Commenti a "L'ozio è la chiave della verità." di Marco Oliverio


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Nel merito, io consiglio il seguente itinerario di lettura:
1) partire dal Vangelo di Marco: dei tre sinottici (Matteo, Marco e Luca) è probabilmente il più antico. Gli altri due si potranno leggere dopo, tenendo presente che quello di Matteo è indirizzato ai giudei, ed è pieno di FORZATURE intese a dimostrare che si siano adempiute le antiche profezie (e giustamente, a mio avviso, i giudei non vi hanno prestato fede :) ; quello di Luca, indirizzato ai gentili, vale la pena di leggerlo dopo aver letto quello di Marco; tenere Matteo per ultimo, per comprendere le forzature di cui sopra).
2) GIOVANNI è la chiave di volta della comprensione del livello profondo del cristianesimo: leggerne prima le epistole, poi il Vangelo (che richiede lunga meditazione).
3) Le altre lettere apostoliche (escluse quelle di Paolo) sono una lettura semplice e rapida.
4) Tenere le lettere paoline per ultime: è nelle lettere paoline, infatti, che inizia la costruzione dell'edificio ieratico che tuttora tormenta e scandalizza le anime nobili. Vi sono in esse, e soprattutto nella lettera ai Romani, insieme a cose splendide, anche cose DA FARE ACCAPPONARE LA PELLE (idem si dica quanto alla prima lettera ai Corinzi). Tutti gli scismi teologici sono praticamente nati dalla lettera ai Romani. Quindi, maneggiare con cura.
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La morale cristiana non incita alla crocifissione di nessuno; incita invece a soccorrere chi è in difficoltà (vedi la parabola del buon samaritano, e tutta la predicazione di Cristo).
    Quanto al parto di Maria, non capisco perché sia negato, se andò a partorire in una mangiatoia, non avendo trovato alberghi... Forse ti riferisci al concepimento... Ma anche quest'ultimo elemento è di secondaria, anzi direi terziaria, quaternaria, ennesima importanza...
     Vedi, l'arretratezza intellettuale, culturale e sociale della specie umana ha fatto sì e fa tuttora sì che il cristianesimo sia visto sotto l'aspetto ieratico, miracolistico, sacramentale; e che siano stati fortemente prospettati premi e castighi, perché animalescamente si teme più di subire il castigo che di fare male. Viceversa, la sostanza del messaggio cristiano è, PRIMA DI OGNI COSA, di natura MORALE.
     Tutte le immoralità cui ti riferisci non sono proprie del messaggio cristiano, ma appartengono esclusivamente alle scimmie che lo hanno tramandato al pianeta delle scimmie, mescolandolo agli elementi di cui sopra.
      E' ora che le scimmie si evolvano, e che i cercatori di verità imparino innanzitutto ad approfondire con autonomo giudizio cose ed idee, prima di gettarle alle ortiche in base al mero sentito dire.
      Il mio consiglio per tutti è la LETTURA DEL NUOVO TESTAMENTO. Solo così si può COMINCIARE davvero a capire, tra le righe, il nocciolo del messaggio di Gesù Cristo.
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Occhio per occhio, dente per dente. Questa è la loro morale "scritturale".
    La nostra, invece, dovrebbe essere l'amore del nemico. Taluni lo misero a suo tempo in pratica, nascondendo alla cieca furia partigiana ragazzi tedeschi incolpevoli della follia nazista. Questo è, prima che cristianesimo, sensibilità umana.
     Della pasta uomo si può ancora fare qualcosa di buono. NON ABBANDONATE LE SPERANZE.
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postato da bluedeep, il
ANSA ore 23:24  :
Razzo colpisce Tel Aviv.  Israele: 'La pagheranno'
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Le idee sono idee, gli uomini uomini. Le prime si misurano col metro della scienza e dei valori, i secondi col metro delle azioni compiute. E le azioni non potranno mai inficiare le idee.
      E poi, scusami, le idee chi le partorisce? I marziani? Le idee degli uomini sono fatte per gli uomini, non per gli angeli. Diciamo invece la verità, e cioè che E' DIFFICILE mettere in pratica certe idee. E' DIFFICILE essere cristiani, tanto che non ci riesce neanche la maggior parte dei predicatori.
       Ma è difficile anche pilotare un aereo oppure mandare una sonda su Marte. Eppure c'è gente che ci riesce. Era difficile anche solo concepire uno strumento come il computer con cui discorriamo, eppure è stato concepito ed oggi è di uso comune.
       Allo stesso modo, è difficile essere eroi, e il cristianesimo richiede l'eroismo. E' difficile rinunziare a denaro, beni o altre utilità che si potrebbero conseguire facilmente tramite l'amico dell'amico. Fu difficile per padre Kolbe dare la vita al posto di quel padre di famiglia ad Auschwitz, eppure lui lo fece.
      Con la sfiducia nell'umanità non si va da nessuna parte. Anzi, no: si arriva alle estreme conseguenze del mondo attuale, permeato di inganno e di sopraffazione.
       La sfiducia nell'umanità è la peggiore lezione che potremmo lasciare in eredità agli uomini che verranno dopo di noi.

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