Commenti a Frase ID 120176


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Vota Antonio, vota Antonio..
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Bea, se la tua quadruplice esclamazione nasconde una domanda, ti sei data la risposta da sola. Quanto al tanto venerato scaturisce dalla costatazione che il comico toscano è stato citato per ben sei volte: mi sembrava giusto citare anche un napoletano!
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perché ...tanto venerato Benigni...e perché contrapporlo !!!!

L'ironia di Massimo Troisi  è poesia
la satira di Benigni è tecnica artistica altamente professionale.
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Gaetano Toffali, la tua difesa d’ufficio della Poesia (cfr. comm. #8) è sincera e appassionata e concordo con il 97,34 per cento delle tue affermazioni. Ma ti prego di porre attenzione non tanto sul mio consenso quanto su quel 2,64 per cento che disapprovo. La tua, infatti è una difesa di parte, assolutamente legittima ma inevitabilmente parziale e quindi cieca. Tu in realtà parli di quella Poesia che più si avvicina al tuo personalissimo sentire ma le tue parole fanno furbescamente intendere che la semplice apposizione di etichetta “poesia” su un qualunque verso renda l’Umanità migliore. Sai che non è così: pur non conoscendo i tuoi gusti e le sfumature della tua sensibilità sono certo che ci sono centinaia di Autori che non ti sono particolarmente graditi. Il motivo è semplice ed è puramente statistico: la Poesia attiene ed attinge al mondo sensibile di ogni singolo Autore e del mondo, nella somma di tutti gli Autori, ci mostra tutte le infinite sfumature, dagli eccessi più infimi e deleteri alle vette più eccelse e nobili. Il fruitore finale della Poesia inevitabilmente si troverà a dover fare delle scelte: seguirà con passione alcuni Autori mentre ne accantonerà altri perché non rispondenti alla propria sensibilità. In altre parole: la Poesia (a cui – beninteso - per nessun motivo vorrei mai rinunciare!) può essere eccelsa quanto vuoi ma non ha, e forse non avrà mai, una valenza di Universalità Assoluta; la Poesia è Arte, non Verità.
Lo ha spiegato molto meglio di me un Autore che poeta non era ma che mi piace qui citare giusto per contrapporlo al tanto venerato Benigni, Massimo Troisi: La poesia non è di chi la scrive, la poesia è di chi gli serve…
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Trilussa ha fatto poesia che sorride in romanesco, Carlo Porta poesia che sorride in milanese. Benigni in toscano.
Probabilmente molti altri che non conosco lo hanno fatto.
E, repetita iuvat, a me Leggere Prevert fa sorridere dal piacere, leggere Petrarca mi tende la labbra alla felicità e sfogliare la Merini mi riconcilia con il mondo (la sua tristezza ha un allegria straordinaria di vita).
Ps
sorrido anche a molte canzoni di De Andrè .......

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