Post di Giovanni Battista Quinto

Dott. in Scienze Pedagogiche, nato sabato 24 giugno 1978 a Lauria (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Poesie, in Umorismo e in Frasi per ogni occasione.

Il tutto è l'espressione più vera di ciò che ci circonda, di ciò che ci ispira e che ci trasforma facendoci diventare uomini migliori o peggiori (dipende da cosa noi vogliamo). Senza il mio fratello (il mio simile)... senza la natura, (l'universo che ci circonda), io non potrei che essere niente e non riuscirei a raggiungere alcun traguardo. Solo l'egoista crede, con presunzione, di poter bastare a se stesso!
Giovanni Battista Quinto
Composto lunedì 23 ottobre 2017
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    Mi chiedevo come possa il "tutto" esser relativo. Il "tutto" comprende in sé un valore assoluto, il relativo non ha in sé alcuna certezza o valore assoluto. Il tutto potrebbe corrispondere all'infinito? E l'infinito cos'è? Dovrebbe essere il tutto in sé. Dunque l'infinito è una certezza assoluta visto che corrisponde al tutto e il tutto è Dio la relatività sosta nel mondo della materialità dove il tutto potrebbe corrispondere al niente ed il niente al tutto.
    Giovanni Battista Quinto
    Composto domenica 22 ottobre 2017
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      Cos'è la realtà? Siamo davvero certi di esser ciò che siamo? Siamo pienamente consapevoli di vivere nella autentica realtà? Si! Di trovarci, insomma, nel luogo che consideriamo sicuro e tangibile, o lasciamo ampio spazio alla nostra fervida immaginazione? Nell'incertezza non credo sia possibile stabilire se la realtà nella quale sostiamo sia la vera realtà. Talvolta il cammino di tale esistenza ad ostacoli sembra visto quasi come un film dal sottoscritto, nel quale film lo stesso interpreta due ruoli: la parte dell'attore principale e contemporaneamente quella di unico spettatore nonché responsabile delle proprie azioni.
      Giovanni Battista Quinto
      Composto domenica 22 ottobre 2017
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        L'uomo rude guizza in alto richiamando l'attenzione sul pensiero che ora indugia nella voglia di plasmar l'altrui coscienza alimentando l'ossessione o dimenando mani e piedi per la brama di rifarsi un nuovo nome non pensando che al guadagno, non vivendo che d'inganno. L'uomo inerme in apparenza, l'uomo avaro quanto basta, va parlando o va sparlando nella nebbia fredda e buia;
        e tanto algido è l'amor ch'egli vive in comunione col suo ego ottuso e vile, con lo specchio dei suoi sensi ormai affannati
        che egli usa a piacimento per straziare i sogni altrui trattenendo tutto a sé!
        Or, giunto il momento di invacchire, lo stolido pungente e malfidato, il solipsista per eccellenza, l'aggressivo predicatore, pantagruelico quanto basta, ingrato ed angosciato, tenta d'erompere solitario vagando nell'oscuro quanto insano obiettivo d'obnubilare le coscienze, incutendo in loro timori e infliggendo sentenze per colpe che non hanno.
        L'uomo di mondo, il sapiente, il presuntuoso che sente fortemente d'essere giunto al confine tra l'umano e il divino, al traguardo dello scibile o dell'impossibile...
        in realtà resta semplicemente un poverino...
        Perché non ha capito che l'alto dei cieli spetta agli innocenti, non agli imbecilli; agli umili, non già ai presuntuosi; ai virtuosi, non certamente agli uomini invidiosi; ai veri bisognosi, non a quanti cercano quotidianamente denaro in nome d'un Dio "creato" ad hoc dal parvo nonché misero pensiero.
        Il vero Dio è il Dio dell'amore, della carità.
        Egli si è sacrificato per noi donando la giusta libertà.
        Chi ha privato l'uomo della libertà è lo stesso uomo (magari considerato un santo o venerato come tale dai più):
        uomini che rinnegano Dio sottraendo la libertà, circondandosi di servi sciocchi sui quali approfittar fin quando le necessità lo richiedano, rimproverando o biasimando costoro, frattanto, in giro per il paesello.
