Commenti a "Ho tanta confidenza in Gesù, che se anche..." di San Pio da Pietrelcina (Padre Pio)


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Tu vuoi tracciare il limite tra Cristiano e Fanatico omi*cida, lo stesso varrebbe per tutte le altre religioni immagino, eppure la storia, tutta la storia, e non solo, anche l'attualità, conferma come tutti i tentativi di seguire una dottrina pura, cada nel fanatismo, quindi nella violenza. Ora, non mi interessa se esiste o è esistita una manciata di personaìe che ha seguito o segue i precetti di Cristo in maniera lodevole, perchè ce ne sarà sempre un manipolo molto più voluminoso che invece utilizzerà la religione per scopi politico-economici ed egoistici, ma sopratutto ce ne sarà sempre un vero e proprio esercito che crederà fermamente che quei metodi egoistici e violenti siano giustificati dall'amore del giusto. Allora,  a questo punto, io condanno (e qui sembro un po' Nietzsche, ma è un caso, te lo assicuro) ogni forma di fede. Non mi interessa se tu sei un buon Cristiano, io da quando a scuola ho saputo come avevano spazzato via Bruno, tra atroci torture (che è l'unico esempio a cui facciano un cenno nelle scuole, ma i casi sono innumerevoli e degni di peggior film horror) ho smesso di essere Cristiano, come invece avrebbe voluto mia madre, mia nonna e compagnia bella, e ho abbandonato complessivamente qualsiasi appartenenza a dottrine di qualsivoglia tipo, perchè non è un'attenuante il fatto che la dottrina sia di per sè pura, se poi viene utilizzata e storpiata fino alla violenza più inaudita: io semplicemente non voglio più nemmeno sentirla nominare. Cattolici, Cristiani, Musulmani, blabla non mi interessano, per me non esistono, e io, a differenza Loro, li condanno, A PAROLE, ma li condanno. E Schopenhauer ha fatto in fin dei conti la stessa cosa, e con infinito coraggio, perchè al tempo si rischiava qualcosa di più. La vita. Per cui lode a Schopenhauer.
E non credere che per un ragazzo cresciuto nell'idea di Dio sia facile staccarsene, ci sto ancora soffrendo, ma tutto mi insegna che è l'unica scelta giusta.
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Quindi (per Dario): la voglia di bestemmiare "quel dio", di cui parla Schopenauer, sarebbe ben motivata se quell'omicidio fosse riconducibile alla dottrina di quel Dio; ma non essendo così, quella di S. è solo una reazione rabbiosa, come quella del popolino che vorrebbe subito linciare i colpevoli, senza le garanzie di un processo e di una giuria.
     Ora, facciamolo pure quel processo: e ditemi in tutta coscienza se possa mai essere la dottrina di Gesù Cristo chiamata a rispondere di quel fatto. E se ciò non è possibile - come non lo è - le parole di Schopenauer appaiono estremamente gravi, perché proferite da un uomo aduso alla ragione, mentre non di bestemmiare quel Dio si trattava, ma di condannare e punire coloro che si erano resi colpevoli di ammantare il proprio immotivato e sanguinario fanatismo dei crismi della superiore "volontà di Dio", di cui si erano arrogati il ruolo di depositari.
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Gli omicidi Vanini e Bruno sono sullo stesso piano, insieme a molti altri di tanta povera gente: l'inquisizione è stata un'ecatombe.
    Tuttavia questo non scalfisce neanche minimamente il cristianesimo, perché non vi è neanche un gesto o una parola di Gesù Cristo o dell'intero  Nuovo Testamento su cui potessero essere fondate quelle atrocità. Non esiste al riguardo neanche la possibilità di dubbi interpretativi.
     Alla stessa maniera, neanche una virgola del pensiero cristiano (e della fede cristiana) può essere addotta a fondamento del miserabile scandalo della pedofilia venuto alla luce nei nostri tempi (ma evidentemente di uso ben antecedente).
     Se ne deduce in tutta evidenza che tutti questi crimini sono riconducibili ad una ORGANIZZAZIONE TEMPORALE designata alla conduzione spirituale, e travalicata invece prima in un principato e poi comunque in una struttura di potere, in alcuni periodi storici munita dei netti contorni di una fanatica associazione a delinquere.
     Ma del pari in tutta evidenza risulta che tacciare la dottrina cristiana dei crimini in parola, derivandone la non credibilità ed il rigetto, non è opera di pensiero, ma opera rabbiosa di confusione mentale, intolleranza e probabilmente anche malafede: proprio perché in essa non è rinvenibile alcun principio di intolleranza, guerra, omicidio o discordia, anzi, tutt'altro !!
     Ma tornando a Schopenauer, la citazione "o si pensa o si crede", aforisma in sé perplesso per i motivi in precedenza esposti, essendo (o volendo apparire) di mera natura filosofica, non potrebbe essere motivata neanche dalla strage di milioni di innocenti, o dell'intero genere umano, giacché tali ultimi fatti meriterebbero un'indagine SIA su ciò che si PENSA, sia su ciò in cui si CREDE. Prova ne sia il fatto che Hitler, i suoi gerarchi e taluni  "medici" del tempo teorizzavano (cioè PENSAVANO  e non CREDEVANO) la supremazia della "pura razza ariana", e in nome di questo PENSIERO fu commesso l'orrore dei forni crematori.
      Ma a prescindere dai tanti filosofi o pseudo tali confusi, disillusi, incoerenti (tra cui Schopenauer: perché Schopenauer è anche incoerente) o rabbiosi, i crimini dell'inquisizione testimoniano la più assoluta assenza, in coloro che li commisero, non di fede in Gesù Cristo, ma ancora più a monte di qualsiasi forma di umanità.
     Questo a me pare ragionare.
     Sono pronto ad ascoltare e discutere eventuali motivazioni in senso contrario; ma non mi pare possano esservene, salvo voler stravolgere la realtà. Detto più chiaramente: trovatemi una sola parola o fatto di Gesù Cristo che possa essere posto a fondamento dell'inquisizione, e vi darò ragione.
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"Prima di bruciare vivo Vanini, un pensatore acuto e profondo, gli strapparono la lingua, con la quale, dicevano, aveva bestem*miato Dio. Confesso che, quando leggo cose del genere, mi vien voglia di bestem*miare quel dio"  - Schopenhauer -

Forse è questo a cui si riferisce Vincenzo. O si Pensa o si crede.
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Siamo alle solite: io vedo DUE tuoi commenti, rispettivamente contrassegnati dai numeri 35 e 36; ma in tutta evidenza ne manca almeno uno precedente. Prima di risponderti, attenderò dunque pazientemente che compaia. Per ora ti ripeto: se in calce a sinistra del tuo commento non vedi un circoletto col simbolo del "senso vietato" seguito dalla dicitura "elimina", quel commento è stato congelato dal censore automatico, in attesa del giudizio dello staff.

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