Le migliori Citazioni dei Film con Riccardo Scamarcio


Scritta da: Erika Migale
Anche io ho paura Paolo. Ho paura dei giorni che verranno, di quello che non ho più, di quello che sarà preda dei venti. Levò un po' di gas. Scalò dolcemente.
Per un attimo gli sembrò di sentire la risata di Pollo. Quella risata forte e allegra. Rivide la sua faccia, sentì la sua voce amica.
Step (Riccardo Scamarcio)
mentre va in moto con suo fratello paolo.
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    Scritta da: Giusva Iannitelli
    Lucia: "Ti faccio male?"
    Nicola: [scuotendo la testa pensa] "Tu non mi faresti male nemmeno se usassi la sega elettrica. Ma da dove vieni? Chi ti manda?"
    Lucia: "Non ti preoccupare se hai un'erezione, è normale."
    Nicola: "No, no, che erezione..."
    Lucia: "Succede spesso, ci sono abituata."
    Nicola: "No sai che c'è... è che ho un po' di freddo." [poi pensa] "Porca puttana se n'è accorta..."
    Lucia: "Guarda che è un bene, vuol dire che funziona tutto."
    Dott.ssa Lucia Baldoni (Monica Bellucci), Nicola Albinati (Riccardo Scamarcio)
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      Scritta da: Andrea Manfrè
      Step: "È nervosa?"
      Signora: "Da morire."
      Step: "Tanto, signora, se è destino è destino."
      Signora: "Che vuol dire?"
      Step: "Quello che ho detto."
      Signora: "Sì, ma cosa ha detto?"
      Step: "Ha capito benissimo."
      Signora: "Sì, ma speravo di non capire. Ho il terrore degli aerei."
      Step: "Non si era capito... Pensi che la maggior parte dei disastri aerei avviene alla partenza oppure..."
      Signora: "Oppure?"
      Step: "All'atterraggio. Cioè fra poco."
      Signora: "Ma che sta dicendo?"
      Step: "La verità, signora, bisogna sempre dire la verità."
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        Scritta da: Andrea Manfrè
        Signora: "Vede, allora è facile. Quando a una ragazza le si dice che è gnocca, vuol dire che è 'buona' come quelli che ha mangiato lei."
        Step: "Sì, ma mi fa ridere pensarla come uno gnocco. Mi sa di... come si dice... ecco: goffo!"
        Signora: "E no! Lei deve pensare a quegli gnocchi con sopra il sugo caldo, quel pomodoro dolce, quelli che si sciolgono in bocca, quasi si incollano tanto che la lingua poi li deve staccare dal palato."
        Step: "Sì, insomma ho capito. A lei piacciono da morire gli gnocchi."
        Signora: "Abbastanza."
        Step: "Li mangia spesso?"
        Signora: "A Roma molto spesso. A New York non ho mai mangiato italiano, che ne so, così, per principio."
        Step: "Strano, dicono che ci sono un sacco di ristoranti italiani buonissimi. Oh, ecco, sta tornando la... 'gnocca'."
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          Scritta da: NikkiPinki
          Nicola: "Lucia..."
          Lucia: "Sshhhhhhh, ti porto a bere una birra..."
          Lucia: "Tra una settimana mi sposo, e lo amo..."
          Nicola: " Ma allora... perché?"
          Lucia: "Perché mi guardi in un modo che mi fa diventare matta... Non faccio male a nessuno... È una cosa mia e rimane mia... Tutto quello che farò stanotte l'ho sognato mille volte... nei minimi dettagli..."
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            Scritta da: Andrea Manfrè
            Step: "Allora, vuole sapere perché sono partito?"
            Signora: "Si."
            Step: "Guardi che è una storia lunga... Si chiamava Pollo, ecco. Strano nome, vero? Ecco, è l'amico che ho perso più di due anni fa. Stava sempre insieme alla sua ragazza, Pallina. Una persona troppo forte, occhi vispi, sempre allegri, fortissima, dalla battuta facile e pungente... Io invece stavo con Babi, che era la migliore amica di Pallina."
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              Scritta da: Andrea Manfrè
              Pallina: "Cavoli, ti devo raccontare mille cose. Oh, m'avessi scritto due righe, una telefonata, una cartolina. Ma almeno il numero mio te lo ricordi?"
              Step: "È lì che cercavo sempre Pollo"
              Pallina: "Ciao Andrea. Che, ci fai entrare?"
              Andrea: "Certo Pallina, stai sola con il tuo amico?"
              Pallina: "Sì, ma sai chi è lui? Dai, è Step, ti ricordi, ti ho raccontato..."
              Andrea: "Come no... Cazzo, ma sono vere tutte le cose che ho sentito su di te?"
              Step: "Riduci al sessanta per cento e qualcosa di buono c'è."
              Pallina: "E modesto... Grazie Andrea".
              Step: "Certo che sono proprio cambiati i tempi..."
              Pallina: "Perché?"
              Step: "Ma è così che li prendono i buttafuori adesso?"
              Pallina: "Ma guarda, Step, che quello è uno preciso."
              Step: "Sì, preciso. Che vuol dire preciso? Ai bei tempi, prima di stare su una porta ti facevano vedere i sorci verdi per capire se te la cavavi o no. Sai che una volta al Green Time mi hanno detto di consegnare i soldi in una stanza in fondo... Sono entrato e mi sono piombati addosso in tre... Insomma, col cavolo che mi hanno preso i soldi. Mi sono tolto la cinghia al volo e pum! In faccia a tutti e tre. A uno l'ho preso con la fibbia e gli ho spaccato uno zigomo. Gli altri due poca roba. Ma certe sganassate in faccia. E da quel giorno ho fatto quattro mesi filati sulla porta del Green Time. 100 a sera. Era un sogno e rimorchiavi che era una meraviglia."
              Pallina: "Pollo aveva un segno sulla faccia sotto lo zigomo sinistro. Mi ha detto che era stata una cinghiata."
              Step: "Forse sarà stato il padre."
              Pallina: "Bugiardo. Non sei cambiato."
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