Commenti a A volte di Susan Randall


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Joe  ci sono lacrime che non possono non essere piante ....
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Maestro, fa’ ch’io non cerchi tanto:
di essere consolato, quanto di consolare,
di essere compreso, quanto di comprendere,
di essere amato, quanto di amare.
Queste parole fanno parte di una preghiera, attribuita a San Francesco, che costituisce secondo me una grossa direttrice di vita sia per chi crede, sia per chi non crede. La lascio qui per tutti i delusi da mancanza d'amore e comprensione altrui. Me compreso, naturalmente: giacché non parlavo ab externo, ma per dura esperienza personale della problematica in esame.
Sergio, alzati e cammina. C'è tanta gente che ha bisogno di te.
Un caro saluto. : )
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Essenziale, ma d'impatto. Appoggio Pino, ad ogni modo! :)
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Caro Jo certo hai frainteso le mie parole.Non minimizzo i sentimenti di nessuno tanto meno la sensibilità che distingue una persona, dico solo che le lacrime sono un bene importante e vanno spese solo quando ne vale la pena. Se la persona che hai accanto non comprende la
tua sensibilità o delicatezza d'animo mi dici cosa serve piangere ? Sono lacrime sprecate tanto chi non capisce non capirà mai neppure se piangi all'infinito. Allora bisogna tenere le proprie lacrime per se e destinarle solo quando e chi le merita, ostinarsi a pensare che nessuno comprende è un modo per isolarsi dal mondo, invece bisogna partecipare alla vita e semmai scremare le persone intorno a noi.
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Difficile trovare chi abbia una così profonda  sensibilità, che non si fermi alle apparenze e che non scappi qualora intuisca il tuo dolore...

Ti faccio i miei complimenti per come ti esprimi e per la sensibilità  che dimostri. Hai tutta la mia solidarietà.

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