Quando il primo bambino sorrise... per la prima volta... il suo riso si spezzò in mille frantumi che si sparsero saltellando da tutte le parti... e quella fu l'origine delle fate.
Oh qui io fisserò il mio sempiterno riposo, e scoterò da questa carne stanca del mondo il giogo delle avverse stelle. Occhi guardatela per un'ultima volta, braccia prendete il vostro ultimo abbraccio, e voi labbra, voi che siete la porta del respiro, suggellate con un leale bacio un contratto con la morte che tutto rapisce.
Se introduci un po' di anarchia... se stravolgi l'ordine prestabilito... tutto diventa improvvisamente caos. Io sono un agente del caos. E sai qual è il bello del caos? È equo!
Secondo un'antica leggenda cinese: "il filo rosso del destino". Gli dei hanno attaccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite sono destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, può aggrovigliarsi, ma non si rompe mai.