Perché la vasca delle sanguisughe è ancora sporca? Come ti è venuta l'idea di startene tutto il giorno a poltrire? - Merlino: Credete che io stia qui a poltrire? Non ho avuto un attimo per poltrire da quando sono arrivato a Camelot! Devo sempre correre dietro ad Artù... fai questo Merlino, fai quello Merlino! E se non sono con Artù sono con voi, e se non sono con voi realizzo il mio destino! Lo sapete quante volte ho salvato la vita ad Artù? Ho perso il conto... qualcuno si è degnato di dirmi grazie? No! Ho combattuto grifoni, streghe e banditi, mi hanno avvelenato, picchiato, tirato la frutta e tutto questo nascondendo chi sono, perché se si venisse a sapere Re Uter mi farebbe giustiziare. Mi sembra che mi tirino da talmente tante direzioni che non so da che parte girarmi! [Sbuffa ed esce, lasciando Gaius imbambolato]