Commenti a A San Valentino vinci Parigi, ora tocca a "Facebook"
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postato da Trishtil, il
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postato da Giuseppe Freda, il
E con ciò l'organizzazione del concorso è servita. Uno a zero, e palla a centro.
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postato da Giuseppe Catalfamo, il
Brava Barbara... quello che volevo dire io,ma nella vita perlopiù Feci il falegname :)
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postato da Barbara Brussa, il
Se vogliamo parlare di correttezza, allora sarebbe opportuno - quando si partecipa ad un concorso - lasciare che sia esclusivamente chi di dovere a giudicare l'operato di ognuno. Elemosinare voti, favori, "mi piace", o qualsivoglia "passaparola", non rientra esattamente nella mia personale visione del concetto di correttezza. Senza considerare che chi dovesse risultare vincitore, dopo aver fatto un ottimo passaparola tra amici e parenti, perderebbe il premio migliore: la propria personale soddisfazione; quell'emozione che, seppur piccola, sarebbe oltremodo VERA e sincera.