Scritta da: Giuseppe Freda

Palpito

Penso la luce triste
fioca sull'orizzonte,
ed una mano nera
che torturava cuori
di notte,
quando bambini buoni
volano tra le stelle
di calde fiabe bianche,
senza spiegare ali
nel buio.

Vedo la strada stanca
grigia di pietre mosse,
e l'angelo deluso
chino sopra cristalli
di vento
sparsi dentro le nubi:
ghiacci di fantasia;
torce di paradiso
scagliate verso ombre
di sole.

Sogno sorrisi dolci,
e occhi profumati
di lacrime pensose
su guance tempestate
di perle:
morbida come erba
sopra una roccia viva
di certezza che nasce,
prendimi per la mano,
speranza.

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    Info

    Scritta da: Giuseppe Freda
    Riferimento:
    Poesia premiata al concorso nazionale di poesia "Cassa di Risparmio di Piacenza" 1984.

    Commenti


    7
    postato da , il
    Molte grazie! : )
    6
    postato da palma84, il
    Veramente bellissima!!
    5
    postato da , il
    Grazie, Simone. Subito cooptato tra gli amici.  : )))
    4
    postato da , il
    che belle cose che scrivi, complimenti
    3
    postato da , il
    La classe non è acqua.

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