Commenti a "A chi è solo, Dio dona un cane. Il cane è la..." di Victor Hugo


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Pino, non rispondevo a te, ma a Maria. Come già ho detto 1000 e 1000 volte credo nel valore morale dell'antico testamento e dei vangeli, ma vedo come fantasia molti degli esempi portati in quei libri. Senza, ovviamente, nulla togliere alla moralità di quelle metafore.

Osservando il punto di vista morale ho poco da eccepire se non su alcune  interpretazioni.

Quando dico che non credo in un dio, dico che non credo in divinità creatrici o fondanti. E nel mio precedente commento sottolineavo semplicemente questo.

Vedere Dio come lo "spirito positivo" che pervade la mente della società umana (se non della natura intera) non è per me un problema, come non è un problema vedere Satana come lo "spirito negativo".  Affermare la validità della fratellanza che i sacri libri comunicano nemmeno è un mio problema. Quindi se Dio e Satana sono questo li vedo perfettamente, ma non li trovo metafisico, anzi li trovo molto fisici e presenti. Non gli tributo nemmeno nessuna paranormalità... ci sono, li vediamo ogni giorno. Sono presenti in tutte le manifestazioni naturali ed umane. Ma non voglio personificarli cosa che alla fine fanno tutte le religioni!
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Sergio, scusami se te lo dico, ma da quello che dici si vede che, lungi dall'esserti formato una tua idea documentata, hai abbordato il problema con una certa generica superficialità (probabilmente perché il problema non ti interessava gran che: giacché non sei una persona superficiale), entrando di conseguenza in contatto con il "cristianesimo" più codino e deteriore.
     Credere che Dio sia un'entità al di fuori di noi, come ho spiegato (non so se qui o altrove) è primitivo e fuorviante. Dio è qualcosa che ci comprende, qualcosa di cui siamo parte.
     Le altre cose che tu citi, a parte i miracoli, non fanno parte del messaggio di Gesù Cristo, ma della tradizione della chiesa cattolica. Se leggi il Nuovo Testamento (scommetterei che non lo hai mai letto...), e segnatamente i Vangeli, vi trovi un messaggio morale e una serie continua di miracoli. E' evidente che i miracoli (la manifestazione cioè della Forza di Dio) servivano a far sì che la gente credesse che chi parlava, parlava con autorità e cognizione di causa; ma la sostanza del messaggio è TUTTA morale.  Poco importa di Adamo ed Eva, di Giosuè che fermò il sole, e di tante altre amenità: il collegamento con Cristo comincia e finisce con i VALORI e con l'azione improntata ad essi valori.
    Ora,  tu potrai dire: bene, io posso condividere i valori senza credere in Dio. Per me va benissimo:  è più che sufficiente, anzi è l'unica cosa che conti... non per me, ma per Gesù Cristo. Lo dice lui...
    Ma perché non leggi quello che scrivo? O qui o altrove, non lo ricordo più, ho detto che Dio è Intelletto, Forza e Valore: e che noi possiamo raggiungerlo tramite la condivisione del Valore, in quanto Intelletto e Forza potremo anche averne, e anche molta, ma mai in pari grado. Orbene: posto che condividi i valori evangelici in cui credo, E QUEI VALORI SONO DIO, come ho evidenziato altrove, se tu credi in quei valori credi in Dio, anzi: ancor meglio, agisci secondo la mente di Dio.
     DIO = VALORE, Sergio!! E i valori non sono nè vecchi con la barba, nè languidi nazareni biondi, nè colombe che scendono dal cielo... Lascia queste cose alle vecchine che fanno crocchio nelle chiese (in ogni parrocchia c'è un gruppo di questo genere, e in fin dei conti sono brave persone anche se limitate e spesso pettegole...). Ma tu, che sei un aquilotto che sa e può volare, vola, Dio santo, e non lasciarti appesantire dalle favole e dai conformismi. Leggi il Vangelo, e capirai ciò che voglio dire.
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Quel dio di cui tu parli lo abbiamo tutti è la nostra forza vitale, quella che ci spinge a rialzarci per non affondare, quella che ci fa godere di una bella giornata di sole (a me piace anche il profumo della pioggia). Quell'entità che è dentro di noi e che si chiama VITA. Sembra un miracolo non soccombere alle perdite che la vita ci infligge, ma la voce dentro di noi ci dice: "alzati e cammina". Quella vocina analizza i fatti intorno e ci aiuta a risolvere i nostri problemi. Basta cercarla ed ascoltarla per risolvere problemi che sembrano insormontabili, una voce che ci dice di non sprecare il tempo che abbiamo quì, che ci dice di cercare di usarlo al meglio, di goderne da soli ed insieme agli altri. In questo non è difficile credere. Lo sentiamo tutti i giorni della nostra vita.

