Commenti a "E non so perché quello che ti voglio dire lo..." di Alessandra Cecchini


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Non ho mai amato nessuno così e nessuno è mai stato così vicino a me nella completezza di un cielo apparentemente tagliato a metà.......nessuno mai mi aveva fatta sentire completa e spontanea,libera e catalizzata,ipnotizzata e reattiva,nessuno mai mi aveva fatta sentire importante,cercata,amata,ricercata e viva!!!!!!!!!!!il mio giardino è aperto,rigoglioso,le cicale friggono al sole,arde la passione di rinverdire al nuovo giorno,uno stato apparente di luce e una notte da solstizio,prenne d'estate.la luna porta con se,impressa,l'immagine del tuo volto,i fiori si schiudono al tuo profumo,il canto ritmatico confonde le nubi,il cielo è terso di un blu jazzato che fluttua tra le mie dita come un magico arpeggio.il mare è quieto,la bonaccia preannuncia acque pescose,impertubabili e le onde scacciano vecchi dolori e lacrime fredde.all'orizzonte ci sei tu che mi aspetti,ti sono talmente vicina che le nostre ombre sono una sola.
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ti amo perchè siamo due riflessi di una stessa anima.
ti amo perchè nn esistono tranelli.
ti amo perchè mi ami.
ti amo perchè nn mi sento più sola.
ti amo perchè nn ho paura.
ti amo perchè ho più coraggio
e infatti vieni da me e questo è l'inzio di un non inzio ma di una trasposizione nella realtà di sogni,emozioni,desideri,tutto ciò che pensavamo di nn meritare perchè troppo alto,da essere solo pensato,tutto questo esiste e siamo noi!!!!
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ho scandagliato la mia anima, lavandola con le lacrime sporche di sangue ,lasciandola in ammollo nel mare, asciugandola al vento  fritto delle cicale ,tagliuzzandola con lame d'ansia,nn trovando mai la fine del mio pozzo,calandole un secchio per riportarla alla luce .ho nutrito la mia anima con lacrime velenose e sentimenti scaduti.ho gettato la mia anima tra le pieghe della notte in mezzo ai sussurri dei disperati e il puzzo dei liquami.ho lasciato che le paure la facessero a brandelli come avvoltoi imbellettati di terrore.cieca,sfinita,sorda e monca,l'hai soccorsa  e rammendata tu.ora sn qui a guardarla volare come un falcone,col braccio teso,senza protezione,proteso ad attendeci.
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Amore stai dormendo e non ho il coraggio di disturbarti ma solo di sfiorarti e accarezzarti coi miei pensieri persi tra le fantasie più recondite della mia anima. è stata una giornata intensa,ma la spinta ad amarti,a cercarti in ogni battito del tempo,tra le note di un profumo simile al tuo,tra i sibili di una voce che sembra la tua,tra le pieghe del vento,tra i colori di un mare,cristallizzato nell'attimo in cui ci siamo salutati,fermo all'attimo in cui mi hai,ci siamo,giurati amore,passione,ossa e sangue,pelle e saliva.Così ti amo,così ti desidero,mentre languida penso alle mie mani sul tuo corpo,alla mia bocca sulla tua pelle,al mio piacere che arriva intenso,piano piano,soffice e teso,a te che come una scossa vibri bruciando dentro di me fino a farmi squagliare e,liquido,si riversa addosso,sulle tue cosce,tra le tue mani,sopra i tuoi battiti in mezzo alla mia voglia,persistente,di te,di noi,di ciò che ho trovato,di ciò che ho capito,di quello che saremo.ogni battito ha nuove ali che mi librano via dal passato,via dal dolore,lontano dallo squallore,dalle incomprensioni,dalle botte ,libera di donarti la mia essenza,libera di amarti e custodirti come un tesoro,come il più nobile tra gli uomini,indelebile come un solco del nuovo presente che traccia un futuro,lontani da tutto e da tutte le menzogne di una vecchia,scomoda,esistenza,vicini solo a tracce nascoste di una realtà che non è un'incognita ma che è pronta solo a manifestarsi.COSì TI AMO E TI AMERò PER SEMPRE E LA SORTE CI APPROVA E SMETTE DI NASCONDERSI.
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Habibi
NdA: Il dolore è una corda da equilibristi, una maglia stretta delle nostre ferite.

 

 

Cos'è la tristezza?
Come pioggia cupa che s'impregna nell'anima
e punge stillando.
Aghi freddi.
Lacrime grigie sospirate nei ricordi sempre vivi
sempre accesi.
Fuoco tropicale sotto l'acqua
nel gelo dela lontananza
tra urla sommesse e occhi pendenti.
Cos'è l'angoscia?
Come un calore in gola
un lento deglutire.
Il ruvido malinconico limbo dell'incoscienza
in balìa di una non morte
che rallenta il tempo
dilata lo spazio.
Cos'è questo struggimento?
Come un pipistrello annodato tra i miei pensieri
irretito da una musica dolce
invischiato in una lenta agonia.
E la luce filtra mentre flette un'ala
per tentare un volo
che io non spicco!

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