Commenti a "Ogni arte ha la sua tecnica. Per scrivere..." di Giuseppe Freda


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"Per molti versi la professione del critico è facile: rischiamo molto poco pur approfittando del grande potere che abbiamo su coloro che sottopongono il loro lavoro al nostro giudizio; prosperiamo grazie alle recensioni negative che sono uno spasso da scrivere, e da leggere. Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale. Ma ci sono occasioni in cui un critico qualcosa rischia davvero: ad esempio nello scoprire e difendere il nuovo."

"Tutti possono diventare dei grandi artisti ma un grande artista può celarsi in chiunque."
(Ratatouille)

Anche un semplice cartone per ragazzi può illuminarci.
Tutti hanno il potere di raccontarsi anche se privi di tecnica, contrariamente non possiede questo potere chi è privo di anima.
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E come vuoi catalogarlo, Ligabue? E' stato un pittore sicuramente non sprovvisto di tecnica (non dimentichiamo che fu guidato da Mazzacurati), in cui si nota oltretutto una costante ricerca di miglioramento dei mezzi espressivi (lo comprovano i suoi autoritratti, e anche diverse esecuzioni ripetute di soggetti identici o molto simili).
   Quanto poi a Van Gogh, e in genere a tutti i casi in cui l'espressione artistica deforma la realtà obiettiva fornendone un'interpretazione personale e del tutto soggettiva, occorre tener presente che questo tipo di traduzione tanto più è efficace e operabile quanto più si sia analizzata e si sia in grado di rappresentare la realtà obiettiva. Chiunque consulti l'iconografia di Van Gogh si renderà conto che aveva una potente ed essenziale tecnica del disegno e della prospettiva; e non mi riferisco solo ai "mangiatori di patate" e agli autoritratti, ma a tutta la sua produzione. Di Picasso ho già detto. Non parliamo poi di De Chirico o di Dalì, le cui opere sono talvolta vere e proprie lezioni di prospettiva.
   E mi sto riferendo solo al disegno. Senza parlare della tecnica pittorica...
   I disegni colorati dei bambini sono spesso cose graziose, sicura espressione di quel tesoro meraviglioso che è la psicologia infantile; ma vengono poi la scuola e la ricerca personale. Senza questi elementi, le cui basi sono di esclusivo contenuto tecnico, tanto in pittura che in qualsiasi altro campo artistico non si va da nessuna parte; o, almeno, non si arriva lontano.
    Quanto poi all'aspetto letterario della problematica, che è quello che qui più ci interessa, è necessario che chi scrive rispetti almeno le regole fondamentali della grammatica, per evitare il riso non solo degli addetti ai lavori, ma anche di chi abbia frequentato con un minimo di profitto le sole scuole elementari e medie inferiori.
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Appunto , come lo cataloghiamo Ligabue  ??
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Giuseppe anche a me piace dipingere e ho frequentato anche scuola d'arte il nostro modello non era un busto, ma uno di noi davvero non scherzo :O) ma di questo nn ci frega... però non tutti i pittori sono ritrattisti ci sono anche i paesaggisti e chi va al di là del classicismo, senza andare all'estremo (cubismo ecc) prendi l'esempio di Van Gogh, Ligabue .... disegnavano come per loro era come loro percepivano le cose e il loro stato d'animo ( ma questo vale per tutti)
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Comunque, anche se non c'entra quasi niente con la grammatica, mi piace questa digressione sulla tecnica nelle arti figurative: è segno della varietà degli interessi coltivati dagli "abitanti " di questo luogo. Molto interessante. Io poi dipingo anche, e la discussione mi interessa. Come anche la tuttologia. Chissà, fare un post per ogni branca delle attività e dello scibile umano....   : )))

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