Scritto da: Barbara Brussa

C'era una volta...


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C'era una volta una principessa che, ovviamente, credeva alle favole...
Era una principessa senza regno, che si era perduta in un mondo che nulla aveva a che fare con la trama della favola che fu scritta per lei.

Ansiosa di ritrovare la sua landa fatata, ella si mise in cammino.
Apparentemente fragile, ma alquanto decisa ed intraprendente, la principessa sostò a lungo all'interno di alcuni castelli che il destino aveva posto sulla sua strada.

All'inizio sembrava sempre tutto tranquillo, tanto da farle sospettare di aver trovato il suo regno... ma ogni volta, puntuali come la morte, spuntavano mostri da combattere strenuamente e draghi che anziché alimentare il "fuoco", lo spegnevano, lasciando soltanto il freddo di una noia mortale.

A quel punto, di volta in volta, ella ricominciava a cercare la sua strada...
Un giorno, vide stagliarsi all'orizzonte un magnifico castello, con due alte torri ai lati, che ricordavano le ali di una gigantesca farfalla. Lì, il sole splendeva sempre, anche di notte, e grandi alberi creavano ampie zone d'ombra, nelle quali si poteva trovare ristoro.
Almeno, così le era sembrato.

Immersa nei propri pensieri, la principessa vide materializzarsi davanti ai suoi occhi un bel principe. Proprio lo stesso che aveva ... [segue »]

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    Scritto da: Barbara Brussa
    Riferimento:
    17 Dicembre 2008.
    C'era una volta... e poi, chissà.

    Commenti

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    postato da , il
    Anche le armature hanno il loro punto debole. Basta solo avere tanto amore, pazienza e perseveranza, per trovarlo.
    E un giorno, il principe, denudato della sua armatura e di ogni scudo, siederà all'ombra di un oleandro accanto alla sua amata, raccontando le eroiche imprese che l'hanno portato a vincere... le sue paure.
    (Amo anch'io le favole a lieto fine :-))
    Un abbraccio e ancora grazie!
    11
    postato da , il
    Figurati, io per capirlo sono dovuto morire, ma poi sono ritornato e purtroppo sempre munito di armatura...Ma credo sia il destino dei cavalieri.
    (Non è detto che se il tuo principe non ti ami come desideri, non ti ami comunque con tutto se stesso...)Ovviamente non è mia questa frase ma rende l'idea.
    Saluti donzella.
    10
    postato da , il
    Caro Paul, hai centrato in pieno il problema: i linguaggi diversi. Alla "principessa" ci sono voluti anni e anni di pazienza, per cercare di infiltrarsi in quella corazza ma, alla fine, ci è riuscita. Certo, restano ancora da comprendere le motivazioni di certi atteggiamenti, ma la strada è ormai aperta...
    Di sicuro, come dici tu, è necessario vedere con altri occhi, per poter comprendere.
    Ti ringrazio moltissimo, il tuo commento mi ha commossa.
    9
    postato da , il
    Toccante!
    Però hai provato ha parlare nella lingua del principe?
    Lui probabilmente non riesce a parlare nella tua. Le sue parole restano bloccate sotto alla corazza.Magari  si tormenta perchè non riesce a fare ciò... Credo che il tuo principe troverà la forza di riutilizzare la sua chiave... Oppure ti perderà e passerà il tempo seguente a maledirsi per  non avere avuto il coraggio di dirti ciò che in realtà sentiva talmente forte da spaccargli il cuore, ma non l' armatura.
    Vi auguro un meraviglioso lieto fine.
    8
    postato da , il
    Sentiti ringraziamenti a tutti, siete splendidi...
    Vi abbraccio, augurandovi Buone Feste!

    P.S. Più che una regina, mi sento come la carta Regina... ma non voglio andare oltre ;)

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