Scritto da: Michele Melchionda
Che sia Pasqua, tra i mari di corpi inermi, tra i muri di parole e tra le croci appese al collo baciate all'approdo. Sia Pasqua in ugual misura tra i cuori che esplodono e quelli che respingono. Sia sollievo nella sofferenza e redenzione nella superbia. Sia Pasqua nella via crucis del fango e del freddo, tra le tavole imbandite e quelle capovolte. Che sia Pasqua.
Michele Melchionda
Composto venerdì 25 marzo 2016
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    Scritto da: Michele Melchionda
    Mio tesoro d'amore,
    non rinuncio a questo tormento che dà pensieri di vento.
    Come una serpe nel cuore entra dove nessuno entra, abita dove nessuno abita.
    Come un'innamorato folle si poggia sul caldo ventre del tuo colle
    e vive di solo riposo, di solo respiro.
    Il pensiero di un bacio mi fa stringere forte questo lamento,
    mentre la mente pianta semi d'amore
    e l'aratro delle tue parole scava e alza zolle del cuore mai viste dal sole.
    Così il tormento si dà vita,
    come il bruco in farfalla, come la tempesta in arcobaleno.
    Perché vietare il tuo pensiero a viaggiare tra le onde del sangue,
    perché rischiare di sbattere tra gli scogli della solitudine,
    perché evitare la tempesta del desiderio.
    Voglio per questo salvare tutto il mio dolore, da mille livore e da cannonate di pirati amputati d'onore.
    Dolce tormento non lasciarmi nell'istante di questo momento,
    tieni vivo il fremore del cuore e fammi soffrire mille pene per ore e d'ore,
    pur di conservare, questo tesoro d'amore.
    Michele Melchionda
    Composto venerdì 11 marzo 2016
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