Commenti a "Non mi piace Nietzsche perché ama la..." di Bertrand Russell


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Può darsi giuseppe, ma possono aiutare a mantenersi con i piedi per terra. Certamente alla tua super filosofia e al tuo modo di analizzare le cose quella frase apparirà soltanto come uno spiffero innocuo. ma c'è molto di più in fondo. Ma non posso spiegare quello che poi servirà  esclusivamente come analisi matematica. Non avrebbe senso e non sarebbe utile. inoltre ritengo che  "alcuni" pensieri sono più reali e veritieri quando vengono vissuti piuttosto che spiegati. Altro non so dirti.
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Forse mi sbaglio Pino ma non credo che Russel possa essere definito ateo,
se non   in senso religioso. Egli possedeva grande spiritualità e difendeva
il suo pensiero con coerenza anche nel privato.Infatti uno dei suoi scritti si
intitola 'Perchè non sono Cristiano' non 'Perchè sono ateo' credo che ci sia una differenza sostanziale tra le due espressioni.
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Dunque, ricapitoliamo: l'anima, gli eroi, i vincitori, i santi, i geni non esistono e sono tutte fregature (più altre male parole). E in tutto ciò la verità è che ognuno tenta di tirare a campare e di avere fortuna.
     Ora, per quanto sopra andavo dicendo, MANCANO LE MOTIVAZIONI di queste affermazioni. Esse esprimono quindi null'altro che un'opinione. La quale opinione, però, ha un grandissimo difetto: quello di generalizzare. Al massimo infatti si potrebbe dire che eroi santi eccetera non se ne sono mai visti. Ma dedurre dal fatto che una cosa (o un certo tipo di persona) non la si è mai vista, il fatto che quella cosa o quella persona NON ESISTANO, è un pesante vizio logico, indizio di superficialità, se non di mala fede. Del pari, l'affermazione che ognuno tenti di tirare a campare e di avere fortuna rientra nello stesso festival dell'assurdo, innanzitutto perché per quanti uomini si siano conosciuti non li si è certo conosciuti tutti, in secondo luogo perché nessuno può sapere cosa realmente vi sia nella mente di un altro uomo, e peggio ancora di miliardi di altri uomini.
     Conclusione: si tratta di affermazioni ad effetto, che però valgono perfettamente NIENTE. Come ce ne sono migliaia, milioni nella moderna "letteratura".
     Perché la vera letteratura è quella che FA RIFLETTERE; non quella che enuncia come verità rivelate idee del tutto opinabili ammantandole di espressioni ad effetto (in questo l'arte della parolaccia è tipico viatico per condurre al convincimento talune categorie di persone: Grillo insegna).
     Io ti consiglio di riflettere su queste cose, e di tentare una ricostruzione non tanto delle tue convinzioni (sei naturalmente libero di avere quelle che ti pare), ma dei procedimenti che la tua mente ha usato ed usa per acquisirle. Potrebbe aprirsi dinanzi ai tuoi occhi un mondo nuovo, in cui ancora si possa nutrire un minimo di speranza.
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Rispondendo a Pintus nel suo commento n 30, Io non mi sento ne predestinato ne fortunato ne speranzoso ne ambizioso. Qualsiasi termine tu possa attribuirmi resterà un tuo pensiero, non mio.
E mi perdonerai se userò una frase abbastanza dozzinale di un altro
ma che personalmente ho condiviso dal momento che mi ci sono ritrovato abbastanza:

L'anima non esiste, è tutta una fre*ga*tur*a. Gli eroi non esistono. I vincitori non esistono, è tutta una fregatura e una gran ca*g*ata. I santi non esistono, i geni non esistono son tutte fregature, tutte favole, è così che va avanti il giochetto. Ognuno cerca solo di tirare a campare e d'aver fortuna; se ci riesce. Il resto non sono che s*tr*on*za*te.

Buonanotte
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Sono invece d'accordo con il fatto che due corpi profondamente diversi possano unirsi per cooperare insieme,  ma solo quando accade qualcosa che mira a colpire e a danneggiare entrambi.

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