Commenti a "Se tutti lavorassero per il proprio pane e..." di Mahatma Gandhi (Mohandas Karmchand Gandhi)


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Pinooooooooooooooo
che veemenza.

scusami se non posso risponderti , ho impegni urgenti.
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Devo una risposta a Vincenzo.
Nell'asserire che Gesù Cristo ha parlato ai semplici, mi riferivo alle sue parole riportate nel Vangelo di Luca (10,21):
- In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: "Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto(...)." -
Non serve alcuna istruzione per seguire Gesù Cristo. Non servono filosofie nè teologie. Per mia esperienza, le migliori persone le ho sempre trovate tra gli umili, gli incolti, i diseredati, piuttosto che tra i ricchi, i colti e i sapienti.
Guai se non fosse così. Guai se il nascere in una famiglia abbiente piuttosto che in una povera, e quindi il potere o non potere studiare o possedere, dovesse rappresentare uno spartiacque tra credenti e non credenti, tra buoni ecat*tivi, tra intelligenti e stu*pidi.
"Contadino, scarpe grosse e cervello fino" è un proverbio che ho spesso riscontrato veritiero.
D'altra parte lo stesso Gesù era figlio di un falegname; Pietro, Andrea, Giovanni e Giacomo pescatori... e anche gli altri dei 12…nessuno di loro usciva dalla Sorbona.  : ))
L’unico colto (ma non tra i 12) era Saulo, prima persecutore, poi folgorato sulla via di Damasco e divenuto Paolo; bravissimo, un santo, per carità; ma si è visto cosa ha combinato con quella benedetta lettera ai Romani, e non solo con quella (ha scritto, a proposito delle donne, passi da far drizzare i capelli in testa). Se invece leggi le due lettere di Giovanni, scendono giù nell’anima come acqua fresca, senza bisogno di teologie e di distinguo.
     Quanto ai bambini, mi fai venire in mente le parole di Goethe: “Ho finito per non amar che l’innocenza: gli uomini sono rame e piombo, l’infanzia è oro”.
     Innocenza. Purezza. Stupore. Fiducia. Speranza.
     Questo sono i bambini. Essi sono INFINITAMENTE SUPERIORI A NOI.
     La vita spo*rca l’anima, Vincenzo. La nostra vera lotta è tentare ad ogni costo di non lasciarci spo*rcare, tentare disperatamente di conservare innocenza anche nella colpa, purezza di sentimenti e di intenti anche nella necessità di vivere il pratico, stupore anche nell’abitudine, fiducia e speranza anche tra i tanti colpi che dà la vita.
     Ma queste cose le sai bene.
     Senza ideali non c’è alternativa al nulla.
     La testa…

Proprio tu mi parli di testa, dopo averla portata all’ammasso appresso a quel fanfa*rone di Zarathustra ??!!  : ))))))))))))))))))
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Devo una risposta a Vincenzo.
Nell'asserire che Gesù Cristo ha parlato ai semplici, mi riferivo alle sue parole riportate nel Vangelo di Luca (10,21):
- In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: "Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto(...)." -
Non serve alcuna istruzione per seguire Gesù Cristo. Non servono filosofie nè teologie. Per mia esperienza, le migliori persone le ho sempre trovate tra gli umili, gli incolti, i diseredati, piuttosto che tra i ricchi, i colti e i sapienti.
Guai se non fosse così. Guai se il nascere in una famiglia abbiente piuttosto che in una povera, e quindi il potere o non potere studiare o possedere, dovesse rappresentare uno spartiacque tra credenti e non credenti, tra buoni ecattivi, tra intelligenti e stupidi.
"Contadino, scarpe grosse e cervello fino" è un proverbio che ho spesso riscontrato veritiero.
D'altra parte lo stesso Gesù era figlio di un falegname; Pietro, Andrea, Giovanni e Giacomo pescatori... e anche gli altri dei 12…nessuno di loro usciva dalla Sorbona.  : ))
L’unico colto (ma non tra i 12) era Saulo, prima persecutore, poi folgorato sulla via di Damasco e divenuto Paolo; bravissimo, un santo, per carità; ma si è visto cosa ha combinato con quella benedetta lettera ai Romani, e non solo con quella (ha scritto, a proposito delle donne, passi da far drizzare i capelli in testa). Se invece leggi le due lettere di Giovanni, scendono giù nell’anima come acqua fresca, senza bisogno di teologie e di distinguo.
     Quanto ai bambini, mi fai venire in mente le parole di Goethe: “Ho finito per non amar che l’innocenza: gli uomini sono rame e piombo, l’infanzia è oro”.
     Innocenza. Purezza. Stupore. Fiducia. Speranza.
     Questo sono i bambini. Essi sono INFINITAMENTE SUPERIORI A NOI.
     La vita sporca l’anima, Vincenzo. La nostra vera lotta è tentare ad ogni costo di non lasciarci sporcare, tentare disperatamente di conservare innocenza anche nella colpa, purezza di sentimenti e di intenti anche nella necessità di vivere il pratico, stupore anche nell’abitudine, fiducia e speranza anche tra i tanti colpi che dà la vita.
     Ma queste cose le sai bene.
     Senza ideali non c’è alternativa al nulla.
     La testa…

Proprio tu mi parli di testa, dopo averla portata all’ammasso appresso a quel fanfarone di Zarathustra ??!!  : ))))))))))))))))))
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Sei sorpresa, Flavia?
Ottimo sintomo!  vuol dire che, nonostante il tuo sguardo disincantato sul mondo, non hai perso la facoltà di sorprenderti.
Dario, certo che lo dicono gli uomini. Documentati sulla vita di un Santo e lo dirai anche tu. Ma questo cosa toglie?
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Buona Notte
Roberta che sorpresa!
Come hai fatto a trovare il tuo argomento nel giusto momento?

Pino ti rispondo dopo.
Vincenzo che ci azzecca la Marcuzzi- tettona
ora siamo in paradiso.

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