Scritta da: Armando Laturo
in Frasi di Film » Fantasia
La paura di un nome non fa che incrementare la paura della cosa stessa.
Hermione Granger (Emma Watson)
dal film "Harry Potter e la camera dei segreti" di Chris Columbus
La paura di un nome non fa che incrementare la paura della cosa stessa.
- Hermione: Andrà tutto bene, Harry, sei un grande mago... Dico davvero!
- Harry: Non quanto te...
- Hermione: Io!? Furbizia e tanti libri... Ci sono cose più importanti: amicizia e coraggio...
Nell'Ufficio Misteri c'è una stanza che vene tenuta sempre chiusa. Contiene una forza al tempo stesso più meravigliosa e più terribile della morte, dell'intelligenza umana e della natura. È forse il più misterioso fra i molti soggetti che vengono studiati laggiù. È la froza contenuta in quella stanza che tu possiedi in grande quantità, e che Voldemort non possiede affatto. È stata quella a spingerti laggiù stanotte per salvare Sirius. E ti ha salvato dalla possessione di Voldemort, perché egli non può risiedere in un corpo tanto pieno della forza che lui detesta. Alla resa dei conti, non ha avuto importanza che tu non riuscissi a chiudere la tua mente. È stato il tuo cuore a salvarti.
Harry: Rispetto a prima abbiamo una cosa in più.
Ronald: Cosa?
Harry: Qualcosa per cui vale la pena combattere.
È pericoloso, Frodo, uscire dalla porta. Ti metti in strada, e se non dirigi bene i piedi, non si sa dove puoi finire spazzato via.
- Harry: Gelatine tutti i gusti più una!?
- Ron: Tutti i gusti per davvero. C'è cioccolato e menta piperita. E c'è anche spinaci, fegato e trippa. George giura che ne ha trovata una al gusto di caccole!
[Parlando di Silente nella figurina delle cioccorane]
- Harry: Ehi, è sparito!
- Ron: Beh, non puoi pretendere che stia lì tutto il giorno, no!? A proposito, lui è Crosta! Patetico, vero?
- Harry: Solo un pochino...
Non riesco ad avere visioni su di voi branco di cani bastardi.
Tanto tempo fa, nel regno sotterraneo, dove la bugia, il dolore, non hanno significato, viveva una principessa che sognava il mondo degli umani. Sognava il cielo azzurro, la brezza lieve e la lucentezza del sole. Un giorno, traendo in inganno i suoi guardiani, fuggì. Ma appena fuori, i raggi del sole la accecarono, cancellando così la sua memoria. La principessa dimenticò chi fosse e da dove provenisse. Il suo corpo patì il freddo, la malattia, il dolore, e dopo qualche anno morì. Nonostante tutto, il Re fu certo che l'anima della principessa avrebbe, un giorno, fatto ritorno, magari in un altro corpo, in un altro luogo, in un altro tempo. L'avrebbe aspettata, fino al suo ultimo respiro. Fino a che il mondo non avesse smesso di girare.
- Ron: Per quanto pensi che sarà arrabbiata con me?
- Harry: Beh... continua a parlare di quella pallina di luce che ti ha toccato il cuore e le passerà!