Quella vocina ci aiuta perché è noi, ci aiuta e ci assolve dalla nostra sofferenza di aver peccato solo perché lei è noi e quando siamo veramente pentiti per quello che abbiamo fatto allora può assolverci nella nostra speranza di non compiere più quell'atto peccaminoso! Atto peccaminoso non inteso (ovviamente) come libidine, ma come qualsiasi cosa che noi siamo perfettamente in grado di identificare come negativa nei confronti nostri e della società umana. Quella voce sa, o riconosce, cosa sia giusto o sbagliato, e ci condanna all'umiliazione di sentirla strillare dentro noi quando vuole dirci che abbiamo sbagliato arrivando a costringerci alla vergogna.

Altro è pensare che quella voce sia un'entità che vive di vita propria al di fuori di noi, che sia in grado di mettere in cinta donne, di resuscitare i m0rti, che spedisca angeli all'infe*rno o mandi piaghe sulla Terra. Altro è pensare che decida se darci o meno una punizione, o che ci assolva dai nostri peccati, amen! Altro è pensare che quella voce ci aiuti perché la domenica andiamo a batterci il petto in chiesa! Altro è pensare e credere che quell'entità abbia creato Adamo ed Eva da una costola di lui.

Detto ciò resta normale avere fede in quella vocina che ci aiuta, ascoltarla e tenerla di conto il più possibile. Ma non costruendoci sopra quelle che io chiamo fantasie o favolette. Che questa voce che ci spinge al comportamento costruttivo e non anti-sociale esiste non c'è dubbio lo sentiamo dentro di noi ed il sentirlo, percepirlo è una prova abbastanza scientifica della sua esistenza. Perché esiste? Cosa è? Da dove viene? Sono domande che potrebbero avere risposte scientifiche, ma come tali portare a fare altre domande; fino a condurre all'esistenza di un dio? Non lo so! Probabilmente se scoprissimo scientificamente questo dio decideremmo di chiederci da dove viene e chi è il dio che lo ha creato ...
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io trovo Dio nella gioia, in una bella giornata di sole, in un abbraccio di un amico, nel sorriso dei mei figli e nel momento della prova chiedo consoglio per affrontare le difficoltà e a volte nel dolore non si riesce a sentirlo, perchè la nosta parte umana soccombe al dolore, ma offrendo le mie gioie, anche le più piccole, e i miei dolori sento una voce interiore che mi indica sempre la via più sicura e più giusta anche a dover accettare un dolore grande grande....e ne ho superati tanti di dolori e tante cadute ho fatto, ma mi sono rialzata sempre perchè una mano mi accompagnava in questa vita di uomini che non sanno più amare e che hanno perso Dio e non sentono più...
Questa è la mia convinzione e Dio l'ho sempre sentito dentro di me senza che nessuno me lo imponesse!
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La ricerca di Dio non passa per il metodo scientifico, nè induttivo, nè deduttivo.
     PASSA PER LA RICERCA DI SE STESSI.
     Io ti posso GARANTIRE che il luogo in cui potrai trovare Dio è dentro di te; e che dentro di te non troverai "un altro" che è Dio, ma la tua  "radice Dio", che fa parte di te.
     Se posso darti un consiglio, non partire dall'esistenza: se cerchi Dio dall'essere non trovi niente, solo fumo. Parti invece dai VALORI. Perché,come dicevo altrove, tu non hai nè potrai mai racchiudere in te l'INTELLETTO E LA FORZA che è Dio, ma IL VALORE sì. E' quella la via.
     Un'altra cosa: non pensare di riuscire a trovare. Tu cerca, in buona fede, evitando (per carità!) il metodo scientifico, che serve a tante altre belle cose, ma per questa è completamente fuorviante; cerca, cerca, cerca. Prima o poi, sarà lui a venire da te.

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