Scritto da: Marco L.
Guardavo in giro, senza odiare, le coppie che giravano per il paese, chi mangiava un gelato, chi stringeva la propria anima, chi teneva in mezzo un piccolo bimbo che quasi cadeva, pensavo alle coppie turbolente che ritornavano insieme, ed io... Beh, io ero in un ciclone, circondato da amici che in modo frivolo passavano da ragazza a ragazza, volavo su tutto, perché non potevo e non riuscivo ad atterrare su questo pattume, forse non volevo neanche, restar solo, avevo perso la mia ultima speranza, lei non sarebbe tornata, lei non sarebbe mai più tornata perché a me non spetta una storia vera, una storia turbolenta dove tutto si sistema poi, guardavo tutti in un bar mentre sorseggiando un whisky una lacrima amara mi cadeva, ero da solo.
Composto lunedì 5 dicembre 2016

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    Scritto da: Marco L.
    Riferimento:
    L'amaro naufrago dei bar.
    Dedica:
    A.

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