Apre il cuore all'altro chi non desidera possedere con ardore, ma chi offre amore puro e sincero, innocente ed equilibrato, in quanto l'amore lampante non obbliga, non brama, non biasima, non interferisce, non calpesta, non offusca la vista, non condiziona l'altrui esistenza, ma riesce a farsi da parte, se necessario.
Un gentiluomo non perde tempo "a studiare" posizioni o atteggiamenti... Egli da sempre si porta verso il prossimo con raffinata eleganza; dolcezza che si manifesta nei gesti quotidiani e che s'origina, limpida ed impeccabile, dal nobile cuore, non già dalla ragione. Signori si nasce;.
Non illuderti di cambiare il mondo arrabbiandoti con esso. Il mondo per cambiare ha bisogno della tua vivacità mentale, non della tua "rabbia" adolescenziale; del tuo cuore, non del tuo rancore; delle tue fragili, ma pur vere emozioni...; della sincerità che alimenta la dignità; dell'affetto trattenuto spesse volte stretto stretto lì, nel petto. Apri il cuore ad un nuovo giorno, fà risplendere la luminosa forza presente nell'acerba interiorità, chiedendo al mondo ed a te stessa: perché ci sono e cosa Dio desidera da me? Non dimenticare mai di porti questa domanda.
Non sempre chi ti sorride desidera il tuo bene; non sempre chi ti "riprende" vuole il tuo male.
Tutto ciò che accade è uno stimolo in più per crescere, un punto dal quale ripartire, con volontà e coraggio, per proseguire il cammin dell'esistenza in piena armonia di anima e corpo. Non è possibile dimenticare ciò che è stato, il dolore sopportato; ma sarebbe un'ottima idea ringraziare il passato, nel bene e nel male; per un semplice motivo: l'averci plasmato in positivo, permettendoci di essere ciò che attualmente siamo. Il dolore, in tal caso, forma persone di buonsenso ed accentua ulteriormente la sensibilità.
Ognuno ha la sua verità. Sta a noi decidere se modificare la verità iniziale unendo il personale pensiero agli altri pensieri: diversi per stile ed espressività, ma non per questo meno validi...
Più pensieri sensati portano al confronto.
Il confronto porta sicuramente ad una crescita interiore.
Il guaio è che non vi è la capacità di accettare l'altrui ragione o verità, quando valida e sensata.
Chi pensa con il cuore vive più a lungo e meglio.
Chi agisce in bontà e con cuore sincero rende a se stesso nobiltà ed onore per la grande umiltà che tramuta il sorriso in virtù e in splendore. Questo per dire che fare il bene non è mai cosa vana e non è azione diretta esclusivamente a beneficio di chi lo riceve (gli ingrati esistono, purtroppo), ma torna prima o poi al mittente. Al di là di ciò, chi fa il bene emana una luce interiore che allieta la vista di quanti apprezzano l'umile di cuore. A mio avviso è puramente inutile ripensare agli ingrati. Meglio sorvolare, ma senza mai cambiare la propria anima. Chi nasce signore, prima o poi si distingue dalla folla (questione di ore, di giorni, di mesi... ma alla fine...).
Porto con me infiniti conflitti interiori; mi scoppia il cervello; soffro di forti emicranie (dopo aver smesso di fumare ancor di più). Smisi di fumare il 19 giugno 2016. È dura da mandar giù. Ecco, questo è il classico esempio che spiega l'eterno conflitto fra bene e male: se fumo rischio di ammalarmi, se non fumo casco in uno stato depressivo. Cos'è meglio a tal punto, tornare a fumare o starsene con le mani in mano? In tal caso dov'è il bene e qual è il male? Naturalmente non fumerò mai più! Dopo aver sofferto non torno più indietro. Ma medito: la nostra è una corsa ad ostacoli nel tentativo, vano, di trovar per ogni problema una relativa soluzione: la verità. Non esiste verità che non sia presente in Dio; cerco di fare del mio meglio. Ma puntualmente finisco per sbagliare. Dunque... è bene che io mi affidi al signore.
Chi l'ha detto che un buongiorno partito dal cuore sia "semplice"? Il cuore è ricco di sentimenti contrastanti! È semplice e complesso, è dolce o turbolento, gioviale o glaciale, fiorito o appassito, sereno o vorticoso, indifferente ed impulsivo, protettivo e generoso. Il cuore racchiude in sé la stessa essenza vitale; talvolta fa bene, a volte fa male.