Frasi di Fantascienza - migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
Sam: hey Laura... sei calda? Credo che abbia la febbre?
[sedendosi accanto]
Laura: no, è che non riesco a dormire. Pensa ora che siamo qui, tutte quelle cose che ho fatto, in cui credevo... avevi ragione tu! Non servivano a un bel niente!
Sam: no, è che io dicevo così per non ammettere la verità...
Laura: la verità su cosa?...
Sam: la verità sul perché sono entrato nella squadra?
[silenzio]
Sam: Perché c'eri tu...
[Lei lo guarda sorridendo, si avvicinano e si baciano con passione...]
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    Scritta da: Florentino
    Morpheus: Matrix è ovunque, è intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.
    Neo: Quale verità?
    Morpheus: Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri sei nato in catene. Sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha muri, che non ha odore. Una prigione, per la tua mente.
    dal film "Matrix" di Andy Wachowski
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      Molte persone vivono seguendo il cammino scelto da noi, perché troppo timorosi per esplorarne altri.
      Ma ogni tanto arrivano persone come voi, che superano gli ostacoli che mettiamo lungo la strada.
      Persone che capiscono che il libero arbitrio è un dono che non si sa mai come usare, fino a quando non si lotta per ottenerlo.
      È questo il vero piano del presidente, e cioè che un giorno non saremo noi a scrivere il piano, ma voi.
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        Scritta da: Matti .
        Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento. Non vedo perché di questo complotto il ricordo nel tempo andrebbe interrotto.
        Ma l'uomo?
        So che il suo nome era Guy Fawkes, e so che nel 1605 tentò di fa esplodere il Parlamento inglese, ma chi era veramente? Che tipo d'uomo era?
        Ci insegnano a ricordare le idee e non un uomo; perché l'uomo può fallire, l'uomo può essere catturato, può essere ucciso e dimenticato. Oltre cento anni dopo ancora una volta un'idea può cambiare il mondo.
        Io sono testimone diretta della forza delle idee; ho visto gente uccidere per conto e per nome delle idee, li ho visti morire per difenderle... ma non si può baciare un'idea, non puoi toccarla, né abbracciarla, le idee non sanguinano, non provano dolore, le idee non amano.
        Non è di un'idea che sento la mancanza, ma di un uomo, un uomo che mi ha riportato alla mente il 5 novembre, un uomo che non dimenticherò mai.
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          Scritta da: Edoardo Grimoldi
          So che non posso in nessun modo convincerti che questo non è uno dei loro trucchi, ma non mi interessa. Io sono io. Mi chiamo Valerie. Non credo che vivrò ancora a lungo e volevo raccontare a qualcuno la mia vita. Questa è l'unica autobiografia che scriverò e, Dio, mi tocca scriverla sulla carta igienica.

          Sono nata a Nottingham nel 1985. Non ricordo molto dei miei primi anni, ma ricordo la pioggia.
          Mia nonna aveva una fattoria a Totalbrook e mi diceva sempre che "Dio è nella pioggia".
          Superai l'esame di terza media ed entrai al liceo femminile. Fu a scuola che incontrai la mia prima ragazza: si chiamava Sarah. Furono i suoi polsi erano bellissimi. Pensavo che ci saremmo amate per sempre. Ricordo che il nostro insegnante ci disse che era una fase adolescenziale, che sarebbe passata crescendo. Per Sarah fu così, per me no.

          Nel 2002 mi innamorai di Christina. Quell'anno confessai la verità ai miei genitori. Non avrei potuto farlo senza Christy che mi teneva la mano. Mio padre ascoltava ma non mi guardava. Mi disse di andarmene e di non tornare mai più. Mia madre non disse niente, ma io avevo detto solo la verità, ero stata così egoista? Noi svendiamo la nostra onestà molto facilmente, ma in realtà è l'unica cosa che abbiamo, è il nostro ultimo piccolo spazio all'interno di quel centimetro siamo liberi.

          Avevo sempre saputo cosa fare nella vita, e nel 2015 recitai nel mio primo film: "Le pianure di sale". Fu il ruolo più importante della mia vita, non per la mia carriera ma perché fu lì che incontrai Ruth. La prima volta che ci baciammo, capii che non avrei mai più voluto baciare altre labbra al di fuori delle sue.
          Andammo a vivere insieme in un appartamentino a Londra. Lei coltivava le Scarlett Carson per me nel vaso sulla finestra e la nostra casa profumava sempre di rose. Furono gli anni più belli della mia vita.
          Ma la guerra in America divorò quasi tutto e alla fine arrivò a Londra.
          A quel punto non ci furono più rose per nessuno.

          Ricordo come cominciò a cambiare il significato delle parole. Parole poco comuni come fiancheggiatore e risanamento divennero spaventose mentre cose come Fuoco Norreno e gli articoli della fedeltà divennero potenti. Ricordo come diverso diventò pericoloso. Ancora non capisco perché ci odiano così tanto.
          Presero Ruth mentre faceva la spesa. Non ho mai pianto tanto in vita mia. Non passò molto tempo prima che venissero a prendere anche me.
          Sembra strano che la mia vita debba finire in un posto così orribile, ma per tre anni ho avuto le rose e non ho chiesto scusa a nessuno.
          Morirò qui, tutto di me finirà, tutto, tranne quell'ultimo centimetro; un centimetro è piccolo, ed è fragile, ma è l'unica cosa al mondo che valga la pena di avere.
          Non dobbiamo mai perderlo, o svenderlo, non dobbiamo permettere che ce lo rubino. Spero che chiunque tu sia, almeno tu, possa fuggire da questo posto; spero che il mondo cambi e le cose vadano meglio ma quello che spero più di ogni altra cosa è che tu capisca cosa intendo quando dico che, anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò, e non piangerò con te, e non ti bacerò, mai; io ti amo, dal più profondo del cuore. Io ti amo.
          Valerie.
          Evey Hammond (Natalie Portman)
          nascosta nella cella
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