Commenti a "Ogni giorno di più, mi convinco che lo..." di Gustavo Adolfo Rol


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Mi dai a pensare.
Grazie Pino.
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A mio avviso, posto che l'amore vale sicuramente più dell'odio, e che tutti lo desiderano, quanto meno per sé, è meglio parlare dell'amore ed elogiarlo, anziché tacerne. Direi quindi che di amore non si parla mai troppo.
    Concordo naturalmente sul fatto che il parlarne non equivale a praticarlo. E l'ipocrisia è maestra nel parlare del bene e nel praticare frattanto il male, a qualsiasi livello.
    Tuttavia, la soluzione di questo problema non è il tacere circa l'amore, ma il parlare al momento opportuno per far cadere le maschere dell'ipocrisia, e svergognarla senza pietà.
    SENZA PIETA' NEANCHE PER SE STESSI, perché chi parla chiaro non sempre è benvoluto (diciamo così : )).
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Non mi riferisco a nulla di preciso.
In generale osservo che si parla troppo  d'amore ma continuano le guerre,
le sopraffazioni e tutto il resto.
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Non riesco a cogliere con precisione a cosa ti riferisca (all'eutanasia? alle guerre di religione?), ma in sintesi è mia opinione che l'amore sia una disposizione soggettiva: ciò che in diritto potrebbe essere chiamato una obbligazione di mezzi, a prescindere dal risultato che possa derivarne (i risultati, per quanto migliori siano le intenzioni, non sono mai in nostro potere). Se non fosse così, i genitori - che nei confronti dei figli (ex post) sbagliano sempre - sarebbero esclusi dal concetto di amore, il che è assurdo.
3
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Pino, io mi chiedo se l' amore
nel nome del quale uccidiamo
possiamo ancora definirlo
BENE

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