Commenti a "La razionalità è la tomba della vita: proietta..." di Francesco Iannì


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..c'è una frase di choelo che dice: la vita trama affinchè ogni uomo, segua la sua leggenda personale..e come giustamente dice caro Giuseppe, se non si è inclini ad ascoltare la vita..molti di questi segni purtroppo, restano vani..e credo, che in tutto questo di razionale, ci sia ben poco..e forse in modo razionale viviamo tutti, nonostante una consapevolezza ci induca a credere, di quanto beneficio la nostra anima ne godrebbe, se solo ci abbandonassimo di più.. La ringrazio per questo suo intervento..è stato un piacere..
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Due cose possiamo dare però per certe:
1) se mai ve n'è una, non è la razionalità la chiave di comprensione dell'Universo. Ne abbiamo due prove.
   a) La prima è il sostanziale abbandono, da parte della filosofia, del problema ontologico. Dopo le illusioni della filosofia greca, culminate negli assiomi di Aristotele; dopo le illusioni della filosofia medioevale, che tentava di costruire sulla "rivelazione" un'architettura razionale della "conoscenza" di Dio, la scienza ha preso il totale sopravvento su ogni speranza della ragione di penetrare il segreto della realtà.
    b) Ma questo "sopravvento" della scienza è di natura meramente pratica: la "razionalità" della scienza reca con sé gli stessi limiti della nostra natura umana; con essa noi proiettiamo noi stessi sull'Universo, non penetriamo, nel modo più assoluto, i suoi segreti. Le "scoperte" scientifiche altro non sono che un'approssimazione all'infinito al mistero che ci circonda, che ci sfugge completamente sia a livello percettivo, che a livello conoscitivo.
2) se mai ve n'è una, non è la razionalità la chiave di comprensione di noi stessi. I meccanismi interiori ed esteriori che guidano le nostre azioni e la nostra esistenza sono infinitamente più complessi, e chi credesse di poter razionalizzare se stesso e la propria vita commetterebbe il più frustrante degli errori.
    E' mia opinione che il problema sia di natura percettiva. Dobbiamo attendere che la natura ci munisca di nuovi strumenti, coi quali forse potremo percepire qualcosa di più del mistero che ci circonda: percepire in primo luogo l'amore che regge e governa tutte le cose. Questo amore di tutto per tutto, e innanzitutto nostro per il nostro prossimo, animali compresi, dovrà penetrare sempre più profondamente nella nostra natura, fino a renderci un tutt'uno con ciò che ci circonda. Fino ad allora, tentiamo di illuderci di vivere ancora nel Paradiso terrestre, abbandonandoci alla corrente della vita, ed affidiamoci con fiducia al mistero che ci ha generati, ci circonda e ci attende a braccia aperte. 
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..vedere le cose, e credere che la maggior parte di una collettività, le veda allo stesso modo...perdonando, ora..questo mio ardire, sà anche questo, un pò di fanatismo.. Vivere l'istante, e poter decidere in quel frangente, se si voglia essere razionali o meno, è ciò che molti chiamano libero arbitrio..ed è ciò che ci rende diversi da tutti gli altri esseri viventi..e come dicevo..ognuno può farne l'uso che meglio crede.. Che sia anche per lei, una buona giornata..
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..quanto ardire..e quanta rabbia..la razionalità, di per se..è neutrale??.. perdona la franchezza, ma credo che la razionalità possa anche far sbagliare..e in questo di neutrale, c'è ben poco.. poi, una "folle" razionalità è di per se, quel non capire che menti senza limiti hanno..comunque ognuno ha il diritto di vedere le cose come meglio crede.. Ciao a te..
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..una folle razionalità, potrebbe essere la cura..vivere un buon presente e astenersi dall' organizzare un futuro incerto...in fondo, siamo sicuri di ciò che è passato, dell'attimo concreto che stiamo vivendo..ma di certo non lo si può essere di un qualcosa che deve ancora arrivare..e forse pensandoci bene, molte delle cose che ho passato, di razionale..non ve ne era neanche l'odore..

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