Commenti a "Spesso ho la "dannata" percezione di essere..." di Paul Mehis


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postato da , il
Mah...
Francesca il tuo commento mi lascia assai perplessa... Forse perchè io mi conosco molto bene.
"Gnoti sautòn" - conosci te stesso - diceva il mitico Socrate.
Conoscersi è principio di sapienza e segno di maturità.

Io credo che quando si è sempre, comunque e sinceramente sè stessi, si arriva a conoscersi piuttosto bene e si permette (anche)agli altri di conoscerci veramente.
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postato da , il
come diceva pirandello noi siamo uno, nessuno e centomila quello che sei per te non sarà mai quello che sei per gli altri...per conoscerci dovremo chiedere agli altri chi siamo e anche allora non lo sapremo.la mia prossima poesia sarà :noi ci conosciamo perchè gli altri ci presentano e per lo stesso motivo noi non ci conosciamo...grazie dello spunto  :-)
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postato da , il
Paul ... :-D

Ricambio con semplcità ed estrema franchezza: hai in te il valore grezzo di un diamante...

Spero e ti auguro che con il tempo una mano gentile lo renda ancor più puro e splendente... :-)
5
postato da , il
Brunason, tutto quello che conservi ti ha comunque reso uno specchio di valore...
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postato da , il
Paul il tempo brunisce ogni specchio, rendendolo "vissuto"...

Coloro che vi si specchiano lasciano sempre tracce di sé,  a volte luminose, più spesso oscure... Talvolta, come l'odioso Dorian Gray, fanno a pezzi lo specchio, proiettandovi l’odio e il disgusto che hanno di sé.

Io conservo incrinature ed ombre, ricordo delle altrui visione ipocrite e distorte.
Eppure amo esser specchio e riflettere luminose trasparenze.

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