Scritta da: Paul Mehis
Quando si è profondamente infelici, si tende ad additare la felicità altrui come ipocrisia o credere che sia causata dall'incoscienza e dall'ignoranza delle "condanne" proposteci dalla vita. Forse sarebbe meglio, tirar fuori i coglioni per tentare di raggiungere la propria felicità, chiedersi perché non si è finora riusciti e smetterla di disprezzare tutto il mondo intorno.
Composta sabato 25 dicembre 2010

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    Scritta da: Paul Mehis

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    Fabio, credo che non esisterà mai un individuo ipocrita ed al contempo felice.
    Saluti.
    12
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    Ciao Ada, daccordo con te, il tempo è necessario per comprendersi, ma senza aspettarsi che durante la" mutazione" ci debba essere un intero mondo pronto a scusarci delle nostre fottute lagne, visto che nemmeno precedentemente non si è riusciti a costruircelo.
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    postato da , il
    Una frase molto Giusta. Ma non deve diventare nemmeno
    una scusante per far finta che non ci sia l'ipocrisia
    o, peggio ancora, associarsi ad essa.
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    postato da , il
    Il comportamento che aborri è pura, legittima, auto-difesa. Comprensibile e non giudicabile... Fino a un certo punto.
    Perchè poi arriva (o dovrebbe arrivare) il momento in cui smetto di compiangermi e di accusare a destra e a manca e, rimboccate le maniche, (ma tu lo dici in maniera più colorita) mi guardo dentro e attorno, per vedere di creare un mondo bello, dentro e fuori.... Nonostante tutto ciò che mi accade.
    Un saluto….
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    postato da , il
    Realmente noi, gli esseri umani, reagiamo meccanicamente di fronte alle diverse circostanze della vita, questo ci trasforma sempre in vittime. Non diamo mai la colpa a noi stessi!!!

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