Le migliori Citazioni dei Film di Richard Linklater


Scritta da: Ambra
Ci sono due tipi di sofferenti a questo mondo: quelli che soffrono per una carenza di vita e quelli che soffrono per una sovrabbondanza di vita. Io mi sono sempre ritrovato nella seconda categoria. Se ci pensi un attimo, quasi tutti i comportamenti dell'uomo e le sue attività in sostanza non sono diverse da quelle degli animali. Le più avanzate tecnologie e la nostra abilità artigiana ci portano al livello dei super-scimpanzé, non di più. In realtà la differenza fra, diciamo, Platone e Nietzsche e l'uomo medio, è maggiore di quella che esiste fra lo scimpanzé e l'uomo medio. Il regno del vero spirito, del vero artista, del santo, del filosofo, sono in pochi a raggiungerlo. Perché così pochi? Perché la storia del mondo e l'evoluzione non sono esempi di progresso ma piuttosto un'infinita e futile addizione di zeri? Non si sono sviluppati i valori più importanti. Diamine, i Greci 3000 anni fa non erano certo meno progrediti di noi. Allora quali sono le barriere che impediscono all'essere umano di arrivare per lo meno vicino al suo vero potenziale? La risposta a questa domanda la si può trovare in un'altra domanda. Qual è la caratteristica umana più universale? La paura. O la pigrizia.
dal film "Waking Life" di Richard Linklater
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    Scritta da: Ambra
    Certo, i media cercano di mettere una maschera triste a queste cose, dipingendole come grandi tragedie umane. Ma sappiamo bene che il compito dei media non è mai stato quello di eliminare i mali dal mondo, no! Il loro compito è convincerci ad accettare questi mali e abituarci a convivere con essi.
    dal film "Waking Life" di Richard Linklater
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      Scritta da: Ambra
      È come arrivare su questo pianeta con una scatola di pastelli, c'è chi ha la scatola da otto pastelli e chi quella da sedici. Ma quello che conta è quello che fai, con i pastelli, con i colori che ti hanno dato. Non state a preoccuparvi di colorare fuori dai contorni, colorate fuori dai contorni, dico io, ma anche fuori dalla pagina! Non mettetemi limiti!
      dal film "Waking Life" di Richard Linklater
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        Con l'uscita nelle sale di A scanner darkly di Richard Linklater, il regista texano noto al grande pubblico per la commedia musicale School of Rock, Philip K. Dick è oggi l'autore di fantascienza con il maggior numero di trasposizioni cinematografiche della storia del cinema. Registi come Ridley Scott con il suo Blade runner, Steven Spielberg con il recente Minority report e Christian Duguay con il meno noto Screamers hanno contribuito a questo primato. Da quando il romanzo, probabilmente una delle storie più personali e affascinati dello scrittore, fu opzionato da Richard Linklater, che ne valutò la regia e la sceneggiatura, benché annoverasse tra gli illustri spasimanti anche David Lynch, in molti furono sicuri di vedere sul grande schermo il primo adattamento veramente fedele di una storia di Philip Dick. Intuendone la natura aperta del romanzo e discostandosi conseguentemente da un approccio troppo fedele, Richard Linklater crea un'opera affine alla sua natura filosofica, che in parte legittima l'introduzione simbolica della tecnica dell'interpolated rotoscoping (già usata nel suo Waking Life con Ethan Hawke), che consiste nel ridipingere ogni fotogramma del film, girato tradizionalmente, trasformandolo in un fumetto animato.
        La storia è ambientata in un futuro non troppo lontano, quando la diffusione di una pericolosa sostanza in grado di procurare irreparabili danni al cervello, ha messo in ginocchio l'America nella sua battaglia contro le droghe. Un agente della narcotici di Los Angeles sarà chiamato a spiare con telecamere i suoi amici tossicodipendenti per mascherare così un impressionante giro di spaccio. Indossando un dispositivo mimetico in grado di celarne l'identità il poliziotto finirà per essere egli stesso spiato, cadendo in uno stato di crescente paranoia.
        La pellicola ha incontrato molti ostacoli nella sua fase di realizzazione. Superate le iniziali difficoltà nel reperire un finanziatore, la Warner Independent Pictures ne ha ritardato l'uscita per diversi mesi. Il film infatti era già stato previsto per settembre 2005, prima di essere rinviato a marzo 2006. Presentato infine nella sezione Un certain regard del 59° Festival di Cannes, dopo l'ennesimo cambio di programma, è uscito finalmente nelle sale americane a metà luglio.
        Il film annovera nel cast attori di fama internazionale: Keanu Reeves torna con un ruolo da protagonista nel genere che gli ha regalato maggiori consensi di pubblico; ritroviamo anche la bellissima Winona Ryder, dopo una lunga pausa lontana dal set; a Robert Downey Jr. E Woody Harrelson sono affidati i momenti più esilaranti. Stranamente non si riscontrano molti elementi noire, che invece avevano caratterizzato i precedenti adattamenti cinematografici delle opere di Dick, mentre i toni e i dialoghi del film ricalcano elementi fumettistici così in voga negli ultimi anni.
        Il rotoscoping ha l'effetto di spiazzare lo spettatore poiché mette in risalto le espressioni facciali e quindi la recitazione degli stessi attori, contrariamente a chi considera inutile la meccanica di passaggio dal recitato al computerizzato. Questa è in fondo l'intuizione di Richard Linklater: guardare il mondo, lasciarsi guardare dal mondo e infine, disperdersi nel mondo. L'uomo diventa attore e l'attore diventa animazione.
        A scanner darkly è uno sguardo critico su una società che divora se stessa e la propria identità. Fedele al tema realtà/illusione caro all'autore, proietta l'angoscia e la fragilità dell'uomo contemporaneo.
        dal film "A Scanner Darkly. Un oscuro scrutare" di Richard Linklater
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