        L'approfittatore, l'avaro, il megalomane mai avranno la mia stima, siano essi Laici o consacrati.
        Diamo spazio ai giovani!
        Giovanni Battista Quinto
        Composto domenica 15 ottobre 2017
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          Passano i giorni, i mesi, gli anni e scopro con rammarico che il social del momento è un turbinio di noncuranza e di turbamenti, un misto di sadismo e di insensibilità, un album di figurine dove gli attori son tutti sul piede di guerra, pronti a sbranarsi come leoni in un deserto.
          Per un semplice nonché comune difetto fisico portato con grazia ed eleganza da un tale personaggio (vip), si sono scatenati commenti a dir poco pietosi su di un post che immortalava il suddetto. Gente con tanto di diplomi o di lauree, decantati nelle preziose info, ammoniva o derideva, biasimava o scherniva la giovinezza "sfiorita" d'un uomo fra tanti...
          è davvero difficile oggigiorno esser dei principi... o dei re.
          Ancor più difficile è l'entrare nella mentalità alquanto "tonta" e contorta di soggetti con curriculum di tutto rispetto i quali, non volendo, si tuffano con le personali miserie morali nelle profondità d'un mare pieno d'onde impetuose e di amarezza.
          È umanamente improbabile asserire che determinati soggetti siano parte integrante di una società che lavora, che si proietta verso il progresso, che invia messaggi affettuosi pubblicati con attenzione e devozione sui profili colorati e super sdolcinati.
          C'è tanta cattiveria in giro; contrastata dal bene... questo si!
          Ma quella presente, un po' mi fa paura.
          Deridere chi ha un "difetto" fisico di qualsiasi natura, è segno di grande immaturità e di incoscienza.
          Ultima cosa: vorrei ricordare a questi supereroi falliti della tastiera... che prima o poi la vecchiaia s'approprierà di ciò che la gioventù concesse. Nessuno sfugge ai segni ed all'azione del tempo.
          Molte persone guardano al corpo come fosse entità pura ed immortale, non accorgendosi purtroppo della pochezza interiore.
          Che tristezza!
          Giovanni Battista Quinto
          Composto domenica 15 ottobre 2017
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            In amore non si dovrebbe mai disperare! L'impensabile non può essere riconosciuto o immaginato; l'inconcepibile è presente in altra realtà. Nella realtà terrena tutto ciò che il nostro cuore desidera potrebbe tranquillamente realizzarsi; è solo questione di tempo e di fortuna. Perché non è semplice vivere un amore vero, sincero ed eterno, ma può sempre capitare.
            Giovanni Battista Quinto
            Composto domenica 15 ottobre 2017
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              Più ci si comporta con fare virtuoso, nel rispetto delle regole e dell'altrui dignità, più si rischia di essere additati come permalosi, schizoidi, o pazzi da manicomio.
              Questo perché?
              Perché la società negli ultimi tempi ha educato al libertinaggio, non certamente alla libertà.
              La gente (senza generalizzare) confonde sempre più le due identità verbali... ed i rispettivi significati.
              La libertà risplende di luce propria e si rifà al rispetto delle regole e dunque al rispetto dell'altrui dignità (Dignità vista come identità unica nel suo genere).
              I numerosi fatti di cronaca sono la conseguenza tangibile di questa confusione generale,
              di questo assiduo e deleterio rifiuto che mina le regole essenziali del viver civile.
              Giovanni Battista Quinto
              Composto sabato 14 ottobre 2017
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                Il vero "problema" non sono i baci mai dati, a mio avviso; ma gli sguardi e i sorrisi rifiutati di proposito o non sempre donati con cuore sincero a quanti incrociamo per strada; son le piccole attenzioni quotidiane che per ripicca o rabbia cerchiamo ad ogni costo di tramutare in sgarbo o scorrettezza che dir si voglia. La realtà è questa! Credo che sia molto distante quel mondo immaginario e favoloso... fatto di baci e di bene profondo.
                Giovanni Battista Quinto
                Composto martedì 10 ottobre 2017
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