Commenti a Frase ID 108161
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postato da Roberta68, il
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postato da maperfavore, il
Gentilissima Roberta68,
la tua replica mi lascia senza parole!
Mica l'avevo capito che ero io a dovermi impegnare concretamente per risanare dall'interno la perduta moralità della chiesa!
Ma dai...! Ma per favore! Siamo seri!
Io critico. Si, mia cara, io CRITICO. Ora, vedi, io lo capisco che il verbo criticare è indigesto agli ambienti ecclesiali e pressoché sconosciuto ai fedeli ma per quello che ne so criticare deriva dal verbo greco crino che significa dividere, [/i]. Quindi criticare significa saper distinguere, cioè analizzare, cogliere i particolari, andare a fondo, sviscerare; e quindi separare, vedere il buono e il cattivo. In altre parole criticare non solo non è un reato né civile né penale ma rappresenta, in genere, un momento costruttivo di crescita e di conoscenza.
Se tu non vuoi perdere tempo ad ascoltare le mie CRITICHE puoi semplicemente ignorarmi. Oppure puoi fare qualcosa di concreto tu.
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postato da Roberta68, il
Gentile Maperfovore,
perchè dici che la mia Fede mi ha accecata?
Se tu leggessi i miei commenti ti renderesti conto che non è vero!
Io vedo e ammetto tutto quello che tu dici ma nella vita ho un altro obiettivo da raggiungere. Diversamente da te, non mi sento realizzata perdendo tempo a criticare gli altri, ma mi realizzo cercando di diventare migliore di quelli che non mi piacciono. Per questo dove c'è il Bene e il male, considero soprattutto il Bene perchè i miei intenti sono volti ad apprendere. Per essere all'altezza di criticare qualcuno, bisognerebbe essere migliore di lui e la dimostrazione di essere migliori non sta nel saper criticare, ma nel saper dare l'esempio. Tu oltre a criticare cosa fai di concreto per migliorare ciò che critichi?
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postato da maperfavore, il
Gentilissima Bea-Flando,
la frase del mio commento 159 che poni in rilievo era, ovviamente, provocatoria. Puoi senz'altro postarla: non v'è apposto alcun copyright! Tutt'al più mi faresti cosa gradita precisare tra le note che la chiesa a cui si fa riferimento non è la Chiesa di Dio ma quella degli uomini.
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postato da maperfavore, il
Gentilissima Roberta68,
ti confesso che no, non ho letto tutti i 158 commenti che precedevano il mio primo intervento e no, non ho nessuna intenzione di farlo. Pertanto non so, e forse non saprò mai, se il mio intervento debba o possa essere considerato fuori luogo. Permettimi però di chiarire (anche se pensavo di averlo già fatto...) che non ho assolutamente nulla da ridire nei confronti di chi ha Fede: il mio disappunto era ed è è rivolto verso quella organizzazione di uomini che siamo soliti chiamare chiesa. La Chiesa, quella dei Valori e dei Principi Morali, quella della Fede e della Carità, dell'Amore e della Pace, è un'altra cosa e dice bene Gaetano Toffali: deve occuparsi solo di Anime.
La chiesa che io mi permetto di criticare è uno stato, con uomini che la reggono e uomini che la governano. Uomini, mia cara Roberta68, non dei e neppure santi! Uomini che ti scomunicano se pensi che il reggente ha sbagliato o se proponi che le donne abbiano, nella Chiesa, un ruolo più marcato! Uomini che ambiscono ad un potere terreno e che con comportamenti omertosi proteggono i loro funzionari.
Cara Roberta68, io capisco la tua Fede e per certi versi invidio la serenità che Essa sembra donarti, tanto che nel mio commento 159 ti chiedevo di aiutarmi a capire che esiste un Dio! Ma coltivare quella Fede non può e non deve accecarti fino al punto di spingerti a difendere tout court quella anacronistica struttura organizzata che, agendo in nome della Fede, perpetua complotti e nefandezze. Io non dimentico che Chiesa significa anche Santi e significa anche migliaia di coraggiosi ed umili servitori di un'Idea di Fratellanza Universale. Ma tu non dimenticare che la struttura organizzativa è profondamente malata: fingere che il cancro non esiste o illudersi che siamo di fronte a deprecabili ma in fondo banali effetti collaterali, quasi mai è una buona terapia.